Termini del glossario
Termine | Definizione |
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.NET Framework |
Componente integrato in Windows che supporta la creazione, la distribuzione e l'esecuzione di applicazioni e servizi Web di prossima generazione. Offre un ambiente multilingue, basato su standard e altamente produttivo per integrare gli investimenti esistenti con applicazioni e servizi di prossima generazione, nonché la flessibilità necessaria per affrontare le sfide connesse alla distribuzione e all'esecuzione di applicazioni di tipo Internet. Le tre parti principali che lo costituiscono sono: Common Language Runtime, un insieme gerarchico di librerie di classi unificate e una versione di ASP basata su componenti denominata ASP.NET. Vedere anche: ASP.NET, Common Language Runtime, libreria di classi di .NET Framework. |
abilitato per Internet |
Impostazione della pubblicazione che consente la replica nei Sottoscrittori Internet. |
abilitazione per la scrittura |
Modifica di un cubo o di una dimensione in modo che gli utenti dei ruoli del cubo con privilegi di accesso in lettura/scrittura al cubo o alla dimensione possano modificare i relativi dati. |
Accodamento di messaggi |
Framework di messaggistica asincrona distribuito con Windows Server. |
account di esecuzione del server di report |
Account con cui vengono eseguiti il servizio Web ReportServer e il servizio Windows ReportServer. |
ActiveX Data Objects (ADO) |
API di facile utilizzo che esegue il wrapping di OLE DB per l'utilizzo in linguaggi quali Visual Basic, Visual Basic Applications Edition, pagine ASP e Visual Basic Scripting di Microsoft Internet Explorer. |
ActiveX Data Objects (Multidimensional) (ADO MD) |
Interfacce di accesso ai dati di alto livello basate sugli oggetti, indipendenti dal linguaggio e ottimizzate per le applicazioni di dati multidimensionali. Visual Basic e altri linguaggi di automazione utilizzano ADO MD come interfaccia di accesso agli archivi di dati multidimensionali. ADO MD fa parte di ADO 2.0 e versioni successive. |
ADF |
Vedere: file di definizione dell'applicazione |
agente snapshot |
Prepara i file di snapshot che includono lo schema e i dati delle tabelle pubblicate, archivia i file nella cartella snapshot e inserisce i processi di sincronizzazione nel database di pubblicazione. |
aggiornamento |
Modifica di uno o più valori di dati in una o più righe esistenti, in genere tramite l'istruzione UPDATE. A volte il termine aggiornamento si riferisce a qualsiasi modifica dei dati, comprese le operazioni di inserimento, aggiornamento ed eliminazione. |
aggiornamento a catena |
Operazione che aggiorna il valore di una chiave primaria a cui fanno riferimento le colonne delle chiavi esterne in righe esistenti in altre tabelle. Durante un aggiornamento a catena tutti i valori delle chiavi esterne verranno aggiornati in base al nuovo valore della chiave primaria. |
aggiornamento dei dati |
Serie di operazioni che prevedono la cancellazione dei dati da un cubo, il caricamento nel cubo dei nuovi dati dal data warehouse e il calcolo delle aggregazioni. L'aggiornamento dei dati viene utilizzato quando vengono modificati i dati sottostanti di un cubo nel data warehouse ma la struttura del cubo e le definizioni delle aggregazioni rimangono invariate. Una delle tre opzioni di elaborazione di un cubo. |
aggiornamento delle statistiche |
Processo che ricalcola le informazioni relative alla distribuzione dei valori di chiave negli indici specificati. Queste statistiche vengono utilizzate da Query Optimizer per determinare il modo più efficiente di eseguire una query. |
aggiornamento immediato |
Opzione disponibile con la replica snapshot e la replica transazionale che consente di apportare modifiche ai dati replicati nel Sottoscrittore. Le modifiche vengono immediatamente propagate nel server di pubblicazione tramite il protocollo di commit in due fasi (2PC). |
aggiornamento incrementale |
Set di operazioni che aggiungono nuovi membri a un cubo o a una dimensione esistente oppure nuovi dati a una partizione. L'aggiornamento incrementale è una delle tre opzioni di elaborazione di un cubo o di una partizione e una delle due opzioni di elaborazione di una dimensione. |
aggiornamento posizionato |
Operazione di aggiornamento, inserimento o eliminazione eseguita su una riga in corrispondenza della posizione corrente del cursore. La modifica vera e propria viene apportata nelle righe delle tabelle di base utilizzate per generare la riga corrente nel cursore. I batch, le stored procedure e i trigger Transact-SQL utilizzano la clausola WHERE CURRENT OF per eseguire gli aggiornamenti posizionati, mentre le applicazioni utilizzano le funzioni dell'API, ad esempio la funzione ODBC SQLSetPos. |
AggregationUsage |
Proprietà di un attributo del cubo che determina se l'attributo verrà considerato un candidato per un'aggregazione. |
aggregazione |
Singolo valore che include più valori. |
aggregazione |
1. Tabella o struttura contenente dati precalcolati per un cubo. 2. Insieme di oggetti che compongono un insieme definito. Un'aggregazione può essere un set reale o concettuale di relazioni parte-tutto tra oggetti. |
aggregazione scalare |
Funzione di aggregazione, quale MIN(), MAX() o AVG(), che viene specificata nell'elenco di colonne dell'istruzione SELECT contenente solo funzioni di aggregazione. Quando l'elenco di colonne include solo funzioni di aggregazione, nel set di risultati viene inserita solo una riga con i valori aggregati calcolati in base alle righe di origine corrispondenti ai predicati della clausola WHERE. |
alias |
Nome alternativo di una tabella o colonna nelle espressioni, in genere utilizzato come abbreviazione del nome nei successivi riferimenti all'interno del codice, per evitare la creazione di riferimenti ambigui oppure per restituire un nome più descrittivo nell'output della query. Un alias può inoltre rappresentare il nome alternativo di un server. |
allineamento |
Condizione esistente quando viene creato un indice nello stesso schema di partizione della tabella corrispondente. |
amministratore del server di report |
Utente assegnato al ruolo Gestione contenuto al ruolo Amministratore sistema o a entrambi per un server di report. |
amministrazione multiserver |
Processo di automatizzazione dell'amministrazione in più istanze di SQL Server. |
Analysis Server |
Il componente server di Analysis Services, specificamente progettato per creare e gestire strutture di dati multidimensionali e restituire dati multidimensionali in risposta alle query dei client. |
API |
Vedere: Application Programming Interface |
Application Programming Interface |
Set di routine disponibili in un'applicazione, ad esempio ADO, che i programmatori di software utilizzano per la progettazione dell'interfaccia di un'applicazione. |
applicazione |
Soluzione individuale per mettere in corrispondenza eventi a sottoscrizioni e quindi formattare e recapitare le notifiche risultanti. |
applicazione client |
Applicazione che recupera dati da un server ed esegue l'analisi e la presentazione a livello locale dei dati di database relazionali o multidimensionali. |
applicazione per la gestione di sottoscrizioni (Notification Services) |
Applicazione utilizzata dai Sottoscrittori per inviare e gestire le sottoscrizioni. Per ogni istanza o applicazione uno sviluppatore può creare un'interfaccia personalizzata per la gestione delle sottoscrizioni. Per l'invio dei dati al sistema, l'applicazione deve utilizzare le API di Notification Services. |
applicazione server a thread multipli |
Applicazione che crea più thread all'interno di un singolo processo per gestire contemporaneamente più richieste utente. |
area dati |
Elemento del report che consente di visualizzare in una tabella, una matrice o un grafico righe ripetute di dati da un set di dati sottostante. |
area dati elenco |
Elemento del report in un layout di report in cui i dati vengono visualizzati in formato elenco. In un'area dati elenco è inoltre possibile visualizzare altre aree dati, caselle di testo ed elementi grafici in un layout in formato libero. |
area dati grafico |
Elemento del report in un layout di report in cui i dati vengono visualizzati in formato grafico. |
area dati matrice |
Elemento del report in un layout di report in cui i dati vengono visualizzati in un formato a colonne variabile. |
area dati tabella |
Elemento del report in un layout del report in cui i dati vengono visualizzati in formato a colonne. |
argomento |
Valore che consente di specificare informazioni per un'azione, un evento, un metodo, una proprietà, una funzione o una procedura. |
articolo |
Identifica un oggetto di database incluso in una pubblicazione. Una pubblicazione può contenere diversi tipi di articoli, tra cui tabelle, viste, stored procedure e altri oggetti. In caso di pubblicazione delle tabelle come articoli, è possibile utilizzare filtri per limitare le colonne e le righe di dati inviate ai Sottoscrittori. |
articolo di tipo solo download |
Articolo in una pubblicazione di tipo merge che può essere aggiornato solo nel server di pubblicazione o nel Sottoscrittore che utilizza una sottoscrizione server. |
asse |
Set di tuple. Ogni tupla è un vettore di membri. Un set di assi definisce le coordinate di un set di dati multidimensionali. |
assegnazione di ruolo |
In Reporting Services, criterio di protezione che determina se un utente o un gruppo può accedere a un elemento specifico ed eseguire una determinata operazione. Un'assegnazione di ruolo è costituita dal nome di un account utente o di gruppo e da una o più definizioni di ruolo. |
assembly |
Modulo gestito dell'applicazione, contenente metadati di classe e codice gestito come oggetto in un'istanza di SQL Server. Facendo riferimento a un assembly, in SQL Server è possibile creare funzioni CLR (Common Language Runtime), stored procedure CLR, trigger CLR, funzioni di aggregazione definite dall'utente e tipi definiti dall'utente. |
associazione |
1. Nelle API SQL Server, processo che consente di associare una colonna del set di risultati o un parametro a una variabile di programma in modo che i dati vengano spostati automaticamente da o in una variabile di programma quando una riga viene recuperata o aggiornata. 2. In Analysis Services, relazione definita tra un attributo o una misura e una o più colonne sottostanti in una tabella delle dimensioni o dei fatti. |
associazione colonna |
Associazione di un oggetto Analysis Services a una colonna in una vista origine dati. |
associazione di query |
Associazione di un oggetto a una query. |
atomico |
Termine che fa riferimento al caso in cui vengono apportate tutte le modifiche ai dati della transazione oppure non viene apportata alcuna modifica. |
attività |
1. In Integration Services, elemento di flusso di controllo che esegue un tipo discreto di lavoro in un pacchetto. 2. In Reporting Services, azioni eseguibili da un utente o da un amministratore. Le attività sono predefinite. |
attributo |
1. In una dimensione di Analysis Services, singola caratteristica di una misura. 2. In un modello di data mining di Analysis Services, singola caratteristica di un case. 3. In Generatore report, campo di un'entità, definito dall'oggetto Attribute in Progettazione modelli. |
attributo chiave |
Attributo di una dimensione che collega gli attributi non chiave nella dimensione alle misure correlate. |
attributo di granularità |
Attributo di una dimensione del cubo che collega una dimensione ai fatti in un gruppo di misure nella dimensione della misura. Se l'attributo di granularità e l'attributo chiave sono diversi, sarà necessario collegare, in modo diretto o indiretto, gli attributi non chiave all'attributo di granularità. In un cubo l'attributo di granularità consente di definire la granularità di una dimensione. |
autenticazione di SQL Server |
Uno dei due meccanismi di convalida dei tentativi di connessione alle istanze di SQL Server. Al momento della connessione ogni utente deve specificare un ID e una password di accesso di SQL Server. L'istanza di SQL Server verifica che la combinazione di ID e password di accesso sia valida prima di stabilire la connessione. |
autonomia |
Indipendenza di un sito da altri siti durante la modifica dei dati. |
autorizzazione implicita |
Autorizzazione per eseguire un'attività specifica di un ruolo. Le autorizzazioni implicite non possono essere concesse, revocate o negate. |
avviso |
Risposta definita dall'utente a un evento di SQL Server. Gli avvisi consentono di eseguire un'attività definita oppure di inviare un messaggio di posta elettronica o di cercapersone a un operatore specificato. |
azione |
Operazione inizializzata dall'utente finale su un cubo o una parte di un cubo selezionati. L'operazione consente di avviare un'applicazione con l'elemento selezionato come parametro oppure di recuperare informazioni sull'elemento selezionato. |
backup |
Copia specializzata di un database, filegroup, file o log delle transazioni che può essere utilizzata da SQL Server per ripristinare i dati, in genere dopo un errore di database grave o un errore di sistema. È possibile eseguire il ripristino di singoli backup oppure di set di backup in sequenza. |
backup dei dati |
Backup che include l'immagine completa di uno o più file di dati. |
backup del database |
Backup di ogni file di dati in un database. Un backup del database completo contiene tutti i dati inclusi in ogni file. |
backup del log |
Backup dei log delle transazioni che include tutti i record di log di cui non è stato eseguito il backup nei backup dei log precedenti. I backup del log sono necessari nei modelli di recupero con registrazione completa o con registrazione minima delle transazioni di massa. I backup del log non sono disponibili nel modello di recupero con registrazione minima. |
backup della parte finale del log |
Backup del log eseguito in preparazione di un ripristino del database per acquisire il log di cui non è ancora stato eseguito il backup. Consente di evitare la perdita di dati dopo un errore. |
backup di file |
Backup di tutti i dati disponibili in uno o più file o filegroup. |
backup differenziale |
Backup contenente solo le modifiche apportate dopo la creazione della relativa base o delle relative basi differenziali. È possibile eseguire un backup differenziale per un intero database o per un qualunque subset di file di dati per il quale esista una base. |
backup differenziale da più backup di base |
Backup differenziale che include file di cui è stato eseguito l'ultimo backup in backup di base distinti. |
backup parziale |
Backup di tutti i dati nel filegroup primario, di tutti i filegroup di lettura/scrittura e di altri file di sola lettura eventualmente specificati. |
backup pianificato |
Backup automatico, definito e pianificato come processo, eseguito da SQL Server Agent. |
backup su nastro |
Operazione di backup di SQL Server che scrive su qualsiasi periferica nastro supportata da Windows XP o Windows Server 2003. La periferica nastro deve essere collegata fisicamente al computer che esegue un'istanza di SQL Server. |
base differenziale |
Backup completo più recente di tutti i dati in un database o in un subset dei relativi file o filegroup di un database. |
batch |
1. Set di istruzioni SQL inviate contemporaneamente ed eseguite come gruppo. Uno script è in genere una serie di batch inoltrati in sequenza. 2. In Reporting Services, insieme di chiamate di metodo SOAP all'interno di un'unica transazione. |
batch di eventi (Notification Services) |
Insieme di uno o più eventi inviati contemporaneamente a Notification Services. |
BLOB (Binary Large Object) |
Dati binari di grandi dimensioni, ad esempio immagini o brani audio archiviati come dati digitali, oppure qualsiasi variabile o colonna di tabella sufficientemente grande da includere tali valori. In Transact-SQL, i dati BLOB vengono archiviati in una colonna image. A volte il termine BLOB fa riferimento ai valori dei dati di tipo character di grandi dimensioni, ad esempio quelli archiviati in colonne di tipo text o ntext. |
blocchi |
Serie di istruzioni Transact-SQL racchiuse tra BEGIN e END. È possibile nidificare i blocchi BEGIN...END all'interno di altri blocchi BEGIN...END. |
blocco |
Limitazione dell'accesso a una risorsa in un ambiente multiutente. SQL Server esclude automaticamente gli utenti da una riga, una colonna o un file specifici per garantire la protezione o evitare problemi derivanti dalla modifica contemporanea dei dati. |
blocco condiviso |
Blocco creato da operazioni che non implicano aggiornamenti (lettura). Altri utenti possono leggere contemporaneamente i dati, ma nessuna transazione può acquisire un blocco esclusivo sui dati finché tutti i blocchi condivisi non sono stati rilasciati. |
blocco di aggiornamento |
