Virtualizzazione IP desktop remoto in Windows Server 2019 e Windows Server 2022
Questo articolo illustra la virtualizzazione IP di Desktop remoto in Windows Server.
Nota
La virtualizzazione IP desktop remoto in Windows Server è supportata solo negli ambienti locali.
Si applica a: Windows Server 2019, Windows Server 2022
Numero KB originale: 4501072
Come usare la virtualizzazione IP
Per usare la virtualizzazione IP, seguire questa procedura:
Avviare una finestra di PowerShell con privilegi elevati ed eseguire il cmdlet seguente per rinominare la chiave del Registro di sistema:
Rename-Item HKLM:\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\WinSock2\Parameters\AppId_Catalog\2C69D9F1 Backup_2C69D9F1
Nota
L'eliminazione della chiave ha gli stessi effetti, ma la ridenominazione consente di ripristinare più facilmente, se lo si desidera. Di seguito sono riportati i valori predefiniti:
HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\WinSock2\Parameters\AppId_Catalog\2C69D9F1\
AppFullPath: C:\Windows\System32\svchost.exe
PermittedLspCategories: 0x40000000Riavviare il computer.
Abilitare la funzionalità di virtualizzazione IP. A tale scopo, aprire gpedit.msc, passare a Configurazione>computer Modelli>amministrativi Componenti di Windows Servizi>>Desktop remoto Compatibilità applicazione sessione> Desktop remoto e quindi abilitare i criteri Attiva virtualizzazione IP Desktop remoto.
Riavviare il computer.
Ulteriori informazioni
Virtualizzazione IP desktop remoto è stata introdotta in Windows Server 2008 R2. In Windows Server 2008 Terminal Server aveva un singolo indirizzo IP condiviso tra tutti gli utenti desktop remoto. Ciò ha reso l'esperienza desktop remoto diversa da quella dei normali desktop e ha introdotto alcuni problemi di compatibilità delle applicazioni.
In Windows Server 2008 R2, server Host sessione Desktop remoto, noto in precedenza come Terminal Server, supportato per sessione e per programma Remote Desktop IP Virtualization per le applicazioni Winsock. Questo supporto è stato fornito assegnando singoli indirizzi IP alle sessioni utente per evitare problemi di incompatibilità delle applicazioni simulando un singolo desktop utente. Questo metodo continua a essere usato nella versione corrente di Windows Server.