struttura D3DKMDT_SHADOWSURFACEDATA (d3dkmdt.h)

Articolo
02/06/2025

La struttura D3DKMDT_SHADOWSURFACEDATA descrive una superficie di ombreggiatura bloccabile, che corrisponde alla superficie primaria in formato e risoluzione per una determinata modalità di visualizzazione.

Sintassi

typedef struct _D3DKMDT_SHADOWSURFACEDATA {
  [in]  UINT         Width;
  [in]  UINT         Height;
  [in]  D3DDDIFORMAT Format;
  [out] UINT         Pitch;
} D3DKMDT_SHADOWSURFACEDATA;

Membri

[in] Width

Larghezza della superficie, espressa in pixel. Il driver restituisce il valore di larghezza.

[in] Height

Altezza della superficie, in pixel. Il driver restituisce il valore di altezza.

[in] Format

Valore D3DDDIFORMATtipizzato che indica il formato pixel della superficie. Il driver restituisce il valore di formato.

[out] Pitch

Larghezza della superficie, espressa in byte. Il driver deve restituire il valore di inclinazione perché la superficie di ombreggiatura è bloccabile.

Osservazioni

La struttura D3DKMDT_SHADOWSURFACEDATA viene passata dal sottosistema kernel grafico Microsoft DirectX in una chiamata al driver miniport visualizzato DxgkDdiGetStandardAllocationDriverData funzione per generare una descrizione di una superficie ombreggiatura bloccabile. Il sottosistema kernel della grafica DirectX usa la descrizione in una chiamata al driver miniport visualizzato DxgkDdiCreateAllocation funzione per creare la superficie di ombreggiatura bloccabile.

La CPU esegue il disegno nella superficie di ombreggiatura bloccata, sblocca la superficie di ombreggiatura e quindi invia richieste di trasferimento bit-block (bitblt) tramite la funzione dxgkDdiPresent dalla superficie di ombreggiatura alla superficie primaria condivisa corrispondente. Le richieste di trasferimento a blocchi di bit vengono emesse anche per trasferire i dati da una superficie primaria condivisa nella superficie d'ombra.

Un'operazione di conversione, estensione o compattazione dei colori non è necessaria quando si copiano dati da o in una superficie di ombreggiatura perché i formati e le dimensioni di origine e destinazione delle superfici primarie condivise corrispondono sempre.