Blocco applicato a risorse (ad esempio righe, pagine, tabelle) che possono essere aggiornate. Questo tipo di blocco consente di evitare una forma comune di deadlock che si verifica quando più sessioni bloccano le risorse e potenzialmente le aggiornano in un momento successivo. |
blocco di dati |
1. Nei dati di tipo text, ntext e image, unità di dati trasferiti tra un'applicazione e un'istanza di SQL Server. Il termine si riferisce anche alle unità di archiviazione di questi tipi di dati. 2. Nei file di backup su nastro, un blocco di dati rappresenta l'unità di I/O fisico. |
blocco di intervalli di chiavi |
Blocco utilizzato per bloccare gli intervalli tra record in una tabella per impedire l'aggiunta o l'eliminazione di righe fantasma in un set di record a garanzia delle transazioni serializzabili. |
blocco di riga |
Blocco applicato a una singola riga di una tabella. |
blocco di tabella |
Blocco su una tabella che include tutti i dati e gli indici. |
blocco esclusivo |
Blocco che impedisce a qualsiasi altra transazione di acquisire un blocco su una risorsa finché il blocco originale su tale risorsa non viene rilasciato al termine della transazione. Durante un'operazione di aggiornamento (INSERT, UPDATE o DELETE) viene sempre applicato un blocco esclusivo. |
blocco preventivo |
Blocco applicato a un livello di una gerarchia delle risorse per proteggere blocchi condivisi o esclusivi applicati a risorse di livello inferiore. Ad esempio, prima di applicare blocchi condivisi o esclusivi alle righe di una tabella, un'attività del Motore di database di SQL Server applica un blocco preventivo alla tabella. Se un'altra attività cerca di applicare un blocco condiviso o esclusivo a livello di tabella, verrà bloccata dal blocco preventivo a livello di tabella applicato dalla prima attività. La seconda attività non dovrà controllare i singoli blocchi a livello di pagina o riga prima di bloccare la tabella perché si limiterà a controllare l'eventuale presenza di un blocco preventivo applicato alla tabella. |
booleano |
Operazione o espressione per la quale viene restituito solo TRUE o FALSE. |
cache delle procedure |
Parte del pool di memoria di SQL Server utilizzata per archiviare i piani di esecuzione per i batch, le stored procedure e i trigger Transact-SQL. Quando viene eseguita una qualsiasi istruzione SQL, il motore relazionale esegue una ricerca nella cache delle procedure per verificare la presenza di un piano di esecuzione disponibile per la stessa istruzione SQL. Viene riutilizzato qualsiasi piano disponibile in modo da evitare l'overhead associato alla ricompilazione dell'istruzione SQL. Se non è disponibile nessun piano di esecuzione, verrà generato un nuovo piano per la query. |
cambio di ruolo |
In una sessione di mirroring del database, assunzione del ruolo principale da parte del mirror. |
campo |
1. Area di una finestra o un record in cui viene archiviato un singolo valore di dati. In alcuni database, ad esempio quelli Access, il termine "campo" viene utilizzato come sinonimo di colonna. 2. In Report Builder, attributo dell'entità, ovvero di un'unità di dati denominata che è possibile aggiungere a un modello di layout del report. |
campo calcolato |
Campo definito in una query in cui vengono visualizzati i risultati di un'espressione anziché i dati archiviati. |
campo calcolato |
Valore incluso in una notifica formattata che è stato calcolato tramite un'espressione Transact-SQL. |
campo di identificazione |
Campo o gruppo di campi che identifica un'entità come oggetto univoco. |
canale di recapito |
Pipeline tra un server di distribuzione e un servizio di recapito. |
carattere di escape |
Carattere utilizzato per indicare che un altro carattere in un'espressione viene interpretato letteralmente e non come operatore. In SQL, ad esempio, il carattere "%" viene utilizzato come carattere jolly per indicare "un numero qualsiasi di caratteri in questa posizione." Se, tuttavia, si desidera cercare una stringa quale "10%" (dieci percento), non è possibile specificare "10%" come stringa di ricerca perché "10%" verrebbe interpretato come "un numero qualsiasi di caratteri superiore a 10." Se si specifica un carattere di escape, è possibile contrassegnare le istanze in cui "%" indica esattamente "percento". Se, ad esempio, viene specificato il carattere di escape "#", è possibile utilizzare la stringa di ricerca "10#%" per indicare "dieci percento". |
carattere di terminazione del campo |
Nella copia di massa, uno o più caratteri che indicano la fine di un campo o di una riga nel file di dati per separare tale campo o riga dal campo o dalla riga successivi. |
caratteri di prefisso |
Set da 1 a 4 byte da utilizzare come prefisso per ogni campo di dati in un file di dati bcp in formato nativo. I caratteri di prefisso registrano la lunghezza del valore di dati nel campo oppure includono -1 quando il valore è NULL. |
caratteri jolly |
Caratteri, inclusi il carattere di sottolineatura (_), il simbolo di percentuale (%) e le parentesi quadre ([ ]), utilizzati con la parola chiave LIKE per le ricerche basate su criteri. |
caratteristica |
Attributo che descrive un'entità. |
cartella di visualizzazione |
Cartella in cui attributi, misure, membri calcolati e indicatori di prestazioni chiave possono essere organizzati per facilitare l'esplorazione da parte degli utenti. |
case |
Nella definizione del data mining, vista astratta di dati caratterizzati da attributi e relazioni con altri case. Un case è un membro distinto di un case set e può essere un membro di più case set. |
case set |
Nella definizione del data mining, un gruppo di casi che condividono le caratteristiche richieste da un particolare modello di data mining. |
catalogo del database |
Parte di un database che include la definizione di tutti i relativi oggetti, nonché la definizione del database stesso. |
catalogo full-text |
In esso vengono archiviati tutti gli indici full-text per le tabelle all'interno di un database. |
catena di log |
Sequenza continua dei log delle transazioni per un database. Una nuova catena di log inizia con il primo backup eseguito dopo la creazione del database oppure quando si passa dal modello di recupero con registrazione semplice al modello di recupero con registrazione completa o al modello di recupero con registrazione minima delle transazioni di massa. Una catena di log si divide dopo un ripristino seguito da un recupero, creando un nuovo ramo di recupero. |
cella |
In un cubo, set di proprietà con valore, definito dall'intersezione risultante dalla selezione di un membro da ogni dimensione. |
checkpoint |
Evento durante il quale il Motore di database scrive su disco le pagine dirty del buffer. Ogni checkpoint scrive su disco tutte le pagine dirty al momento dell'ultimo checkpoint e che non sono ancora state scritte su disco. I checkpoint si verificano periodicamente in base al numero di record di log generati dalle modifiche dei dati oppure su richiesta di un utente o in caso di arresto del sistema. |
chiave |
Colonna o gruppo di colonne che identifica in modo univoco una riga (chiave primaria) definisce la relazione tra le due tabelle (chiave esterna) oppure che viene utilizzata per la generazione di un indice. |
chiave candidata |
Colonna o gruppo di colonne con un valore univoco per ogni riga di una tabella. Il valore di ogni chiave candidata identifica in modo univoco una riga della tabella. Una tabella può includere più chiavi candidate. Lo sviluppatore del database specifica una chiave candidata in una tabella come chiave primaria per la tabella; tutte le altre chiavi candidate vengono definite chiavi alternative. |
chiave composta |
Chiave composta da due o più colonne. |
chiave con riferimenti |
Chiave primaria o chiave univoca a cui fa riferimento una chiave esterna. |
chiave del case |
Nella definizione del data mining, elemento di un case utilizzato per fare riferimento al case stesso all'interno di un case set. |
chiave di riferimento |
Vedere: chiave esterna |
chiave esterna |
Colonna o combinazione di colonne i cui valori corrispondono alla chiave primaria (PK, primary key) o alla chiave univoca nella stessa tabella o in una tabella diversa. Definita anche chiave di riferimento. |
chiave primaria |
Colonna o set di colonne che identificano in modo univoco tutte le righe di una tabella. Le chiavi primarie non supportano valori Null. Il valore della chiave primaria di due righe diverse non può essere lo stesso. Pertanto un valore della chiave primaria identifica sempre in modo univoco una sola riga. Più di una chiave può identificare in modo univoco le righe di una tabella. Ognuna di tali chiavi viene definita chiave candidata. Solo una chiave candidata può essere selezionata come chiave primaria di una tabella. Le restanti chiavi candidate vengono definite chiavi alternative. Anche se non è necessario che le tabelle le includano, è buona norma definire chiavi primarie. In una tabella normalizzata tutti i valori di dati in ogni riga dipendono completamente dalla chiave primaria. In una tabella normalizzata relativa ai dipendenti che include EmployeeID come chiave primaria, ad esempio, tutte le colonne dovrebbero includere i dati relativi a un dipendente specifico. In questa tabella non è inclusa la colonna DepartmentName perché il nome del reparto dipende dall'ID del reparto e non dall'ID di un dipendente. |
chiave simmetrica |
Singola chiave che viene utilizzata con algoritmi di crittografia simmetrica, sia per la crittografia che per la decrittografia. |
classe di evento |
Classe singola definita da un unico nodo EventClass in un file di definizione dell'applicazione. Un nodo EventClass definisce la struttura e le proprietà di un tipo di evento specifico. Si noti che EventClass è un segnaposto del nome effettivo della classe di evento. |
CLI |
Vedere: interfaccia a livello di chiamata |
CLR |
Vedere: Common Language Runtime |
clustering |
Tecnica di data mining che analizza i dati per raggruppare i record in base alla rispettiva posizione all'interno dello spazio degli attributi multidimensionale. Il clustering è una tecnica che non prevede alcun intervento di supervisione. |
coda |
Coda di SQL Server Profiler in cui vengono memorizzati temporaneamente gli eventi del server da acquisire. |
coda di invio |
Nel mirroring del database, qualsiasi log non inviato del database principale accumulato nel disco del log del database principale in attesa di essere inviato al server mirror. |
code di rollforward |
Nel mirroring del database, copie di record di log del database principale che sono state scritte su disco nel server mirror e sono in attesa di essere applicate al database mirror. |
colonna |
In una tabella SQL, area di ogni riga in cui viene archiviato il valore di un attributo specifico dell'oggetto modellato dalla tabella. Ad esempio, la tabella Employee del database di esempio AdventureWorks modella i dipendenti della società Adventure Works Cycles. Nella colonna Title di ogni riga della tabella Employee viene archiviata la posizione del dipendente rappresentato dalla riga stessa, nello stesso modo in cui un campo Job Title in una finestra o in un modulo conterrebbe la posizione di una persona. |
colonna calcolata |
Colonna di una tabella in cui vengono visualizzati i risultati di un'espressione anziché i dati archiviati, ad esempio CalculatedCostColumn = Price * Quantity. |
colonna calcolata |
Colonna virtuale di una tabella i cui valori vengono calcolati in fase di esecuzione. I valori della colonna non vengono archiviati nella tabella, bensì vengono calcolati in base all'espressione che definisce la colonna. Una definizione di esempio di una colonna calcolata potrebbe essere: Cost as Price * Quantity. |
colonna calcolata persistente |
Colonna calcolata di una tabella archiviata fisicamente. I valori di una colonna calcolata persistente vengono aggiornati quando viene modificata una colonna che fa parte del calcolo. Quando la proprietà persistente viene applicata alla colonna calcolata, gli indici possono essere creati nella colonna quando la colonna è deterministica, ma non precisa. |
colonna del nome |
Proprietà di un attributo che specifica i nomi dei membri dell'attributo visualizzati per gli utenti. |
colonna della chiave |
1. In una dimensione di Analysis Services, proprietà di attributo che identifica in modo univoco i membri dell'attributo. 2. In un modello di data mining di Analysis Services, colonna di data mining che identifica in modo univoco ogni case in una tabella del case. |
colonna di join |
Colonna a cui una condizione di join fa riferimento. |
colonna di partizionamento |
Colonna di una tabella o indice utilizzato da una funzione di partizione per partizionare una tabella o un indice. |
colonna Identity |
Colonna in una tabella a cui è stata assegnata la proprietà Identity. La proprietà Identity genera numeri univoci. |
COM |
Vedere: Component Object Model |
comando |
Nella replica transazionale, un comando consiste in un'unica istruzione Transact-SQL DML (Data Manipulation Language) o DDL (Data Definition Language). I comandi vengono archiviati nel database di distribuzione e quindi recapitati ai Sottoscrittori. |
commit |
Operazione che salva tutte le modifiche apportate a database, cubi o dimensioni dall'inizio di una transazione. Un'operazione di commit garantisce che tutte le modifiche della transazione diventino parte permanente del database, del cubo o della dimensione. Il commit consente inoltre di liberare le risorse, ad esempio i blocchi, utilizzate dalla transazione. |
commit in due fasi |
Processo che assicura che le transazioni valide per più di un server vengano completate in tutti i server oppure in nessuno. |
Common Language Runtime |
Motore alla base dell'esecuzione del codice gestito. Il runtime fornisce codice gestito con servizi quali l'integrazione tra linguaggi diversi, la protezione dall'accesso di codice, la gestione della durata degli oggetti e il supporto per il debug e il profiling. |
Component Object Model |
Specifica Microsoft per lo sviluppo di software basato su componenti. Numerose API di SQL Server e di database, ad esempio SQL-DMO, OLE DB e ADO, si basano sul modello COM. Alcuni componenti di SQL Server archiviano gli oggetti sotto forma di oggetti COM. |
componente (Notification Services) |
In Notification Services, elemento principale della piattaforma Notification Services. Sono inclusi lo strumento di raccolta degli eventi, il generatore, il server di distribuzione e il Vacuumer. |
componente aggiuntivo |
Estensione personalizzata elaborata in un linguaggio qualsiasi che supporta il modello COM (Component Object Model), interagisce con Analysis Manager e implementa funzionalità specifiche. Il linguaggio più comunemente utilizzato per i componenti aggiuntivi è Visual Basic. I componenti aggiuntivi vengono registrati con Analysis Services Add-in Manager e vengono chiamati da Analysis Services Add-in Manager in risposta alle azioni dell'utente nell'interfaccia utente. |
comunicazione interprocesso |
Meccanismo che consente lo scambio di dati e messaggi tra i processi e i thread del sistema operativo. Le comunicazioni IPC includono meccanismi locali quali Windows Shared Memory oppure meccanismi di rete quali Windows Sockets. |
concatenamento |
Combinazione di due o più stringhe di caratteri o espressioni in un'unica stringa di caratteri o espressione oppure combinazione di due o più stringe o espressioni binarie in un'unica stringa o espressione binaria. |
concorrenza |
Processo che consente a più utenti di accedere e modificare contemporaneamente i dati condivisi. In SQL Server vengono utilizzati i blocchi per consentire a più utenti di accedere e modificare contemporaneamente i dati condivisi ed evitare la generazione di conflitti. |
condivisione snapshot |
Nella replica, condivisione disponibile per l'archiviazione dei file di snapshot. I file di snapshot contengono lo schema e i dati per le tabelle pubblicate. |
condizione di calcolo |
Espressione logica MDX (Multidimensional Expression) utilizzata per determinare se una formula di calcolo verrà applicata a una cella in un sottocubo di calcolo. |
condizione di join |
Clausola di confronto che specifica il modo in cui le tabelle vengono associate tramite le rispettive colonne di join. |
condizione di ricerca |
In una clausola WHERE o HAVING, predicati che specificano le condizioni che le righe di origine devono soddisfare per essere incluse nell'istruzione SQL. Ad esempio, l'istruzione SELECT * FROM Employees WHERE Title = 'Sales Representative' restituisce solo quelle righe che soddisfano la condizione di ricerca Title = 'Sales Representative'. |
configurazione per la distribuzione dei log |
Configurazione di server che include un server primario, uno o più server secondari (ognuno con un database secondario) e un server di monitoraggio. |
configurazioni |
In Integration Services, coppia nome/valore che aggiorna il valore degli oggetti di pacchetto quando il pacchetto viene caricato. |
