Gestione della conversione dei dati tra schemi di codifica Unicode
In questo argomento viene illustrato come mantenere l'integrità dei dati di tipo carattere quando sia l'archiviazione dei dati sul lato server che l'applicazione client che interagisce con i dati sono abilitati per l'utilizzo di Unicode ma utilizzano schemi di codifica diversi. In SQL Server i dati Unicode vengono archiviati nello schema di codifica UCS-2. Molti client, tuttavia, elaborano i dati Unicode in un altro schema di codifica, in genere UTF-8. Questo scenario si verifica spesso nel caso di applicazioni Web.
Poiché, essenzialmente, si sta eseguendo la conversione da uno schema di codifica a un altro, è possibile applicare molte delle soluzioni discusse negli argomenti Gestione della conversione dei dati tra un server Unicode e un client non Unicode e Gestione della conversione dei dati tra tabelle codici client/server. Le costanti stringa di caratteri Unicode inviate al server devono essere precedute da una N maiuscola. Per le applicazioni Web, è necessario specificare il codice CHARSET sotto l'attributo META della pagina HTML sul lato client. Specificare, ad esempio CHARSET = utf-8 se lo schema di codifica Unicode è UTF-8. Sul lato server specificare lo schema di codifica del client utilizzando la proprietà Session.CodePage o la direttiva @Codepage. Ad esempio, codepage=65001 specifica uno schema di codifica UTF-8. Se si seguono queste indicazioni, tramite Internet Information Services (IIS) 5.0 o versioni successive la conversione da UTF-8 a UCS-2 e viceversa viene gestita senza necessità di ulteriore intervento da parte dell'utente.
Nelle applicazioni Visual Basic le stringhe di caratteri vengono elaborate nello schema di codifica UCS-2. Non è pertanto necessario specificare esplicitamente la conversione dello schema di codifica tra queste applicazioni e un'istanza di SQL Server.
Vedere anche
Concetti
Programmazione sul lato client con Unicode
Programmazione di applicazioni di database che utilizzano Unicode