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La PEC in poche parole

La Posta elettronica certificata (Pec) è un'e-mail con valore legale pari a quello della raccomandata a/r.

Può essere rilasciata da un gestore di Pec iscritto nell'elenco del Cnipa. Un messaggio di posta elettronica certificata vede coinvolti un mittente, uno o più destinatari e i loro gestori di Pec. Il servizio fornisce al mittente un'unica ricevuta di accettazione del messaggio e una ricevuta di consegna per ogni casella di Pec destinataria; anche al destinatario viene fornita una attestazione della corretta trasmissione, detta «busta di trasporto».

Tutte queste certificazioni, firmate elettronicamente dai gestori, danno valore legale al messaggio garantendo l'integrità della trasmissione, l'autenticità casella mittente, la certificazione del contenuto della trasmissione, data e ora esatta di invio consegna. Inoltre, nel caso in cui il mittente smarrisca le ricevute, il gestore è in grado di produrre una certificazione dell'avvenuto invio o consegna perché tiene traccia informatica (per 30 mesi) di tutti gli invii e le consegne effettuati.

Fonte: ItaliaOggi Sette

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Comments

  • Anonymous
    May 11, 2010
    Non ho conoscenze tecniche specifiche, vorrei tuttavia sottoporre la mia recente esperienza con posta certificat@governoitaliano. Da cinque giorni ho ricevuto conferma che la mia casella è attiva e pare sia effettivamente tale quando mi collego al sito web riesco a log in. Se cerco invece d'utilizzarla tramite il client di posta - Windows Live Mail - continuo a ricevere segnalazione d'errore perchè "user e/o password" non corretti; è ripetutamente richiesto di reinserire tali dati "corretti" ma il risultato è la ripetizione dell'identica risposta. Naturalmente la configurazione del client è stata effettuata inserendo tutti i valori indicati nelle istruzioni. Sono state già segnalate esperienze simili? Ho contattato il numero verde suggerito ma ho trovato solo segreterie telefoniche che ripetono quanto già stampato nel sito web.

  • Anonymous
    May 15, 2010
    Postacertificat@gov.it. - a partire da tre giorni dopo che avevo ricevuto conferma al mio indirizzo mail abituale, non PEC, che la mia casella PEC era stata attivata (e ciò era avvenuto il giorno successivo a quello in cui m'ero recato all'Ufficio Postale indicato per completare e sottoscrivere la domanda, ottenendo una copia di tale documento con timbro postale a conferma dell'avvenuta e felicemente conclusa procedura, non riuscendo però a renderla effettivamente operante attraverso il mio client di posta - Windows Live Mail - anche se il "log in" nel sito web "pec.gov.it" riuscivo a farlo senza difficoltà, ho iniziato a parlare della mia esperienza in "blog"  diversi e trattandosi della mia prima esperienza in assoluto ero piuttosto impacciato. Ho iniziato in data 9 maggio per terminare il 12 dello stesso mese. Non ricevendo risposte o non riuscendo a risolvere il problema nonostante le risposte, ogni giorno allargavo la cerchia dei blog nei quali inserivo il mio messaggio che, salvo poche varianti di carattere letterario, era sempre lo stesso. In totale ho distribuito dai 25 ai 35 blog-messaggi (uno di questi anche al blog del Ministro della Repubblica Italiana, promotore e mentore di questa iniziativa, Dott. Brunetta), ricevendo in totale 5/6 risposte sotto forma di commento alla mia impostazione. Ho usato tre nomi diversi, "antonio" "anthony" e "antony", corrispondenti a miei tre precisi indirizzi e-mail (segnalati correttamente, di volta in volta, nella richiesta di ogni blog) rispettivamente nelle domiciliazioni "virgilio.it", "tin.it" e "gmail.com" non nel tentativo di un puerile camuffamento ma solo per distribuire eventuali messaggi nelle diverse caselle. Il mio messaggio spiegava chiaramente la mia ignoranza tecnica e specifica, non è un disonore, aggiungendo che il collegamento era in DSL (o ADSL se si preferisce), che tutti i valori inseriti nel client, nessuno escluso, erano quelli precisati nel sito web PEC.gov. (gli stessi suggeritimi anche in un paio delle risposte ricevute): nonostante ciò non sono riuscito a risolvere il mio problema ed ho quindi deciso di rinunciare: dovrò ora approfondire come fare a farlo, perchè accettando avevo anche accettato d'addossarmi alcuni doveri e concedere alcuni benefici alla Pubblica Amministrazione che non voglio certo lasciare loro. Del mio fallimento non addosso la responsabilità a nessuno se non alla mia insufficiente preparazione tecnica, che avevo d'altra parte già confessato sin dall'inizio: se avessi, tuttavia, immaginato - questa riflessione è rivolta anche, se non in special modo e/o solo, al Ministro (i cui blog-segretari non hanno postato alcuna risposta alla mia domanda, ma anche ciò era già ampiamente previsto) che ha sponsorizzato quest'operazione da cinquanta milioni euro, ammesso poi che siano solo cinquanta, studiata per rendere la PA sempre più familiare e vicina al cittadino - che per poter accedere a questo servizio dovevo disporre delle conoscenze assicurate da un "degree" conseguito presso Harward e/o il MIT, entrambe le università nel Massachusset, o di Yale nel Connecticut, non avrei certo neppure iniziato. Infine non ho nessun reale bisogno, nella mia condizione, di una PEC: se questo bisogno fosse solo anche blandamente esistito avrei già provveduto in modo diverso da tempo; sul mercato esistono offerte collaudate e con un maggior ventaglio di servizi a costi annui irrisori. L'annuncio della PEC pubblica mi aveva infiammato quasi come un garibaldino, non perchè era gratuita, ma perchè, da cittadino, mi sentivo in dovere di ricompensare, da cittadino, gli sforzi del mio Ministro rispondendo con un minimo d'impegno da parte mia che si è minvece dimostrato quasi un incubo, senza neanche ottenere il risultato sperato. Questo messaggio, che introdurrò ora in tutti i blog in cui apparve il mio primo, non è un desiderio di visibilità ma una doverosa risposta d'apprezzamento per tutti coloro che mi hanno ospitato, coloro che mi hanno letto, e un ringraziamento caloroso e apprezzatissimo a tutti coloro, pochissimi, che mi hanno risposto. In alcune delle risposte ho trovato veramente il calore di chi, disinteressatamente, vuol esserti vicino e aiutarti al massimo delle sue possibilità. GRAZIE! firmato da: antonio, anthony, antony