connessione |
Collegamento IPC (Interprocess Communication) stabilito tra un'applicazione di SQL Server e un'istanza di SQL Server. La connessione viene definita "di rete" se l'applicazione viene eseguita in un computer diverso da quello in cui viene eseguita l'istanza di SQL Server. Se l'istanza dell'applicazione e quella di SQL Server vengono eseguite nello stesso computer, la connessione viene stabilita tramite un meccanismo IPC locale, ad esempio Shared Memory. L'applicazione utilizza la connessione IPC per inviare istruzioni Transact-SQL a SQL Server e per ricevere i set di risultati, gli errori e i messaggi da SQL Server. |
connessione dati |
Insieme di informazioni necessarie per accedere a un database specifico. In questo insieme sono inclusi il nome dell'origine dei dati e le informazioni di accesso. Le connessioni dati vengono archiviate in un progetto e attivate quando l'utente esegue un'azione che richiede l'accesso al database. La connessione dati per un database di SQL Server è ad esempio costituita dal nome del database, dalla posizione del server in cui si trova tale database, dalle informazioni sulla rete utilizzate per accedere a tale server, nonché da un ID utente e da una password. |
connessione diretta |
Tipo di connessione a un database back-end, con la quale tutte le modifiche apportate a un diagramma del database vengono aggiornate automaticamente nel database durante il salvataggio del diagramma o degli elementi selezionati in esso inclusi. |
connessione senza DSN |
Tipo di connessione dati creata in base alle informazioni incluse in un DSN ma archiviata nell'ambito di un progetto o di un'applicazione. Queste connessioni risultano particolarmente utili per le applicazioni Web perché consentono di spostare l'applicazione tra server diversi senza dover ricreare il DSN nel nuovo server. |
connessione trusted |
Connessione di rete Windows che può essere aperta solo dagli utenti autenticati dalla rete. Gli utenti vengono identificati in base all'ID di accesso di Windows e non devono immettere un ID di accesso di SQL Server separato. |
consumer OLE DB |
Qualsiasi software che chiama e utilizza l'API OLE DB. |
contenitore |
In Integration Services, pacchetto, ciclo Foreach, ciclo For, sequenza, attività o gestore dell'evento. |
Controller di automazione OLE |
Ambiente di programmazione (ad esempio Visual Basic) in grado di gestire gli oggetti di automazione. |
controlli ReportViewer |
Controllo server Web e controllo Windows Form che assicurano funzionalità incorporate per l'elaborazione di report in applicazioni ASP.NET e Windows Form. |
controllo delle versioni delle righe |
1. Con i cursori, il processo in cui la colonna di timestamp di una riga viene utilizzata per determinare se i dati sono stati modificati dopo essere stati letti in un cursore. Se la riga dei dati non ha una colonna di timestamp, il controllo delle versioni delle righe non viene utilizzato. 2. Con l'isolamento delle transazioni, quando un livello di isolamento basato sul controllo della versione delle righe viene attivato, il processo in cui il Motore di database mantiene le versioni delle righe dei dati interessate dall'esecuzione del linguaggio DML (Data Manipulation Language). Scegliendo il livello di isolamento appropriato, le applicazioni utilizzano il controllo delle versioni delle righe per eseguire query e recuperare uno snapshot dei dati consistente dal punto di vista transazionale, rappresentativo dei dati esistenti al momento dell'avvio della transazione o della query senza acquisire blocchi sui dati. |
convalida (semantica) |
Processo di conferma della validità logica degli elementi di un file XML. La convalida semantica può ad esempio confermare che un valore è numerico e compreso in un intervallo specificato. |
convalida (sintattica) |
Processo di conferma della conformità di un file XML al relativo schema. |
conversione da maiuscole a minuscole (e viceversa) basata sulla lingua |
Funzionalità disponibile nell'API Win32 per il mapping Unicode semplice tra maiuscole e minuscole per il turco e altre impostazioni internazionali. |
conversione implicita del cursore |
Restituzione di un tipo diverso di cursore rispetto al tipo dichiarato dall'utente. Quando un cursore viene dichiarato come tipo particolare di cursore ma SQL Server non è in grado di implementare il tipo dichiarato, viene restituito un cursore di un tipo diverso. Questo processo viene definito come conversione implicita del cursore e talvolta come degradazione del cursore. |
corrispondenza fuzzy |
In Integration Services, metodologia di ricerca che utilizza un algoritmo di corrispondenza approssimativo per individuare valori di dati simili in una tabella di riferimento. |
costante |
Gruppo di simboli che rappresenta un valore di dati specifico. Il formato di una costante dipende dal tipo di dati del valore che essa rappresenta. Ad esempio, 'abc' è una costante stringa di caratteri, 123 è una costante di tipo integer, 'December 16, 1999' è una costante di tipo datetime e 0x02FA è una costante di tipo binary. |
CPU occupata |
Statistica di SQL Server che indica il tempo, espresso in millisecondi, dedicato dalla CPU all'esecuzione di un processo di SQL Server. |
creazione di script per la replica |
Generazione di script con estensione sql che possono essere utilizzati per configurare e disattivare la replica. |
credenziale |
Dati utilizzati da un'entità per stabilire l'identità dell'entità, ad esempio una password o un nome utente. |
criteri di gestione di password |
Insieme di impostazioni dei criteri che definiscono i requisiti relativi alle password per un oggetto Criteri di gruppo. |
crittografia |
Metodologia che consente di mantenere riservati i dati convertendoli in un formato non leggibile. |
cronologia |
Tabella in cui sono archiviate le informazioni sullo stato di una singola applicazione. Un esempio è costituito dalla cronologia degli eventi, in cui vengono archiviati i dati degli eventi da utilizzare con le sottoscrizioni pianificate. |
cronologia degli eventi |
Tabella in cui sono archiviate informazioni sullo stato degli eventi. |
cronologia del report |
Insieme di snapshot del report create in diversi momenti. |
cubo |
Set di dati organizzati e riepilogati in una struttura multidimensionale definita da un set di dimensioni e misure. |
cubo di origine |
Cubo su cui si basa un cubo collegato. |
cubo locale |
Cubo creato e archiviato con l'estensione cub in un computer locale tramite Servizio PivotTable. |
cursore |
Entità associata a un set di risultati che definisce una posizione in una singola riga all'interno del set di risultati. Dopo il posizionamento del cursore su una riga, è possibile eseguire le operazioni su tale riga o su un blocco di righe a partire da tale posizione. L'operazione più comune è il recupero (fetch) della riga corrente o del blocco corrente di righe. |
cursore API del server |
Cursore del server progettato per supportare le funzioni del cursore di un'API, ad esempio ODBC, OLE DB, ADO e DB-Library. In genere un'applicazione non richiede direttamente un cursore del server, bensì chiama le funzioni del cursore dell'API. L'interfaccia SQL Server per tale API implementa un cursore del server se si tratta del modo migliore per supportare la funzionalità del cursore richiesta. |
cursore client |
Cursore implementato nel client. L'intero set di risultati viene dapprima trasferito al client. Il software dell'API client implementa quindi la funzionalità del cursore in base al set di risultati memorizzato nella cache. |
cursore del server |
Cursore implementato nel server. Il cursore stesso viene creato nel server e solo le righe recuperate da un'applicazione vengono inviate al client. |
cursore di tipo insensitive |
Quando è aperto, cursore che non riflette le modifiche apportate ai dati sottostanti dagli altri utenti. |
cursore di tipo sensitive |
Quando è aperto, cursore che riflette le modifiche apportate ai dati sottostanti da altri utenti. Il cursore di tipo sensitive viene aggiornato in base agli aggiornamenti, alle eliminazioni e agli inserimenti eseguiti dagli altri utenti. I cursori di questo tipo vengono in genere utilizzati nei batch, nelle stored procedure e nei trigger Transact-SQL omettendo la parola chiave INSENSITIVE nell'istruzione DECLARE CURSOR. |
cursore dinamico |
Quando è aperto, cursore che riflette le modifiche apportate ai dati sottostanti. Il cursore dinamico viene aggiornato in base agli aggiornamenti, alle eliminazioni e agli inserimenti eseguiti dall'utente. |
cursore firehose |
Vedere: set di risultati predefinito |
cursore forward-only |
Cursore che non supporta lo scorrimento. Le righe possono essere lette solo in sequenza, ovvero dalla prima all'ultima riga. |
cursore gestito da keyset |
Cursore che visualizza gli effetti degli aggiornamenti apportati alle relative righe membro da altri utenti quando il cursore è aperto, ma non visualizza gli effetti degli inserimenti o delle eliminazioni. |
cursore statico |
Cursore che visualizza il set di risultati nello stesso stato in cui si trovava nel momento in cui il cursore è stato aperto. Quando è aperto, il cursore statico non viene aggiornato in base agli aggiornamenti, alle eliminazioni o agli inserimenti eseguiti sui dati sottostanti. Il cursore statico viene talvolta definito cursore snapshot. |
cursore Transact-SQL |
Cursore del server definito utilizzando la sintassi Transact-SQL DECLARE CURSOR. I cursori Transact-SQL vengono utilizzati nei batch, nelle stored procedure e nei trigger Transact-SQL. |
Data Definition Language |
Subset di istruzioni SQL che definiscono tutti gli attributi e le proprietà di un database e dei relativi oggetti. Le istruzioni DDL iniziano in genere con CREATE, ALTER o DROP. |
data mart |
Subset del contenuto di un data warehouse. In genere un data mart include dati orientati a livello di reparto oppure relativi a un'area aziendale specifica. |
data pump |
Componente utilizzato in SQL Server 2000 Transformation Services (DTS) per l'importazione, l'esportazione e la trasformazione dei dati tra archivi di dati eterogenei. In SQL Server 2005, questo componente è stato sostituito dall'attività Flusso di dati e dai componenti del flusso di dati. |
data warehouse |
Database appositamente strutturato per l'esecuzione di query e analisi. In un data warehouse sono in genere inclusi i dati che rappresentano la cronologia delle attività di un'organizzazione. |
database |
Insieme di informazioni, tabelle e altri oggetti organizzati e presentati per scopi specifici, ad esempio la ricerca, l'ordinamento e la ricombinazione dei dati. I database vengono archiviati in file. |
database condiviso scalabile |
Configurazione disponibile in SQL Server che consente ai client di accedere a un database contemporaneamente in più istanze del server. In questa configurazione un disco di sola lettura contenente il database viene montato in più server e il database viene collegato a un'istanza di SQL Server in ogni server. |
database del server di report |
Database relazionale di SQL Server che costituisce l'archivio interno per un'istanza del server di report o una distribuzione con scalabilità orizzontale. |
database dell'applicazione |
Database in cui vengono archiviati i dati utente e di sistema relativi a una singola applicazione. Contiene gli eventi, le sottoscrizioni e le notifiche dell'applicazione, nonché i metadati di sistema, inclusi gli schemi per gli eventi, le sottoscrizioni, e le regole di corrispondenza per l'applicazione. |
database di distribuzione |
Database nel server di distribuzione in cui vengono archiviati i metadati e i dati di cronologia relativi a tutti i tipi di replica, nonché le transazioni per la replica transazionale. |
database di origine |
Nel data warehousing, database da cui vengono estratti i dati da utilizzare nel data warehouse. |
database di pubblicazione |
Database nel server di pubblicazione dal quale i dati e gli oggetti di database vengono contrassegnati per la replica e propagati ai Sottoscrittori. |
database di sistema |
Set di cinque database presenti in tutte le istanze di SQL Server utilizzati per archiviare le informazioni di sistema. Il database msdb viene utilizzato da SQL Server Agent per registrare le informazioni relative a processi, avvisi e cronologie dei backup. Il database model viene utilizzato come modello per la creazione di tutti i database utente. Nel database tempdb vengono archiviati gli oggetti transitori che esistono solo per la durata di un'istruzione o connessione, ad esempio le tabelle di lavoro e temporanee oppure le stored procedure. Nel database master vengono archiviati tutti i metadati a livello di istanza e viene registrata la posizione di tutti gli altri database. Il database Resource contiene tutti gli oggetti di sistema inclusi in SQL Server, ad esempio stored procedure e tabelle di sistema. |
database di sottoscrizione |
Database nel Sottoscrittore che riceve i dati e gli oggetti del database pubblicati da un server di pubblicazione. |
database master |
Database di sistema in cui vengono registrate tutte le informazioni a livello di sistema relative a un'istanza di SQL Server, inclusi i metadati a livello globale dell'istanza quali gli account di accesso, gli endpoint, i server collegati e le impostazioni di configurazione di sistema. Nel database master vengono inoltre registrate l'esistenza di tutti gli altri database e la posizione dei relativi file di database, nonché le informazioni di inizializzazione per SQL Server. |
database mirror |
In una sessione di mirroring del database copia del database che in genere è completamente sincronizzata con il database principale. |
database model |
Database installato con SQL Server che costituisce il modello per i nuovi database utente. SQL Server crea un nuovo database copiandovi il contenuto del database model e quindi espandendo il nuovo database in base alle dimensioni desiderate. |
database predefinito |
Database al quale l'utente viene connesso subito dopo l'accesso a SQL Server. |
database primario |
In una configurazione per la distribuzione dei log, database in lettura/scrittura di cui viene eseguito il backup del log delle transazioni a intervalli definiti per il ripristino in uno o più database secondari. |
database principale |
Nel mirroring del database, database in lettura/scrittura il cui log delle transazioni viene inviato continuamente al server mirror, che ripristina il log del database mirror. |
database relazionale |
Insieme di informazioni organizzate in tabelle. Ogni tabella modella una classe di oggetti significativi per l'organizzazione, ad esempio Customers, Parts, Suppliers. Ogni colonna di una tabella modella un attributo dell'oggetto, ad esempio LastName, Price, Color. Ogni riga di una tabella rappresenta un'entità nella classe di oggetti modellati dalla tabella, ad esempio il nome del cliente John Smith oppure il numero di articolo 1346. Le query possono utilizzare i dati di una tabella per recuperare i dati correlati inclusi in altre tabelle. |
database secondario |
Nella distribuzione dei log, copia del database primario creato tramite il ripristino di un backup del database con NORECOVERY o STANDBY, disponibile in un'istanza distinta del server, ovvero nel server secondario. I backup dei log dal database primario vengono ripristinati a intervalli definiti nel database secondario. |
database SQL |
Database basato su SQL (Structured Query Language). |
database tempdb |
Database che fornisce un'area di archiviazione per tabelle e stored procedure temporanee, nonché per soddisfare ogni altra esigenza di archiviazione temporanea. |
database utente |
Database creato da un utente di SQL Server e utilizzato per archiviare i dati delle applicazioni. La maggior parte degli utenti connessi alle istanze di SQL Server utilizza esclusivamente i database utente e non i database di sistema. |
datareader |
Flusso di dati restituito da una query ADO.NET. L'oggetto DataReader consente a un client di ricevere un flusso di dati forward-only di sola lettura. |
dati di overflow della riga |
Dati di tipo varchar, nvarchar, varbinary o sql_variant archiviati fuori della pagina principale dei dati di una tabella o di un indice perché le larghezze combinate di queste colonne superano il limite di 8.060 byte per riga. |
dati eterogenei |
Dati archiviati in formati diversi, ad esempio in un database di SQL Server, in un file di testo e in un foglio di calcolo di Excel. |
dati omogenei |
Dati provenienti da più origini dei dati che vengono gestiti dallo stesso software. Una query distribuita di SQL Server è omogenea se tutti i dati provengono da istanze di SQL Server. |
dati pubblicati |
Dati replicati nel server di pubblicazione. |
dati remoti |
