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Linee guida per la progettazione di un indice non cluster

Un indice non cluster contiene i valori della chiave di indice e gli indicatori di posizione delle righe che puntano al percorso di archiviazione dei dati della tabella. Per ulteriori informazioni sull'architettura di un indice non cluster, vedere Strutture degli indici non cluster.

È possibile creare più indici non cluster in una tabella o in una vista indicizzata. In genere, gli indici non cluster consentono di migliorare le prestazioni di query utilizzate di frequente non coperte da un indice cluster.

Analogamente a quando si utilizza l'indice di un libro, Query Optimizer cerca un valore di dati eseguendo una ricerca nell'indice non cluster per trovare la posizione del valore di dati nella tabella e quindi recupera i dati direttamente da quella posizione. Per questo motivo, gli indici non cluster sono la scelta ottimale per le query di corrispondenza esatta, in quanto l'indice contiene le voci che descrivono la posizione esatta nella tabella dei valori di dati cercati dalle query. Ad esempio, per eseguire una query nella tabella Person.Person per recuperare persone con un determinato cognome, in Query Optimizer potrebbe essere utilizzato l'indice non cluster IX_Person_LastName_FirstName_MiddleName, dove LastName è una delle colonne chiave. Query Optimizer consente di trovare in modo rapido tutte le voci di indice che corrispondono al valore LastName specificato. Ogni voce di indice punta alla pagina e alla riga esatte nella tabella o all'indice cluster in cui è possibile trovare i dati corrispondenti. Dopo avere trovato tutte le voci nell'indice, Query Optimizer può passare direttamente alla pagina e alla riga esatte per recuperare i dati.

Considerazioni sui database

Quando si progettano indici non cluster, considerare le caratteristiche del database.

  • In caso di database o tabelle che richiedono pochi aggiornamenti ma contengono grandi volumi di dati, l'utilizzo di molti indici non cluster può consentire di migliorare le prestazioni di esecuzione delle query. È consigliabile creare indici filtrati per subset ben definiti di dati per ottimizzare le prestazioni relative alle query e ridurre i costi di archiviazione e di manutenzione dell'indice rispetto agli indici non cluster di tabella completa.

    In caso di applicazioni DSS (Decision Support System) e database che contengono principalmente dati di sola lettura è consigliabile l'utilizzo di molti indici non cluster. In questo modo, saranno disponibili per Query Optimizer più indici tra cui scegliere per determinare il metodo di accesso più rapido e la bassa frequenza di aggiornamento del database significa che la manutenzione dell'indice non influirà negativamente sulle prestazioni.

  • In caso di applicazioni di elaborazione delle transazioni online (OLP) e database contenenti tabelle aggiornate di frequente, è consigliabile evitare di utilizzare un numero eccessivo di indici. È inoltre necessario che gli indici siano limitati, ovvero con il minor numero possibile di colonne.

    Un numero elevato di indici in una tabella ha ripercussioni sulle prestazioni delle istruzioni INSERT, UPDATE, DELETE e MERGE, perché quando vengono modificati i dati nella tabella, tutti gli indici devono essere modificati di conseguenza.

Considerazioni sulle query

Prima di creare indici non cluster, è consigliabile analizzare la modalità di accesso ai dati. Utilizzare un indice non cluster per le query con gli attributi seguenti:

  • Query che utilizzano clausole JOIN o GROUP BY.

    Creare più indici non cluster in colonne interessate da operazioni di join e raggruppamento e un indice cluster in ogni colonna chiave esterna.

  • Query che non restituiscono set di risultati estesi.

    Creare indici filtrati per coprire query che restituiscono un subset ben definito di righe da una tabella di elevate dimensioni.

  • Query che contengono colonne interessate di frequente da condizioni di ricerca di una query, ad esempio la clausola WHERE, che restituiscono corrispondenze esatte.

Considerazioni sulle colonne

Considerare le colonne con uno o più degli attributi seguenti:

  • Colonne che coprono la query.

    È possibile ottenere un miglioramento delle prestazioni quando l'indice contiene tutte le colonne nella query. Query Optimizer può individuare tutti i valori della colonna all'interno dell'indice. Poiché non viene effettuato l'accesso ai dati della tabella o dell'indice cluster, il numero di operazioni di I/O su disco risulta inferiore. Utilizzare un indice con colonne per aggiungere colonne di copertura anziché creare una chiave di indice esteso. Per ulteriori informazioni, vedere Indice con colonne incluse.

    Se la tabella include un indice cluster, la colonna o le colonne definite in tale indice vengono automaticamente accodate alla fine di ogni indice non cluster nella tabella. In questo modo, è possibile produrre una query coperta senza specificare le colonne dell'indice cluster nella definizione dell'indice non cluster. Se, ad esempio, la tabella include un indice cluster nella colonna C, un indice non cluster nelle colonne B e A avrà come valori chiave le colonne B, A e C.

  • Colonne che includono un numero elevato di valori distinct, ad esempio una combinazione di cognome e nome, se per le altre colonne viene utilizzato un indice cluster.

    Se sono presenti soltanto pochi valori distinct, ad esempio 1 e 0, la maggior parte delle query non utilizzerà l'indice in quanto un'analisi della tabella risulta in genere più efficiente. Per questo tipo di dati, creare un indice filtrato su un valore distinto che presente solo in un numero ridotto di righe. Se la maggior parte dei valori è impostata su 0, Query Optimizer potrebbe utilizzare un indice filtrato per le righe di dati che contengono il valore 1.

Opzioni indice

Vi sono diverse opzioni che è possibile specificare quando si crea un indice non cluster. Prestare particolare attenzione alle opzioni seguenti:

  • FILLFACTOR

  • ONLINE

Per ulteriori informazioni, vedere Impostazione delle opzioni di un indice.