Dati archiviati in un'origine dei dati OLE DB diversa dall'istanza corrente di SQL Server. Per accedere ai dati, è necessario creare una definizione di server collegato oppure utilizzare un nome di connettore ad-hoc. |
dati replicati |
Dati in un Sottoscrittore ricevuti da un server di pubblicazione. |
DBCS |
Vedere: Double-Byte Character Set |
dbo |
Vedere: proprietario del database |
DCL |
Vedere: Data Control Language |
DDL |
Vedere: Data Definition Language |
deadlock |
Situazione in cui due utenti, ognuno dei quali con un blocco su un dato specifico, cerca di acquisire il blocco sul dato dell'altro utente. In questo caso ogni utente attenderebbe per un intervallo di tempo indefinito che l'altro utente rilasci il blocco a meno che uno dei due processi non venga interrotto. SQL Server rileva i deadlock e interrompe il processo di uno degli utenti. |
definizione dei dati |
Impostazione di attributi, proprietà e oggetti in un database. |
definizione del report |
File con estensione rdl che include informazioni sulla query e sul layout per un report Reporting Services. |
definizione di ruolo |
In Reporting Services, insieme denominato di attività che specifica le operazioni eseguibili da un utente in un server di report. |
degradazione del cursore |
Vedere: conversione implicita del cursore |
delega dei membri |
Concetto di modellazione che descrive la modalità di mapping dei membri di interfaccia nelle varie interfacce. |
delimitatore |
1. In Transact-SQL caratteri che indicano l'inizio e la fine di un nome di oggetto, ovvero le virgolette doppie ("") o le parentesi quadre ([]). 2. In Integration Services e Reporting Services caratteri utilizzati per separare record, campi o stringhe. |
denormalizzazione |
Introduzione della ridondanza in una tabella per incorporare i dati da una tabella correlata. La tabella correlata può quindi essere eliminata. La denormalizzazione può migliorare i livelli di efficienza e le prestazioni grazie alla riduzione della complessità dello schema di un data warehouse. |
densità |
In un indice, frequenza dei valori duplicati. In un file di dati, percentuale di riempimento di una pagina di dati. In Analysis Services, percentuale di celle che includono dati in una struttura multidimensionale. In Analysis Services vengono archiviate solo le celle che includono dati. Un cubo con densità alta richiede più spazio di archiviazione rispetto a un cubo con densità minore ma con struttura e progettazione identiche. |
destinazione |
Componente di un flusso di dati di Integration Services che scrive dati dal flusso di dati in un'origine dei dati oppure crea un set di dati in memoria. |
diagramma del database |
Rappresentazione grafica degli oggetti di un database. Un diagramma del database può essere costituito da una rappresentazione completa o parziale della struttura di un database. Include gli oggetti relativi alle tabelle, alle colonne in esse contenute e alla relazione esistenti tra loro. |
dimensione |
Attributo strutturale di un cubo, ovvero una gerarchia organizzata di categorie (livelli) che descrivono i dati della tabella dei fatti. Queste categorie in genere descrivono set simili di membri su cui l'utente desidera basare un'analisi. Ad esempio, una dimensione Geography (area geografica) potrebbe includere livelli per Country (nazione), Region (regione), State (stato) o Province (provincia) e City (città). |
dimensione collegata |
Dimensione basata su una dimensione definita in un altro database di Analysis Services. |
dimensione condivisa |
Dimensione creata all'interno di un database che può essere utilizzata da qualsiasi cubo nel database. |
dimensione Measures |
Dimensione che contiene tutte le misure incluse in un cubo. |
dimensione modificabile |
Dimensione caratterizzata da una struttura flessibile dei membri. Una dimensione modificabile supporta modifiche frequenti alla struttura e ai dati. |
dimensione temporale |
Dimensione che suddivide il tempo in livelli quali Year (anno), Quarter (trimestre), Month (mese) e Day (giorno). In Analysis Services, tipo di dimensione speciale creato in base a una colonna di dati di tipo datetime. |
dipendenza dei modelli |
Relazione tra due o più modelli in cui un modello dipende dalle informazioni incluse nell'altro modello. |
dipendenze |
Oggetti che dipendono da altri oggetti nel database. Una stored procedure può ad esempio dipendere da una tabella, una vista o un'altra stored procedure. |
dipendenze dell'oggetto |
Riferimenti ad altri oggetti quando le caratteristiche del primo oggetto possono essere influenzate dalle modifiche apportate all'oggetto cui fa riferimento. Se, ad esempio, una stored procedure fa riferimento a una tabella, le modifiche apportate a tale tabella possono influenzare la stored procedure stessa. |
discendente |
Membro in una gerarchia di dimensioni correlato a un membro di un livello più alto all'interno della stessa dimensione. Ad esempio, in una dimensione temporale (Time) che include i livelli Year (anno), Quarter (trimestre), Month (mese) e Day (giorno), January (gennaio) è discendente di 1997. |
discretizzazione |
Raggruppamento automatico di membri delle gerarchie di attributi. |
distribuzione |
Spostamento di transazioni o snapshot di dati dal server di pubblicazione ai Sottoscrittori, dove vengono applicati alle tabelle di destinazione nei database di sottoscrizione. |
distribuzione dei log |
Processo di copia, a intervalli definiti, di un backup del log da un database di lettura/scrittura (database primario) in un server primario in una o più copie (database secondari) che risiedono nei server remoti. I server secondari sono in modalità standby a caldo (warm standby) per il server primario. |
dizionario dei dati |
Set di tabelle di sistema, archiviato in un catalogo, che include le definizioni delle strutture del database e le informazioni correlate, ad esempio le autorizzazioni. |
DMF |
Vedere: funzione a gestione dinamica |
DML |
Vedere: linguaggio di manipolazione dei dati |
DMV |
Vedere: vista a gestione dinamica |
dominio |
1. Nel sistema di protezione di Windows, insieme di computer raggruppati per la visualizzazione e l'amministrazione che condividono lo stesso database di protezione. 2. Nei database relazionali, set di valori validi consentiti in una colonna. |
Double-Byte Character Set |
Set di caratteri che in genere utilizza due byte per rappresentare un carattere; in questo modo è possibile rappresentare più di 256 caratteri. Questo tipo di set di caratteri viene utilizzato in ambienti con sistemi di scrittura basata su ideogrammi, ad esempio il giapponese, il coreano e il cinese. |
DRI |
Vedere: integrità referenziale dichiarativa |
drill-down/drill-up |
Tecnica di visualizzazione dei livelli di dati dal livello meno dettagliato (drill-up) a quello più dettagliato (drill-down). Ad esempio, durante la visualizzazione dei dati dettagliati relativi alle vendite per anno, è possibile eseguire un drill-down per visualizzare i dati sulle vendite in base al trimestre e quindi in base al mese. |
drill-through |
1. In Analysis Services, recupero dei dati dettagliati in base ai quali sono stati riepilogati i dati di una cella del cubo. 2. In Reporting Services, apertura dei report correlati tramite clic sui collegamenti ipertestuali disponibili nel report drill-through principale. |
driver ODBC |
Libreria di collegamento dinamico (DLL, Dynamic Link Library) che un'applicazione ODBC compatibile, ad esempio Excel, può utilizzare per accedere a un'origine dei dati ODBC. Ogni driver ODBC è specifico di un sistema di gestione di database (DBMS, Database Management System), ad esempio SQL Server o Access. |
DSN |
Vedere: nome dell'origine dei dati |
DSN computer |
Archivia le informazioni sulla connessione relative a un database nel Registro di sistema. Le informazioni di connessione sono composte dai parametri e dai valori corrispondenti utilizzati da Gestione driver ODBC per stabilire una connessione. |
DSN su file |
Archivia le informazioni di connessione per un database in un file salvato nel computer in uso. Il file è un file di testo con estensione dns. Le informazioni di connessione sono composte dai parametri e dai valori corrispondenti utilizzati da Gestione driver ODBC per stabilire una connessione. |
elaborazione |
1. In un cubo, per popolare un cubo di dati e aggregazioni. 2. In un modello di data mining, per popolare un modello di data mining con il contenuto di data mining. |
elaborazione analitica in linea (OLAP, Online Analytical Processing) |
Tecnologia che utilizza le strutture multidimensionali per consentire un rapido accesso ai dati per l'esecuzione di analisi. L'origine dei dati per OLAP viene in genere archiviata nei data warehouse in un database relazionale. |
elaborazione delle transazioni |
Elaborazione dati utilizzata per registrare in modo efficace le attività aziendali, definite transazioni, significative per un'organizzazione (ad esempio le vendite, gli ordini o i trasferimenti bancari). In genere i sistemi di elaborazione delle transazioni in linea (OLTP, Online Transaction Processing) eseguono un gran numero di transazioni relativamente piccole. |
elaborazione delle transazioni in linea |
Sistema di elaborazione dei dati progettato per registrare tutte le transazioni aziendali di un'organizzazione non appena queste si verificano. Un sistema OLTP è caratterizzato da numerosi utenti che aggiungono e modificano contemporaneamente i dati. |
Elaborazione report |
Componente di Reporting Services che gestisce l'elaborazione di report e modelli di report. |
elementi del linguaggio per il controllo di flusso |
Parole chiave di Transact-SQL che controllano il flusso dell'esecuzione di istruzioni SQL e blocchi di istruzioni SQL in trigger, stored procedure e batch. |
elemento del report |
Qualsiasi oggetto, ad esempio una casella di testo, un elemento grafico o un'area dati, incluso in un layout del report. |
elemento di pari livello |
Membro in una gerarchia di dimensioni che è un elemento figlio dello stesso padre di un membro specificato. Ad esempio, in una dimensione temporale (Time) che include i livelli Year (anno) e Month (mese), i membri January 1997 (gennaio 1997) e February 1997 (febbraio 1997) sono membri di pari livello. |
elemento grafico |
Area di controllo o di stato collegata al bordo di un riquadro o di una finestra, ad esempio una barra degli strumenti o un righello. |
elenco di selezione |
Clausola dell'istruzione SELECT che definisce le colonne del set di risultati restituite dall'istruzione. L'elenco di selezione è un elenco di espressioni separate da virgole, ad esempio nomi di colonne, funzioni o costanti. |
eliminazione a catena |
Operazione che elimina una riga contenente il valore di una chiave primaria a cui fanno riferimento le colonne delle chiavi esterne in righe esistenti in altre tabelle. Durante un'eliminazione a catena verranno eliminate anche tutte le righe i cui valori delle chiavi esterne fanno riferimento al valore della chiave primaria eliminato. |
entità a protezione diretta |
Oggetto che supporta l'assegnazione di un descrittore di protezione. |
enumerazione |
Set fisso di valori integer o costanti di stringhe che possono essere utilizzati per specificare il valore di certe proprietà. |
equijoin |
Join in cui i valori delle colonne unite in join vengono confrontati per verificarne la corrispondenza e tutte le colonne vengono incluse nei risultati. |
ereditarietà multipla |
Termine relativo alla modellazione che descrive come un'interfaccia erediti le caratteristiche da più di un'interfaccia padre. |
escalation dei blocchi |
Processo di conversione di più blocchi specifici in un numero minore di blocchi generici per ridurre l'overhead del sistema. |
esecuzione di regole |
Processo di esecuzione di una delle regole dell'applicazione, ovvero regole della cronologia degli eventi, degli eventi di sottoscrizione e di sottoscrizione pianificate, specificate nel file di definizione dell'applicazione. Le regole sono istruzioni Transact-SQL che elaborano i dati relativi alle notifiche. |
eseguibile |
In Integration Services, pacchetto, ciclo Foreach, ciclo For, sequenza o attività. |
eseguire un backup |
Creare una copia di backup di un database, filegroup, file o log delle transazioni. |
esplosione dei dati |
Aumento esponenziale delle dimensioni di una struttura multidimensionale, ad esempio un cubo, a causa dell'archiviazione di dati aggregati. |
esportare in massa |
Copiare un set di righe di dati di grandi dimensioni da una tabella di SQL Server a un file di dati. |
espressione |
1. In SQL, combinazione di simboli e operatori che restituisce un unico valore di dati. Espressioni semplici possono essere una funzione costante, variabile, di colonna o scalare, mentre le espressioni complesse sono una o più espressioni semplici collegate da operatori. 2. In Integration Services, combinazione di valori letterali, costanti, funzioni e operatori che restituiscono un unico valore di dati. |
espressione di misura |
Valore di una misura, basato su una colonna di una tabella dei fatti modificata tramite un'espressione MDX. |
espressione MDX |
Sintassi utilizzata per la definizione di oggetti multidimensionali, nonché per l'esecuzione di query e la modifica di dati multidimensionali. |
espressione numerica |
Qualsiasi espressione che restituisce un numero. L'espressione può essere una combinazione qualsiasi di variabili, costanti, funzioni e operatori. |
espressione SQL |
Qualsiasi combinazione di identificatori, valori e operatori che restituisce un unico valore. Costanti, valori letterali, funzioni, variabili, sottoquery e nomi di colonna sono esempi di espressioni. |
espressione valore |
Espressione MDX (Multidimensional Expressions) che restituisce un valore. Le espressioni valore possono essere applicate a set, tuple, membri, livelli, numeri o stringhe. Ad esempio, le espressioni valore set vengono applicate a membri, tuple ed elementi del set per restituire altri set. |
estensione di protezione |
Componente di Reporting Services che autentica un utente o un gruppo per un server di report. L'estensione di protezione predefinita di Reporting Services è basata sull'autenticazione di Windows. È possibile creare estensioni personalizzate per il supporto dell'autenticazione basata su form o per l'integrazione con tecnologie ad accesso singolo di terze parti. |
estensione per il recapito |
Componente in Reporting Services utilizzato per distribuire un report a posizioni di destinazione o dispositivi specifici. Esempi di estensioni per il recapito effettivo e potenziale includono il recapito per posta elettronica, recapito in cartelle condivise, recapito a stampanti o recapito alle applicazioni (ad esempio un sistema di gestione dei documenti). |
estensione per il rendering |
Componente di Reporting Services utilizzato per l'elaborazione del formato di output di un report. Le estensioni per il rendering incluse in Reporting Services sono HTML, TIFF, XML, Excel, PDF, CSV e archivio Web. |
estensione per l'elaborazione dati |
Componente di Reporting Services che viene utilizzato per recuperare i dati del report da un'origine dei dati esterna. Le estensioni per l'elaborazione dati possono includere apposite finestre di Progettazione query che semplificano la gestione dei dati in Progettazione report. Esempi di alcune estensioni per l'elaborazione dati predefinite includono Microsoft SQL Server, Analysis Services, Oracle e SAP NetWeaver Business Intelligence. |
estensione per l'elaborazione dei report |
Componente di Reporting Services utilizzato per estendere la logica dell'elaborazione dei report. Il componente Elaborazione report fornito con Reporting Services include la capacità di elaborare un set predefinito di elementi di report (elenco, tabella, matrice, grafico, casella di testo, linea, rettangolo e immagine). Reporting Services supporta anche la capacità di estendere questo elenco di elementi di report tramite elementi di report personalizzati definiti nelle estensioni per l'elaborazione report. È possibile creare o acquistare un'estensione per l'elaborazione report di terze parti per supportare i controlli data-bound incorporati nei report. |
ETL |
Acronimo di Extraction, Transformation and Loading, ovvero estrazione, trasformazione e caricamento. Complesso processo di copia ed eliminazione dei dati da origini eterogenee. Parte importante dei progetti di sviluppo per data warehousing e Business Intelligence. |
evento |
Azione o ricorrenza, spesso generata dall'utente, cui un programma può rispondere. |
evento definito dall'utente |
Tipo di messaggio definito da un utente di cui SQL Server Profiler può eseguire la traccia oppure che può essere utilizzato per generare un avviso personalizzato. In genere l'utente è l'amministratore di sistema. |
Extensible Stylesheet Language (XSL) |
Vocabolario XML utilizzato per trasformare dati XML in un altro formato, ad esempio HTML, mediante un foglio di stile in cui sono definite le regole di presentazione. |
Extensible Stylesheet Language Transformations (XSLT) |
Evoluzione dello standard Extensible Stylesheet Language (XSL) precedente. XSL consente di specificare una definizione di linguaggio per le trasformazioni dei dati e la presentazione dei dati XML. Per presentazione dei dati si intende la visualizzazione in un formato e/o su un supporto specifico. La presentazione riguarda lo stile. Il termine trasformazione dei dati è riferito all'analisi di un documento XML di input in una struttura di nodi e nella successiva conversione della struttura di origine in una struttura di risultati. La trasformazione riguarda lo scambio di dati. |
extent |
Unità di spazio allocato a un oggetto di SQL Server, quale una tabella o un indice, quando l'oggetto richiede più spazio. |
failover |
In una sessione di mirroring del database, processo in cui la proprietà del ruolo principale passa dal server principale al server mirror. |
failover automatico |
Failover che viene avviato dal server mirror dopo la disconnessione del server principale dal server mirror e dal server di controllo del mirroring. Presupponendo che il database mirror sia già sincronizzato con il database principale, il server mirror assume il ruolo di server principale e porta in linea la propria copia del database come nuovo database principale. |
failover manuale |
Failover avviato da un amministratore del database in seguito al quale il server mirror assume il ruolo di server principale e porta in linea la propria copia del database come database principale. |
fatto |
Riga di una tabella dei fatti in un data warehouse. Un fatto include valori che definiscono un evento quale una transazione di vendita. |
fattore di riempimento |
Attributo di un indice che definisce il livello di riempimento che deve essere impostato dal Motore di database di SQL Server per ogni pagina dell'indice. Il fattore di riempimento consente un futuro aumento delle dimensioni dei dati in una tabella e riduce la possibilità di divisioni di pagina. L'opzione FILLFACTOR può essere un valore da 1 a 100. Questo valore specifica la percentuale di spazio in ogni pagina a livello foglia da riempire con dati. |
federazione di server di database |
Set di server collegati che condividono il carico di elaborazione dati tramite l'hosting delle partizioni di una vista partizionata distribuita. |
figlio |
Membro del successivo livello inferiore in una gerarchia, direttamente correlato al membro corrente. |
file |
Nei database di SQL Server, unità di archiviazione di base per un database. Un database può essere archiviato in più file. SQL Server utilizza tre tipi di file, ovvero i file di dati (per l'archiviazione dei dati), i file di log (per l'archiviazione dei log delle transazioni) e i file di backup (per l'archiviazione delle copie di backup di un database). |
file bcp |
File in cui sono archiviati i dati di un'operazione di copia di massa creati dall'utilità bcp o dalla sincronizzazione tra un server di pubblicazione e i relativi Sottoscrittori. |
file di archivio |
File con estensione cab creato durante l'archiviazione di un database di Analysis Services. |
file di backup |
File in cui sono archiviati una copia di backup parziale o completa di un database di SQL Server, file, gruppi di file o entrambi oppure il log delle transazioni. |
file di configurazione (Notification Services) |
File XML contente i dati di configurazione per un'istanza di Notification Services. Nel file di configurazione vengono specificate le applicazioni ospitate dall'istanza, il nome del server di database, le proprietà del database, nonché i protocolli e i canali di recapito. |
file di database |
Uno dei file fisici che compongono un database. |
file di dati |
In operazioni di importazione e di esportazione di massa, file che riceve i dati da un'operazione di esportazione di massa o fornisce i dati per un'operazione di esportazione di massa. Nei database di SQL Server, i file di dati includono i dati archiviati nel database. Ogni database di SQL Server include almeno un file di dati primario e, facoltativamente, più file di dati secondari in cui sono contenuti i dati non inseriti nel file di dati primario. |
file di definizione dell'applicazione |
File XML in cui è riportata una descrizione completa di una singola applicazione di Notification Services. Contiene gli schemi per gli eventi, le sottoscrizioni e le notifiche, nonché le regole per mettere in corrispondenza eventi e sottoscrizioni. Può inoltre includere il nome del file XSLT che viene utilizzato per formattare le notifiche generate. |
file di inizializzazione dell'installazione |
File di testo che utilizza il formato ini di Windows in cui vengono archiviate le informazioni di configurazione che consentono l'installazione di SQL Server senza che sia necessaria la presenza dell'utente per rispondere alle richieste visualizzate durante l'esecuzione del programma di installazione. |
file di log |
File o set di file che include i record delle modifiche apportate a un database. |
file di traccia |
File utilizzato da SQL Server Profiler per registrare gli eventi monitorati. |
file non elaborato |
In Integration Services, formato nativo per la lettura e la scrittura veloce dei dati su file. |
file standby |
In un'operazione di ripristino, file utilizzato durante la fase di rollback per mantenere un'immagine precedente all'operazione "copy-on-write" delle pagine da modificare. Il file standby consente l'annullamento del passaggio di rollback per riportare le transazioni allo stato precedente al commit. In SQL Server 2000 questo file viene definito "file di ripristino". |
filegroup |
In SQL Server, insieme denominato di uno o più file di dati che costituisce un'unica unità di allocazione dati per l'amministrazione di un database. |
filtri verticali |
Consentono di filtrare le colonne di una tabella. Se utilizzati nell'ambito della replica, l'articolo di tabella risultante include solo le colonne selezionate della tabella di pubblicazione. |
filtro |
1. Set di criteri che controlla il set di record restituito sotto forma di set di risultati. I filtri possono inoltre determinare la sequenza di restituzione delle righe. 2. Nella ricerca full-text, dopo aver specificato un'estensione di file, i filtri estraggono il testo da un file archiviato in una colonna di tipo varbinary(max) o image. |
filtro |
Capacità di limitare i dati in base ai criteri impostati nella clausola WHERE di un'istruzione SQL. Per la replica, il filtraggio si verifica a livello degli articoli di tabella definiti in una pubblicazione e dà come risultato partizioni di dati che possono essere pubblicate nei Sottoscrittori. |
filtro di colonna |
I filtri di colonna consentono di limitare il numero di colonne da includere in una pubblicazione snapshot, transazionale o di tipo merge. |
filtro di riga |
Nella replica, filtro che consente di restringere i dati replicati in un Sottoscrittore in base a una clausola WHERE. Un filtro di riga può essere statico o con parametri. |
filtro di riga con parametri |
Filtro di riga disponibile con la replica di tipo merge che consente di restringere i dati replicati in un Sottoscrittore in base alle funzioni di sistema HOST_NAME e/o SUSER_SNAME (o a una funzione definita dall'utente che fa riferimento a una o a entrambi tali funzioni di sistema). Nelle versioni precedenti di SQL Server è definito filtro dinamico. |
filtro di riga statico |
Filtro disponibile per tutti i tipi di replica che consente di restringere i dati replicati in un Sottoscrittore in base a una clausola WHERE. La stessa partizione di dati viene recapitata a tutti i Sottoscrittori. |
filtro dinamico |
Vedere: filtro di riga con parametri |
filtro join |
Filtro utilizzato nella replica di tipo merge che estende il filtro di una tabella a una tabella correlata. |
FK |
Vedere: chiave esterna |
flusso di dati |
Flusso di lavoro ordinato in un pacchetto Integration Services che estrae, trasforma e carica i dati. |
flusso di dati tabulare (TDS, Tabular Data Stream) |
Protocollo di trasferimento dei dati client/server interno di SQL Server. Il protocollo TDS consente la comunicazione tra prodotti client e server indipendentemente dalla piattaforma del sistema operativo, dalla versione del server o dal trasporto di rete. |
foglia |
In una struttura ad albero, elemento non associato a elementi subordinati. In Analysis Services, ad esempio, un membro foglia è un membro di una dimensione senza discendenti. |
formato carattere |
Dati archiviati in un file dei dati di copia di massa utilizzando caratteri di testo. |
formato nativo |
File di dati della copia di massa in cui i dati vengono archiviati in base alle stesse strutture di dati interne utilizzate da SQL Server per archiviare i dati nei relativi database. La copia di massa è in grado di elaborare rapidamente i file in modalità nativa perché non deve convertire i dati durante il loro trasferimento tra SQL Server e i file dei dati della copia di massa. |
formato Unicode |
Dati archiviati in un file bcp utilizzando caratteri Unicode. |
formattatore del contenuto (Notification Services) |
Parte del server di distribuzione che trasforma i dati non elaborati delle notifiche in messaggi leggibili. |
formula di calcolo |
Espressione MDX (Multidimensional Expression) utilizzata per fornire un valore per le celle in un sottocubo di calcolo e soggetta all'applicazione di una condizione di calcolo. |
formulazione basata sulle caratteristiche |
Modo di esprimere una relazione in cui un'entità secondaria descrive un'entità principale. |
frammentazione |
Differenza a livello dell'ordinamento fisico e logico dei dati di indice che può verificarsi in seguito a modifiche dei dati. È possibile ridurre la frammentazione e migliorare le prestazioni di read-ahead eliminando e ricreando un indice cluster. |
full outer join |
Tipo di outer join in cui vengono incluse tutte le righe di tutte le tabelle unite in join, indipendentemente dal fatto che corrispondano o meno. |
funzione |
Parte di codice che funge da singola unità logica. Una funzione viene chiamata per nome, accetta parametri di input facoltativi e restituisce uno stato e parametri di output facoltativi. Numerosi linguaggi di programmazione supportano le funzioni, compresi C, Visual Basic e Transact-SQL. In Transact-SQL sono disponibili funzioni predefinite (non modificabili) e sono supportate funzioni definite dall'utente, ovvero funzioni che possono essere create e modificate dagli utenti. |
funzione a gestione dinamica |
Set di funzioni predefinite che restituiscono informazioni sullo stato del server relative a valori, oggetti e impostazioni in SQL Server. Possono essere utilizzate per monitorare l'integrità di un'istanza del server, diagnosticare i problemi e ottimizzare le prestazioni. |
funzione CLR |
Funzione creata facendo riferimento a un assembly di SQL Server. L'implementazione della funzione CLR viene definita in un assembly creato in .NET Framework Common Language Runtime (CLR). |
funzione definita dall'utente |
1. In SQL Server, funzione Transact-SQL definita da un utente. Le funzioni includono elementi di logica eseguiti di frequente in un'entità denominata che può essere richiamata tramite istruzioni Transact-SQL anziché registrare tali elementi in ogni istruzione. 2. In Analysis Services, funzione definita in una libreria Microsoft ActiveX e creata tramite un linguaggio di automazione COM (Component Object Model) quale Visual Basic o Visual C++. È possibile registrare tali librerie in Analysis Services, nonché richiamare le relative funzioni tramite query MDX (Multidimensional Expressions). |
funzione di aggregazione |
Funzione che esegue un calcolo su una colonna in un set di righe e restituisce un unico valore. |
funzione di aggregazione a livello di riga |
Funzione che genera valori di riepilogo visualizzati come righe aggiuntive nei risultati della query, a differenza dei risultati delle funzioni di aggregazione che vengono visualizzati come nuove colonne. Consente di visualizzare righe di dettagli e righe di riepilogo in un unico set di risultati. Le funzioni di aggregazione a livello di riga (SUM, AVG, MIN, MAX e COUNT) vengono utilizzate in un'istruzione SELECT con la clausola COMPUTE. |
funzione di aggregazione definita dall'utente |
Funzione di aggregazione creata facendo riferimento a un assembly di SQL Server. L'implementazione della funzione di aggregazione definita dall'utente viene definita in un assembly creato in .NET Framework Common Language Runtime (CLR). |
funzione di partizione |
Funzione che definisce il modo in cui le righe di una tabella o di un indice partizionato vengono distribuite in un set di partizioni in base ai valori di colonne specifiche, definite colonne di partizionamento. |
funzioni di sistema |
Set di funzioni predefinite che eseguono operazioni sulle informazioni relative a valori, oggetti e impostazioni di SQL Server e restituiscono le informazioni corrispondenti. |
funzioni di tipo stringa |
Funzioni che eseguono operazioni su stringhe di caratteri o binarie. Le funzioni di tipo stringa predefinite restituiscono valori in genere necessari per le operazioni sui dati di tipo carattere. |
funzioni Niladic |
Funzioni che non hanno alcun parametro di input. La maggior parte delle funzioni Niladic di SQL Server restituisce informazioni sul sistema. |
funzioni predefinite |
Gruppo di funzioni predefinite implementate nell'ambito dei linguaggi Transact-SQL e MDX (Multidimensional Expressions). |
generatore (Notification Services) |
Componente di Notification Services che mette in corrispondenza eventi e sottoscrizioni e genera notifiche. |
generazione di parole |
Processo che determina altre forme delle parole specificate in una ricerca. Il servizio Microsoft Search implementa la generazione desinenziale delle parole. Se, ad esempio, la parola specificata è swim, SQL Server eseguirà la ricerca di tutte le occorrenze di swam e swimming. |
generazione di viste |
Funzione del motore del repository utilizzata per creare viste relazionali basate su classi, interfacce e relazioni di un modello informativo. |
gerarchia |
Struttura logica ad albero che consente di organizzare i membri di una dimensione in modo tale che ogni membro sia associato a un membro padre e a nessuno o più membri figlio. |
gerarchia bilanciata |
Gerarchia di una dimensione in cui tutti i nodi foglia sono equidistanti dal nodo principale. |
gerarchia definita dall'utente |
Gerarchia bilanciata di gerarchie dell'attributo che semplificano l'esplorazione dei dati del cubo da parte degli utenti. |
gerarchia dell'attributo |
Gerarchia dei membri dell'attributo che include i livelli seguenti: un livello foglia contenente ogni membro distinto dell'attributo, in cui ogni membro del livello foglia viene definito membro foglia; livelli intermedi se la gerarchia dell'attributo è di tipo padre-figlio; un livello (Totale) facoltativo contenente il valore aggregato dei membri foglia della gerarchia dell'attributo, in cui il membro del livello (Totale) è definito membro (Totale). Per impostazione predefinita viene definita una gerarchia per ogni attributo di dimensione. Le gerarchie degli attributi sono visibili per impostazione predefinita. |
gerarchia incompleta |
Vedere: gerarchia sbilanciata |
gerarchia naturale |
Gerarchia definita dall'utente in cui tra i livelli viene definita una relazione uno-a-molti. |
gerarchia padre-figlio |
Speciale tipo di gerarchia dell'attributo in cui un attributo della dimensione viene impostato come padre. Una gerarchia padre-figlio è una gerarchia sbilanciata dei membri padre e figlio. Una gerarchia padre-figlio è caratterizzata dai livelli seguenti: livelli figlio che includono i figli dei membri padre (i figli di un membro padre includono i membri dell'attributo aggregati al membro padre, tra cui i membri dei dati), livelli intermedi che includono membri padre e un livello (Totale) facoltativo contenente il valore aggregato dei membri foglia delle gerarchie padre-figlio, in cui il membro del livello (Totale) è definito membro (Totale). Per ogni dimensione può esistere una sola gerarchia padre-figlio che deve essere correlata all'attributo chiave. |
gerarchia ricorsiva |
Gerarchia di dati in cui tutte le relazioni padre-figlio sono rappresentate nei dati. |
gerarchia sbilanciata |
Gerarchia in cui uno o più livelli non includono membri in uno o più rami della gerarchia. Ad esempio, il livello State (stato) o Province (provincia) della gerarchia Geography (area geografica) non contiene alcun membro per i paesi che non hanno stati o province. Una gerarchia sbilanciata è anche denominata gerarchia incompleta. |
gestione connessione |
In Integration Services, rappresentazione logica di una connessione di run-time a un'origine dei dati. |
gestione NON EMPTY |
Proprietà di un membro calcolato che è un membro di base. Se il membro di base è null, il membro calcolato non verrà risolto. |
gestore della regola business |
Funzionalità di replica di tipo merge che consente di eseguire codice personalizzato durante il processo di sincronizzazione. |
gestore dell'evento |
In Integration Services, un flusso di controllo eseguito in risposta a un evento di run-time. |
granularità |
Grado di specificità delle informazioni incluse in un elemento dati. Una tabella dei fatti con un livello di granularità più dettagliato include numerosi fatti discreti, ad esempio le singole transazioni di vendita, mentre in una tabella con un livello di granularità meno dettagliato vengono archiviati fatti che riepilogano singoli elementi, ad esempio il totale delle vendite giornaliere. |
granularità del cubo |
Spazio in un cubo che viene definito dal cross join di un singolo livello dalle singole gerarchie degli attributi. |
gruppo di misure (1) |
Insieme di misure correlate in un cubo di Analysis Services. Le misure derivano in genere dalla stessa tabella dei fatti. |
gruppo di misure (2) |
Dimensione che contiene tutte le misure incluse in un cubo. |
gruppo di supporti |
Dati scritti da un'operazione di backup in una periferica di backup utilizzata da un set di supporti. In un set di supporti con una sola periferica è disponibile un unico gruppo di supporti. In un set di supporti con striping sono disponibili più gruppi di supporti. Se il set di supporti con striping è senza mirroring, ogni periferica corrisponde a un gruppo. Se il set di supporti con striping è con mirroring, conterrà da due a quattro copie identica di ogni gruppo di supporti, definite mirror. |
gruppo locale |
Gruppo in Windows NT 4.0 o Windows 2000 che include gli account utente e i gruppi globali del dominio in cui sono stati creati e di tutti i domini trusted. I gruppi locali non possono contenere altri gruppi locali. |
guest |
Account utente speciale presente in tutti i database di SQL Server e che non può essere rimosso. Una connessione, stabilita tramite un account di accesso cui non è stato assegnato un account utente in un database e che fa riferimento a oggetti inclusi nel database, disporrà delle autorizzazioni assegnate esclusivamente all'account Guest in tale database. |
guida di piano |
Modulo di SQL Server che collega hint per la query alle query nelle applicazioni distribuite, senza modificare la query direttamente. |
heap |
Tabella senza indice cluster. |
HOLAP |
Vedere: OLAP ibrido |
hop |
Nelle comunicazioni di dati, un segmento del percorso tra i router in una rete geografica. La distanza tra ogni router costituisce un hop di comunicazione. |
host di provider (Notification Services) |
Componente di Notification Services che ospita i provider di eventi nel motore di Notification Services. A livello dell'applicazione, l'host di provider è facoltativo perché i provider di eventi possono essere eseguiti indipendentemente da Notification Services. |
HTML (Hypertext Markup Language) |
Sistema per codificare, ovvero contrassegnare un documento in modo che possa essere pubblicato su Internet. Nei documenti in formato HTML sono inclusi tag di formattazione e per i riferimenti alla grafica. Per visualizzare questi documenti, è necessario utilizzare un browser, ad esempio Microsoft Internet Explorer. |
IAM |
Vedere: mappa di allocazione degli indici |
ID di accesso remoto |
ID di accesso assegnato a un utente per accedere a procedure remote in un server remoto. |
ID di riga |
Vedere: identificatore di riga |
identificatore |
Nome di un oggetto in un database. Un identificatore può essere composto da un massimo di 128 caratteri. |
identificatore delle impostazioni internazionali (LCID, Locale Identifier) |
Numero univoco che identifica le impostazioni internazionali in ambiente Windows. |
identificatore dell'oggetto |
1. Nome univoco assegnato a un oggetto. 2. In Metadata Services, identificatore univoco creato in base a un identificatore univoco globale (GUID, Globally Unique Identifier) e un identificatore interno. Tutti gli oggetti devono essere associati a un identificatore. |
identificatore di protezione |
Valore univoco che identifica un utente connesso al sistema di protezione. I SID possono identificare un utente oppure un gruppo di utenti. |
identificatore di riga |
1. Colonna o set di colonne utilizzate per distinguere ogni singola colonna da tutte le altre della tabella. 2. In un heap, puntatore alla riga creato in base all'ID del file, al numero della pagina e al numero della riga nella pagina. |
identificatore interno |
Forma abbreviata di un identificatore di oggetto in un repository. Un identificatore interno è univoco solo all'interno di un singolo repository. |
identificazione di accesso locale |
Identificazione (ID) che un utente deve utilizzare per accedere a un server locale. Un ID di accesso può contenere un massimo di 128 caratteri. I caratteri possono essere alfanumerici, ma l'iniziale deve sempre essere una lettera, ad esempio CRIS o UTENTE8. |
implicazioni di interfaccia |
Se un'interfaccia ne implica un'altra, qualsiasi classe che implementa la prima interfaccia deve implementare anche la seconda interfaccia. Le implicazioni di interfaccia vengono utilizzate in un modello informativo per ottenere alcuni degli effetti dell'ereditarietà multipla. |
importare in massa |
Caricare un set di righe di dati di grandi dimensioni da un file di dati in una tabella di SQL Server. Quando possibile, il Motore di database applica le ottimizzazioni di registrazione e di blocco. |
impostazione dinamica dei blocchi |
Processo utilizzato da SQL Server per determinare i blocchi più strategici da utilizzare in un momento specifico. |
impostazioni internazionali |
Attributo del sistema operativo Windows che definisce determinate funzionalità relative alla lingua. Le impostazioni internazionali definiscono la tabella codici, ovvero gli schemi di bit utilizzati per archiviare i dati di tipo carattere e l'ordine in cui tali caratteri vengono archiviati. Definiscono inoltre altri elementi specifici della lingua, quali il formato utilizzato per la data e l'ora e il carattere di separazione dei decimali nei numeri. Le impostazioni internazionali vengono identificate da un numero univoco, definito LCID (Locale Identifier, identificatore delle impostazioni internazionali). Le regole di confronto di SQL Server sono simili alle impostazioni internazionali in quanto definiscono tipi di funzionalità specifici della lingua per le istanze di SQL Server. |
Indicatore di prestazioni chiave |
Misurazione quantificabile per la valutazione dei risultati ambientali. Viene stimato con una frequenza elevata. |
indice |
In un database relazionale, un oggetto del database che consente di accedere rapidamente ai dati nelle righe di una tabella in base ai valori chiave. Gli indici consentono inoltre di applicare criteri di univocità per le righe di una tabella. SQL Server supporta indici cluster e non cluster. La chiave primaria di una tabella viene indicizzata automaticamente. Nelle ricerche full-text, gli indici full-text archiviano le informazioni sulle parole significative e la relativa posizione all'interno di una colonna specifica. |
indice cluster |
Indice in cui l'ordine logico dei valori delle chiavi determina l'ordine fisico delle righe corrispondenti in una tabella. In un indice cluster il livello foglia include le pagine di dati della tabella sottostante. |
indice composto |
Indice che utilizza più di una colonna in una tabella per indicizzare i dati. |
indice full-text |
Parte di un catalogo full-text in cui vengono archiviate tutte le parole qualificate per la ricerca full-text e le relative posizioni per una tabella specificata. |
indice non cluster |
Indice in cui l'ordine logico dei valori delle chiavi è diverso dall'ordine fisico delle righe corrispondenti in una tabella. L'indice contiene gli indicatori di posizione delle righe che puntano al percorso di archiviazione dei dati della tabella. |
indice univoco |
Indice in cui nessuna riga può avere lo stesso valore di indice di altre righe e dove pertanto non sono consentiti valori di indice o di chiave duplicati. Il sistema controlla la presenza di eventuali valori di chiave duplicati durante la creazione dell'indice e ogni volta che vengono aggiunti dati tramite un'istruzione INSERT o UPDATE. |
inner join |
Operazione che recupera le righe da più tabelle di origine tramite il confronto dei valori delle colonne condivise tra le tabelle di origine. Un inner join esclude le righe della tabella di origine per le quali non vengono trovate righe corrispondenti nelle altre tabelle di origine. |
insieme |
Oggetto contenente un insieme di altri oggetti. La posizione di un oggetto nell'insieme può cambiare ogni volta che si verifica una modifica nell'insieme, pertanto la posizione di qualsiasi oggetto specifico nell'insieme può variare. |
insieme in sequenza |
Insieme di oggetti di destinazione di un oggetto relazione in sequenza. |
integer |
Categoria di tipi di dati che include i tipi di dati bigint, int, smallint e tinyint. |
integrità dei dati |
Stato in cui tutti i valori di dati archiviati nel database sono corretti. In caso di archiviazione di valori di dati errati, l'integrità dei dati del database non sarà mantenuta. |
integrità di dominio |
Meccanismo di gestione dell'integrità che impone il controllo della validità delle voci di una colonna specifica. Questo meccanismo, ad esempio il vincolo CHECK, può limitare i valori di dati possibili in base al tipo di dati, al formato o all'intervallo di valori consentito. |
integrità di entità |
Stato in cui ogni riga di ogni tabella può essere identificata in modo univoco. L'integrità di entità viene in genere imposta tramite un vincolo PRIMARY KEY, un vincolo UNIQUE o un indice UNIQUE. |
integrità referenziale |
Stato in cui tutti i valori delle chiavi esterne in un database sono validi. Affinché sia valida, una chiave esterna deve includere il valore NULL oppure un valore di chiave esistente delle colonne chiave primaria o univoca a cui la chiave esterna fa riferimento. |
integrità referenziale dichiarativa |
Vincoli FOREIGN KEY definiti nell'ambito della definizione di una tabella che applicano relazioni specifiche tra tabelle. I vincoli assicurano che vengano eseguite azioni specifiche quando le istruzioni DELETE, INSERT e UPDATE rimuovono, aggiungono o modificano i valori delle chiavi primarie o esterne. Le azioni DRI applicate dai vincoli FOREIGN KEY possono essere completate tramite logica aggiuntiva di integrità differenziale nei trigger di una tabella. |
Interactive Structured Query Language |
Utilità interattiva della riga di comando disponibile in SQL Server che consente agli utenti di eseguire istruzioni o batch Transact-SQL da un server o una workstation e visualizzare i risultati restituiti. |
interfaccia |
Set definito di proprietà, metodi e insiemi che formano un gruppo logico di funzionalità e dati. Le classi vengono definite dalle interfacce che esse implementano. Un'interfaccia può essere implementata da più classi diverse. |
interfaccia bidimensionale |
Interfaccia creata per combinare i membri di più interfacce. |
Internet Protocol Security |
Regole che vengono seguite dai computer per garantire comunicazioni private e protette su reti Internet Protocol (IP) tramite l'utilizzo di servizi di protezione basati su crittografia. |
intervallo di recupero |
Intervallo massimo di tempo utilizzato dal Motore di database per recuperare un database. Il Motore di database assicura che la parte attiva del log del database sia sufficientemente piccola per il recupero del database nel periodo di tempo specificato per l'intervallo di recupero. |
intestazione del supporto |
Etichetta che riporta informazioni relative al supporto di backup. |
intestazione di pagina |
Insieme di testo statico, immagini, linee, rettangoli, bordi, colore di sfondo e immagini di sfondo che si ripetono nella parte superiore di ogni pagina di un report. |
IPC |
Vedere: comunicazione interprocesso |
IPsec |
Vedere: Internet Protocol Security |
ISQL |
Vedere: Interactive Structured Query Language |
istanza |
Copia di SQL Server in esecuzione in un computer. |
istanza del canale di recapito |
Singola occorrenza di un canale di recapito. |
istanza denominata |
Installazione di SQL Server alla quale è stato assegnato un nome per differenziarla da altre istanze denominate e dall'istanza predefinita nello stesso computer. Un'istanza denominata è identificata dal nome del computer e dal nome dell'istanza. |
istanza predefinita |
Istanza di SQL Server che utilizza lo stesso nome del computer in cui è installata. |
istanza utente |
Istanza di SQL Server Express generata dall'istanza padre per conto di un utente. Un'istanza padre è l'istanza primaria di SQL Server Express eseguita come servizio, ad esempio SQLExpress. L'istanza utente viene eseguita come processo utente nel contesto di protezione di tale utente e viene utilizzata per attivare scenari Xcopy per utenti non amministratori cui non è assegnato il ruolo predefinito del server dbcreator. Questa funzionalità è nota anche come RANU (Run As Normal User). |
istruzione attiva |
Istruzione SQL eseguita ma il cui set di risultati non è ancora stato annullato o completamente elaborato. |
istruzione pass-through |
Istruzione SELECT passata direttamente al database di origine senza modifiche o ritardo. Nel Servizio PivotTable, l'opzione PASSTHROUGH fa parte dell'istruzione INSERT INTO. |
istruzione SQL |
Comando SQL o Transact-SQL, ad esempio SELECT o DELETE, che esegue alcune azioni sui dati. |
istruzioni SQL dinamiche |
In Embedded SQL per C, istruzione SQL creata ed eseguita in fase di esecuzione. |
join |
L'unione tramite join consente di combinare il contenuto di due o più tabelle e di generare un set di risultati che incorpora righe e colonne di ogni tabella. Le tabelle vengono in genere unite in join utilizzando i dati che condividono. Con il termine "join" viene pertanto definito il processo o il risultato dell'unione di tabelle in join. Il termine "inner join" indica un metodo particolare di unione di tabelle. |
join a stella |
1. Join tra una tabella dei fatti (in genere di grandi dimensioni) e almeno due tabelle delle dimensioni. La tabella dei fatti è unita in join con ogni tabella delle dimensioni in base a una chiave della dimensione. SQL Server applica strategie di modifica dell'indice speciali su queste query per ridurre l'accesso alla tabella dei fatti. 2. Un esempio di uno schema che include una query con join a stella è rappresentato da una tabella delle vendite, una tabella dei fatti (che include milioni di righe), una tabella dei prodotti (che include la descrizione di numerose centinaia di prodotti) e una tabella dei punti vendita (che include numerose decine di nomi di punti vendita). In questo esempio le tabelle dei prodotti e dei punti vendita sono le tabelle delle dimensioni. Una query per la selezione dei dati relativi alle vendite per un gruppo ridotto di punti vendita e per un subset di prodotti limitati dagli attributi non presenti nel database delle vendite è un esempio ideale per l'ottimizzazione tramite query con join a stella. |
kernel |
1. In SQL Server, subset del motore di archiviazione a cui viene fatto riferimento in alcuni messaggi di errore. 2. In Windows, nucleo del sistema operativo che esegue le operazioni di base. |
KPI |
Vedere: Indicatore di prestazioni chiave |
latenza |
Quantità di tempo trascorso tra il completamento di una modifica dei dati in un server e la visualizzazione di tali modifiche in un altro server (ad esempio, il tempo trascorso dal momento in cui viene apportata una modifica in un server di pubblicazione al momento in cui tale modifica viene visualizzata nel Sottoscrittore). |
layout del report |
1. In Progettazione report, disposizione di campi, testo e immagini in un report. 2. In Generatore report, disposizione di campi e entità in un report, nonché impostazione degli stili di formattazione applicati. |
lettura dirty |
Lettura che include dati per i quali non è stato eseguito il commit. Ad esempio, transazione1 modifica una riga. Transazione2 legge la riga modificata prima che transazione1 esegua il commit della modifica. Se transazione1 esegue il rollback della modifica, transazione2 ha letto una riga che non è mai esistita dal punto di vista logico. |
lettura non ripetibile |
Inconsistenza che si verifica quando una transazione legge la stessa riga più volte e una transazione diversa modifica tale riga tra una lettura e l'altra. A causa della modifica della riga, ogni lettura produce valori diversi. |
letture fisiche |
Richieste di pagine del database in cui SQL Server deve trasferire le pagine richieste dal disco al pool di buffer di SQL Server. |
libreria |
In Analysis Services, cartella che include oggetti condivisi, ad esempio le dimensioni condivise, che possono essere utilizzati da più oggetti all'interno di un database. |
libreria di cursori |
Parte delle interfacce API ODBC e DB-Library che implementano i cursori client. I sistemi più attuali non utilizzano in genere una libreria di cursori bensì i cursori del server. |
Libreria di rete |
Componente per le comunicazioni di SQL Server che isola il software client di SQL Server e il Motore di database dalle API di rete. Il software client di SQL Server e il Motore di database inviano richieste di rete generiche a una libreria di rete. Tali richieste vengono convertite in comandi di rete specifici in base al protocollo selezionato dall'utente. |
lingua predefinita |
Lingua utilizzata da SQL Server per gli errori e i messaggi se l'utente non imposta una lingua specifica. Ogni account di accesso di SQL Server è associato a una lingua predefinita. |
linguaggio di database |
Linguaggio utilizzato per l'accesso, l'esecuzione di query, l'aggiornamento e la gestione dei dati nei sistemi di database relazionali. SQL è un linguaggio di database comunemente utilizzato. L'implementazione di SQL in Microsoft SQL Server è definita Transact-SQL. |
linguaggio di definizione dello schema XML (XSD) |
Linguaggio di schema. In uno schema XML vengono definiti gli elementi, gli attributi e i tipi di dati conformi alla parte 1 relativa alle indicazioni sulle strutture dello schema XML W3C (World Wide Web Consortium) per il linguaggio XSD (XML Schema Definition Language). Nella parte 2 dello schema sono riportate le indicazioni per la definizione dei tipi di dati utilizzati in schemi XML. Il linguaggio di definizione dello schema XML consente di definire la struttura e i tipi di dati per i messaggi XML. |
linguaggio di manipolazione dei dati |
Subset di istruzioni SQL utilizzato per recuperare e modificare i dati. Le istruzioni DML iniziano in genere con SELECT, INSERT, UPDATE o DELETE. |
linguaggio RDL |
Insieme di istruzioni che descrivono le informazioni relative al layout e alle query per un report. Il linguaggio RDL è costituito da elementi XML conformi a una grammatica XML creata per Reporting Services. |
linguaggio SMDL |
Insieme di istruzioni che descrivono le informazioni relative al layout e alle query per report creati in Generatore report. Il linguaggio SMDL è costituito da elementi XML conformi a una grammatica XML creata per il componente Generatore report di Reporting Services. |
livello |
Nome di un set di membri nella gerarchia di una dimensione tale che tutti i membri del set sono equidistanti dal livello principale della gerarchia. Ad esempio, la gerarchia della dimensione Time (tempo) potrebbe includere i livelli Year (anno), Month (mese) e Day (giorno). |
livello (Totale) |
Livello facoltativo più alto di una dimensione. Il livello (Totale) è costituito da un unico membro che riepiloga tutti i membri del livello subordinato. |
livello di gravità |
Numero che indica il significato relativo di un errore generato dal Motore di database di SQL Server. L'intervallo di valori validi è compreso tra 1 (messaggio di errore informativo) e 25 (messaggio di errore grave). |
livello di isolamento |
Proprietà di una transazione che controlla il livello di isolamento dei dati per l'utilizzo in un unico processo e la protezione dalle interferenze di altri processi. L'impostazione del livello di isolamento definisce il funzionamento di blocco predefinito per tutte le istruzioni SELECT nella sessione corrente di SQL Server. |
livello foglia |
Livello più basso di un indice cluster o non cluster. In un indice cluster, il livello foglia include le pagine di dati effettive della tabella. In un indice non cluster, il livello foglia punta alle pagine di dati o all'indice cluster (se esistente) anziché includere i dati stessi. In Analysis Services, livello più basso di una gerarchia. |
log degli errori |
1. In SQL Server, file di testo in cui vengono registrate le informazioni di sistema. 2. In Integration Services, registrazione degli errori, degli avvisi o degli eventi che può essere archiviata da più provider di log, inclusi SQL Server Profiler, il registro eventi di Windows Event e SQL Server. |
log delle transazioni |
File di database in cui vengono registrate tutte le modifiche apportate al database In SQL Server i log delle transazioni vengono utilizzati durante il recupero. |
log write-ahead |
Metodo di registrazione delle transazioni in cui il log viene sempre scritto prima dei dati. |
LSN |
Vedere: numero di sequenza del file di log (LSN) |
lunghezza del campo |
Nella copia di massa, numero massimo di caratteri necessari per rappresentare un dato in un file di dati in formato carattere. |
lunghezza del prefisso |
Numero di caratteri di prefisso che precedono ogni campo non carattere in un file di dati bcp in formato nativo. |
mappa di allocazione degli indici |
Pagina che esegue il mapping degli extent a una parte del database di 4 GB utilizzata da un'unità di allocazione. |
mappa documento |
Riquadro di spostamento disponibile in un report e disposto in una gerarchia di collegamenti a sezioni e gruppi del report. |
MDX |
Vedere: espressione MDX |
membro |
Elemento di una dimensione che rappresenta una o più occorrenze di dati. Un membro può essere univoco o non univoco. Ad esempio, 1997 e 1998 rappresentano i membri univoci del livello Year (anno) della dimensione Time (tempo), mentre January (gennaio) rappresenta i membri non univoci del livello Month (mese) perché può esistere più di un membro January nella dimensione Time se in essa sono inclusi i dati relativi a più anni. |
membro calcolato |
Membro di una dimensione i cui valori vengono calcolati in fase di esecuzione tramite un'espressione. I valori del membro calcolato possono essere derivati dai valori di altri membri. Un membro calcolato è un membro qualsiasi che non sia un membro di input. È ad esempio possibile determinare un membro calcolato Profitto sottraendo il valore del membro Costi dal valore del membro Vendite. |
membro dei dati |
Membro figlio associato a un membro padre in una gerarchia padre-figlio. Un membro dei dati include il valore dei dati relativi al membro padre, anziché il valore aggregato relativo ai figli del membro padre. |
membro di input |
Membro il cui valore viene caricato direttamente dall'origine dei dati anziché essere calcolato in base ad altri dati. |
membro foglia |
Membro di una dimensione senza discendenti. |
membro non foglia |
Membro con uno o più discendenti. |
membro padre |
Membro di una gerarchia padre-figlio che contiene il valore aggregato dei relativi figli. |
membro predefinito |
Membro di una dimensione utilizzato in una query quando non vengono specificati membri per la dimensione. Il membro predefinito di una dimensione è il membro Totale se esiste un livello (Totale) oppure, in caso contrario, un membro arbitrario del livello più alto. È inoltre possibile impostare membri predefiniti per ruoli specifici nelle regole personalizzate per la protezione delle dimensioni. |
memo |
Tipo di colonna che include stringhe lunghe, in genere di oltre 255 caratteri. Un memo è l'equivalente in Microsoft Access del tipo di dati text di SQL Server. |
merge |
Operazione durante la quale due partizioni vengono unite in un'unica partizione. |
Messaging Application Programming Interface (MAPI) |
API di posta elettronica. |
metodo |
Funzione che esegue un'azione tramite l'utilizzo di un oggetto COM, come avviene in SQL-DMO, OLE DB e ADO (ActiveX Data Objects). |
mirroring |
Processo che consente di evitare perdite di dati causati da errori del disco mediante la gestione di una copia ridondante completa dei dati su un disco distinto. Il mirroring può essere implementato a livelli diversi, ovvero in SQL Server, a livello di sistema operativo oppure a livello dell'hardware del controller del disco. |
mirroring del database |
Processo di riproduzione immediata di ogni aggiornamento in un database in lettura/scrittura (database principale) in un mirror di sola lettura del database (database mirror) che risiede in un'istanza separata del Motore di database (server mirror). |
misura |
In un cubo, set di valori, in genere numerici, basati su una colonna della tabella dei fatti del cubo stesso. Le misure sono i valori su cui si basano l'aggregazione e l'analisi. |
misura collegata |
Misura basata su una misura definita in un altro database di Analysis Services. |
misura semiadditiva |
Misura che può essere sommata per una o più dimensioni di un cubo, ma non per tutte. Ad esempio, la misura dell'inventario relativa alla merce disponibile può essere sommata per la dimensione geografica in modo da produrre la quantità totale della merce disponibile per tutti i magazzini, ma non può essere sommata per la dimensione temporale perché la misura specifica periodicamente quantità snapshot. |
modalità browse |
Funzionalità che consente di eseguire una scansione delle righe del database e aggiornare i relativi valori una riga alla volta. Numerose funzioni in modalità browse restituiscono informazioni utilizzabili da un'applicazione per analizzare la struttura di query ad hoc complesse. |
modalità di protezione di accesso |
Modalità di protezione che determina il metodo di convalida di una richiesta di accesso in un'istanza di SQL Server. Esistono tre tipi di protezione di accesso, ovvero autenticazione di Windows, autenticazione di SQL Server e autenticazione in modalità mista. La modalità mista riunisce le modalità di autenticazione di Windows e di SQL Server. |
modalità di risposta diretta |
Modalità predefinita in cui le statistiche di SQL Server vengono raccolte separatamente dalla relativa visualizzazione. I dati diventano immediatamente disponibili per Performance Monitor di SQL Server, anche se le statistiche visualizzate fanno riferimento al periodo precedente rispetto al periodo delle statistiche recuperate. |
modalità in linea |
Connessione diretta a un database di Analysis Services, tramite cui è possibile apportare modifiche al database direttamente anziché da un progetto. |
modalità mista |
Vedere: modalità di protezione di accesso |
modalità progetto |
Connessione a un progetto di Analysis Services, tramite cui le modifiche a un database di Analysis Services vengono apportate non in linea e quindi distribuite. |
modalità utente singolo |
Stato in cui solo un utente può accedere a una risorsa. La modalità utente singolo può essere impostata sia per le istanze di SQL Server che per i singoli database. |
modello di data mining |
Oggetto che include la definizione di un processo di data mining e i risultati del processo di training. Ad esempio, in un modello di data mining è possibile specificare le proprietà relative all'input, all'output e all'algoritmo, nonché altre proprietà del processo. Tale modello può inoltre includere le informazioni raccolte durante il processo di training, ad esempio una struttura decisionale. |
modello di denominazione dei livelli |
Modello utilizzato per costruire nomi dei livelli in una gerarchia padre-figlio. |
modello di domanda |
Struttura che descrive un set di domande che possono essere formulate tramite una relazione o un set di relazioni particolari. |
modello di layout di report |
Modello di report tabella, matrice o grafico preimpostato in Generatore report. |
modello di recupero |
Proprietà del database che consente di controllare il comportamento di base di operazioni di backup e ripristino per un database. È ad esempio possibile utilizzare un modello di recupero per controllare la modalità di registrazione delle transazioni, verificare la necessità di eseguire il backup del log delle transazioni, nonché individuare i tipi di operazioni di ripristino disponibili. |
modello di recupero con registrazione completa |
Modalità di recupero del database che consente di eseguire la registrazione completa di tutte le transazioni e di mantenere tutti i record dei log finché non ne viene eseguito il backup. È possibile recuperare il database fino al punto in cui si è verificato l'errore, se è stato eseguito il backup della parte finale del log dopo l'errore. Sono supportati tutti i tipi di recupero. |
modello di recupero con registrazione minima |
Modello di recupero di database che registra tutte le transazioni in maniera minima in modo sufficiente per garantire la consistenza del database in seguito a un arresto anomalo del sistema o al ripristino di un backup di dati. È possibile recuperare il database unicamente fino all'ora dell'ultimo backup di dati eseguito. Il ripristino di singole pagine non è supportato. |
modello di recupero con registrazione minima delle transazioni di massa |
Modalità di recupero di database che consente di eseguire registrazioni minime delle operazioni di massa, quali la creazione di indici e le importazioni di massa, eseguendo al contempo la registrazione completa di altre transazioni. Il recupero con registrazione minima delle transazioni di massa garantisce prestazioni migliori nelle operazioni di massa e deve essere utilizzato a complemento del modello di recupero con registrazione completa. |
modello di report |
Descrizione metadati di dati aziendali, utilizzata per creare report ad hoc in Generatore report. |
modello informativo |
Schema orientato agli oggetti che definisce i costrutti di metadati utilizzati per specificare la struttura e il funzionamento di un'applicazione, un processo, un componente o un elemento software. |
modifica dei dati |
Operazione di aggiunta, eliminazione o modifica delle informazioni in un database tramite istruzioni Transact-SQL quali INSERT, DELETE e UPDATE. |
modulo |
Gruppo di oggetti in un progetto. Per organizzare gli oggetti in un ambiente di sviluppo integrato, è possibile spostarli tra i vari moduli di un progetto. |
modulo |
Operatore aritmetico che restituisce il resto intero dopo l'esecuzione di una divisione tra due numeri interi. |
Monitoraggio replica |
Offre una vista sistemica dell'attività di replica, che si concentra sullo spostamento dei dati tra il server di pubblicazione e i Sottoscrittori. Grazie a questo strumento è possibile controllare l'attività in tempo reale, risolvere problemi e analizzare l'attività di replica precedente. |
MSMQ |
Vedere: Accodamento di messaggi |
MSX |
Vedere: server master |
multiutente |
Capacità di un computer di supportare più utenti connessi contemporaneamente e garantire a ogni utente la disponibilità dell'intera gamma di funzionalità del sistema. |
named pipe |
Meccanismo IPC (Interprocess Communication) utilizzato da SQL Server per rendere possibile la comunicazione tra client e server. Le named pipe consentono di accedere alle risorse di rete condivise. |
nastro di continuità |
Nastro di backup che consente la continuità di un gruppo di supporti quando il primo nastro di backup è pieno. |
nastro iniziale |
In un set di supporti che utilizzano periferiche di backup su nastro, il primo nastro in un gruppo di supporti. |
nome alternativo |
Quando viene utilizzato con le tabelle di sistema della replica di tipo merge, nome alternativo di un Sottoscrittore nel quale è già disponibile una generazione specifica di dati aggiornati. Consente di evitare l'invio di un aggiornamento a un Sottoscrittore che ha già ricevuto tali modifiche. |
nome del server |
Nome che identifica in modo univoco un server in una rete. Le applicazioni di SQL Server possono connettersi a un'istanza predefinita di SQL Server specificando solo il nome del server. Tali applicazioni devono inoltre specificare il nome del server e il nome dell'istanza durante la connessione a un'istanza denominata in un server. |
nome del supporto |
Nome descrittivo dell'intero set di supporti di backup. |
nome dell'origine dei dati |
Nome assegnato a un'origine dei dati ODBC. Le applicazioni possono utilizzare i DSN per richiedere una connessione a un'origine dei dati ODBC di sistema, che specifica il nome del computer e, facoltativamente, il database cui il DSN viene associato. |
nome di dispositivo |
Descrizione definita dall'utente di un dispositivo specifico, utilizzata unitamente all'ID Sottoscrittore per identificare un dispositivo del Sottoscrittore specifico. È necessario specificare un nome di dispositivo come parametro di input per la funzione di notifica. |
nome fisico |
Percorso in cui si trova un file o un file di mirroring. L'impostazione predefinita è il percorso del file Master.dat seguito dai primi otto caratteri del nome logico del file. Se ad esempio Accounting è il nome logico e il file Master.dat si trova in Sql\Data, il nome fisico predefinito è Sql\Data\Accounti.dat. Per un file di mirroring, l'impostazione predefinita è il percorso del file Master.mir seguito dai primi otto caratteri del nome logico del file di mirroring. Se, ad esempio, Maccount è il nome del file di mirroring e il file Master.mir si trova in Sql\Data, il nome fisico predefinito è Sql\Data\Maccount.mir. |
nome logico |
Nome utilizzato da SQL Server per identificare un file. Un nome logico di un file deve rispettare le regole relative agli identificatori e può essere composto al massimo da 30 caratteri, ad esempio MARKETING o ARCHIVIO. |
nome SPN (Service Principal Name) |
Nome con cui un client identifica in modo univoco un'istanza di un servizio. Se si installano più istanze di un servizio in computer di una foresta, è necessario assegnare a ogni istanza un nome SPN. A una data istanza del servizio possono essere associati più nomi SPN se sono disponibili più utilizzabili dai client per l'autenticazione. |
non foglia |
In una struttura ad albero, elemento associato a uno o più elementi subordinati. In Analysis Services, un membro di una dimensione ha uno o più discendenti. Negli indici di SQL Server, nodo intermedio che punta ad altri nodi intermedi o a nodi foglia. |
Non-Uniform Memory Access |
Architettura multiprocessore che divide un sistema in nodi. Ogni nodo può includere uno o più processori, memoria e un bus. La memoria di un nodo è "locale" per i relativi processori e questi ultimi possono accedere alla memoria in modo relativamente rapido. I processori di un nodo possono inoltre accedere alla memoria di nodi diversi ("distanti"), tuttavia in tal caso l'accesso sarà più lento. Il termine "Non-Uniform Memory Access" si riferisce alla differenza tra la velocità con cui i processori possono accedere alla memoria locale e quella con cui possono accedere alla memoria distante. La maggior parte delle architetture NUMA sono anche ccNUMA (cache-coherent NUMA) perché garantiscono la coerenza della cache tra i nodi. |
notifica degli eventi |
Tipo speciale di trigger che invia informazioni sugli eventi del database a un Service Broker. |
NS$instance_name (Notification Services) |
Nome del servizio Windows che esegue un'istanza di Notification Services. Si noti che instance_name è un segnaposto del nome effettivo dell'istanza, ad esempio NS$ThisInstance. |
NULL |
Voce senza un valore assegnato in modo esplicito. Un valore NULL non è l'equivalente di zero o un valore vuoto e non viene considerato maggiore, minore o uguale a qualsiasi altro valore, compreso un altro valore NULL. |
NUMA |
Vedere: Non-Uniform Memory Access |
numero di contesto dell'errore |
Numero associato ai messaggi di SQL Server che agevola l'individuazione da parte dei tecnici del supporto tecnico Microsoft della posizione specifica all'interno del codice che ha generato il messaggio. Ciò risulta utile nella diagnostica degli errori che possono essere generati in posizioni diverse all'interno del codice di SQL Server. |
numero di messaggio |
Numero che identifica un messaggio di errore di SQL Server. |
numero di sequenza del file di log (LSN) |
Numero che identifica in modo univoco ogni record nel log delle transazioni di Microsoft SQL Server, nell'ordine di esecuzione della transazione sottostante. |
ODBC |
Vedere: Open Database Connectivity |
oggetti di automazione OLE |
Oggetto COM (Component Object Model) che fornisce interfacce che supportano l'automazione. |
oggetto di database |
Componente del database, ovvero tabelle, indici, trigger, viste, chiavi, vincoli, valori predefiniti, regole, tipi di dati definiti dall'utente o stored procedure inclusi in un database. Può inoltre fare riferimento al database stesso. |
oggetto di origine |
Oggetto in un repository che rappresenta l'origine di una relazione direzionale. |
oggetto di origine |
Singolo oggetto a cui tutti gli oggetti di un particolare insieme sono collegati tramite relazioni dello stesso tipo. Negli insiemi di destinazione, l'oggetto di origine corrisponde all'oggetto di destinazione. Negli insiemi di origine, l'oggetto di origine corrisponde all'oggetto di origine. |
oggetto relazione |
Oggetto che rappresenta una coppia di oggetti caratterizzati da una relazione specifica. |
OLAP |
Vedere: elaborazione analitica in linea (OLAP) |
OLAP ibrido |
Modalità di archiviazione che utilizza una combinazione di strutture di dati multidimensionali e tabelle di database relazionali per archiviare i dati multidimensionali. In Analysis Services le aggregazioni per una partizione HOLAP vengono archiviate in una struttura multidimensionale, mentre i fatti vengono archiviati in un database relazionale. |
OLAP multidimensionale |
Modalità di archiviazione che utilizza una struttura multidimensionale particolare per archiviare i fatti e le aggregazioni di una partizione oppure una dimensione. I dati di una partizione sono interamente contenuti all'interno della struttura multidimensionale. |
OLAP relazionale |
Modalità di archiviazione che utilizza le tabelle di un database relazionale per l'archiviazione di strutture multidimensionali. |
OLE DB |
API basata sul modello COM per l'accesso ai dati. OLE DB supporta l'accesso ai dati archiviati in qualsiasi formato (database, fogli di calcolo, file di testo e così via) per il quale è disponibile un provider OLE DB. |
OLE DB per OLAP |
In precedenza, specifica distinta che gestiva le estensioni OLAP per OLE DB. A partire da OLE DB 2.0 le estensioni OLAP sono state incorporate nella specifica OLE DB. |
OLTP |
Vedere: elaborazione delle transazioni in linea |
Open Database Connectivity |
API di accesso ai dati che supporta l'accesso a qualsiasi origine dei dati per la quale sia disponibile un driver ODBC. ODBC è conforme agli standard ANSI (American National Standards Institute) e ISO (International Organization for Standardization) relativi all'interfaccia a livello di chiamata (CLI, Call Level Interface) di un database. |
Open Information Model |
Modello informativo pubblicato da MDC (Meta Data Coalition) e ampiamente adottato dai fornitori di software. OIM è una specifica formale dei costrutti di metadati organizzati per argomenti. |
operatore di join |
Operatore di confronto in una condizione di join che determina in che modo gli elementi della condizione vengono valutati e quali righe vengono restituite. |
operatori logici |
Gli operatori AND, OR e NOT. Vengono utilizzati per collegare le condizioni di ricerca nelle clausole WHERE. |
operazione bit per bit |
Operazione che modifica un singolo bit oppure verifica se un bit è attivato o disattivato. |
ordine di calcolo |
Ordine di valutazione (dal numero di sessione di calcolo più alto a quello più basso) e di calcolo (dal numero di sessione di calcolo più basso a quello più alto) per membri calcolati, membri personalizzati, formule personalizzate di rollup e celle calcolate in un cubo multidimensionale. L'ordine di calcolo viene utilizzato per determinare la precedenza all'interno della formula durante il calcolo dei valori delle celle nei cubi multidimensionali tra tutte le sessioni di calcolo. |
ordine di valutazione |
Ordine di valutazione (dall'ordine di valutazione più alto a quello più basso) e di calcolo (dall'ordine di valutazione più basso a quello più alto) per membri calcolati, membri personalizzati, formule personalizzate di rollup e celle calcolate in una singola sessione di calcolo di un cubo multidimensionale. L'ordine di valutazione viene utilizzato per determinare la precedenza all'interno della formula durante il calcolo dei valori delle celle nei cubi multidimensionali, ma solo all'interno di una singola sessione di calcolo. |
origine |
Componente di un flusso di dati di Integration Services che estrae i dati da un archivio dati, ad esempio file e database. |
origine degli eventi |
Punto di origine di un evento. |
origine dei dati |
1. In ADO e OLE DB, la posizione di un'origine dei dati esposti da un provider OLE DB. 2. Origine dei dati di un oggetto quale un cubo o una dimensione. Si riferisce inoltre alla specifica delle informazioni necessarie per accedere ai dati di origine. A volte fa riferimento a un oggetto con ClassType clsDataSource. 3. In Reporting Services, tipo di origine dei dati, stringa di connessione e credenziali specificate che possono essere salvate separatamente in un server di report e condivise tra progetti o incorporate in un file di definizione del report (estensione rdl). |
origine dei dati ODBC |
Posizione di un set di dati a cui è possibile accedere tramite un driver ODBC. Si riferisce anche a una definizione archiviata che include tutte le informazioni di connessione necessarie a un'applicazione ODBC per stabilire una connessione all'origine dei dati. |
origine di input |
Qualsiasi tabella, vista o diagramma utilizzati come origine delle informazioni per una query. |
origine e destinazione |
Tecnica di visualizzazione in cui un oggetto di origine viene utilizzato per recuperare uno o più oggetti di destinazione a esso corrispondenti tramite la relazione esistente tra loro. |
ottimizzazione della sincronizzazione |
Opzione in una replica di tipo merge che consente di ridurre il traffico di rete quando viene verificato se le modifiche apportate hanno provocato l'importazione o l'esportazione di una riga in una partizione pubblicata in un Sottoscrittore. |
outer join |
Join che include tutte le righe delle tabelle unite in join che soddisfano le condizioni di ricerca, anche quelle righe di una tabella per le quali non esistono righe corrispondenti nell'altra tabella di join. Per le righe del set di risultati restituite quando per una riga di una tabella non esiste una riga corrispondente nell'altra tabella, viene generato un valore NULL per tutte le colonne del set di risultati risolte in base alla tabella contenente la riga mancante. |
outer join destro |
Tipo di outer join con il quale vengono incluse tutte le righe della tabella a destra della clausola JOIN. Quando per le righe della tabella a destra non vengono individuate righe corrispondenti nella tabella a sinistra, a tutte le colonne del set di risultati della tabella a sinistra viene assegnato un valore NULL. |
outer join sinistro |
Tipo di outer join tramite il quale vengono incluse tutte le righe della tabella più a sinistra nella clausola JOIN. Quando per le righe della tabella a sinistra non vengono individuate righe corrispondenti nella tabella a destra, a tutte le colonne del set di risultati della tabella a destra viene assegnato un valore NULL. |
pacchetto |
Dati organizzati in gruppo ai fini della trasmissione. Un pacchetto è in genere costituito da tre elementi: informazioni di controllo, dati da trasferire e bit di rilevazione e correzione degli errori. |
pacchetto figlio |
In Integration Services, pacchetto eseguito da un altro pacchetto. Definito pacchetto chiamato. |
padre |
Membro del successivo livello superiore in una gerarchia, direttamente correlato al membro corrente. Il valore padre è in genere un consolidamento dei valori di tutti i relativi figli. Ad esempio, in una dimensione temporale (Time) che include i livelli Quarter (trimestre), Month (mese) e Day (giorno), Qtr1 (trimestre 1) è padre di January (gennaio). |
pagina |
In un sistema di archiviazione virtuale, blocco di lunghezza fissa di indirizzi virtuali contigui copiati come unità dalla memoria al disco e viceversa durante le operazioni di paging. SQL Server alloca lo spazio del database nelle pagine. In SQL Server, una pagina ha una dimensione pari a 8 KB. |
pagina di indice |
Pagina del database che include righe di indice. |
pagine dirty |
Pagine di buffer che includono le modifiche non scritte sul disco. |
pannello smart tag |
Interfaccia utente gestita dal progettista che espone le configurazioni di componenti sotto forma di voci smart tag. |
parametri di propagazione |
Parametri i cui valori disponibili derivano dalla selezione di un parametro precedente. I parametri di propagazione vengono utilizzati per filtrare un set di valori di parametro. |
parametri restituiti |
Termine precedente riferito ai parametri di output delle stored procedure, utilizzato nelle API del servizio ODS (Open Data Services) e DB-Library. |
parametrizzazione |
Nelle query Transact-SQL, l'utilizzo di parametri o indicatori di parametro invece dei valori costanti. La parametrizzazione consente a Query Optimizer di SQL Server di trovare una corrispondenza tra le nuove query Transact-SQL e i piani di esecuzione compilati e memorizzati nella cache in precedenza. |
parola chiave |
Parola riservata in SQL Server che esegue una funzione specifica, quale la definizione, la modifica o l'accesso agli oggetti del database. |
parola non significativa |
Parole escluse durante l'esecuzione di una query di ricerca full-text, ad esempio "un", "e", e "il". |
partizionamento |
Processo di sostituzione di una tabella con più tabelle di dimensioni inferiori. Ogni tabella più piccola ha lo stesso formato della tabella originale, ma include un subset di dati. A ogni tabella partizionata vengono assegnate righe in base ad alcune caratteristiche dei dati, ad esempio gli intervalli specifici di chiavi. Le regole che definiscono in quale tabella vengono inserite le righe non devono essere ambigue. Ad esempio, si supponga che una tabella venga partizionata in due tabelle. Tutte le righe con valori delle chiavi primarie minori di un valore specificato vengono assegnate a una tabella, mentre tutte le chiavi maggiori o uguali al valore specificato vengono assegnate all'altra. Il partizionamento consente di aumentare la velocità di elaborazione dell'applicazione e di ridurre il numero di potenziali conflitti in ambienti di replica nei quali vengono aggiornati più siti. Per utilizzare in modo più semplice le tabelle partizionata, è possibile creare una vista. La vista, creata tramite una combinazione di operazioni Select su tutte le tabelle partizionate, presenta i dati come se essi si trovassero in una singola tabella. |
partizionamento orizzontale |
Segmentazione di una tabella in più tabelle in base alle righe selezionate. Ogni tabella ha le stesse colonne ma un numero inferiore di righe. |
partizionamento per intervalli |
Modalità di partizionamento di una tabella o di un indice tramite la definizione di partizioni che contengono righe con intervalli di valori da una colonna di partizionamento. |
partizionamento verticale |
Segmentazione di una tabella in più tabelle in base alle colonne selezionate. Ogni tabella ha lo stesso numero di righe ma un numero inferiore di colonne. |
partizione |
1. Nella replica, un subset di righe da una tabella pubblicata, creata con un filtro di riga statico o un filtro di riga con parametri. 2. In Analysis Services, uno dei contenitori di archiviazione per i dati e le aggregazioni di un cubo. Ogni cubo include una o più partizioni. Per un cubo con più partizioni ogni partizione può essere archiviata separatamente in una posizione fisica diversa. Ogni partizione può essere basata su un'origine dei dati diversa. Le partizioni non sono visibili agli utenti. Il cubo appare come un singolo oggetto. 3. Nel Motore di database, unità di una tabella o indice partizionato. |
partizione di destinazione |
Partizione di Analysis Services in cui viene unita un'altra partizione e che include i dati di entrambe le partizioni dopo l'unione. |
partizione di origine |
Partizione di Analysis Services unita in un'altra ed eliminata automaticamente al termine del processo di unione. |
partizione remota |
Partizione i cui dati vengono archiviati in un server che esegue un'istanza di Analysis Services diverso da quello utilizzato per archiviare i metadati della partizione. |
partizioni pre-calcolate |
Nella replica di tipo merge, ottimizzazione delle prestazioni utilizzata per impostazione predefinita per le pubblicazioni filtrate. |
partner |
Nel mirroring del database, si riferisce al server principale o il server mirror. |
partner per il mirroring del database |
Due istanze server che fungono da partner nel cambio di ruolo per un database con mirroring. |
percorso |
In Integration Services, un percorso connette i componenti del flusso di dati in un flusso di dati ordinato. |
percorso di join |
Serie di join che indicano in che modo vengono associate due tabelle, ad esempio Sales.SalesRepIDSalesReps.ID, SalesReps.BranchIDBranches.ID. |
percorso di recupero |
Sequenza di dati e di backup del log che hanno portato un database a un determinato momento, definito punto di recupero. Un percorso di recupero è un set specifico di trasformazioni applicate nel tempo al database mantenendone tuttavia la consistenza. Nel percorso di recupero viene descritto un intervallo di numeri di sequenza del file di log (LSN). È possibile che l'intervallo di numeri di sequenza del file di log (LSN) attraversi uno o più rami di recupero dall'inizio alla fine. |
periferica di backup |
Periferica nastro o unità disco contenente supporti di backup. |
periferica di backup fisica |
Periferica nastro o file su disco, disponibile tramite il sistema operativo, che può contenere uno o più backup. Vedere: periferica di backup logica |
periferica di backup logica |
Nome facoltativo definito dall'utente che fa riferimento a una periferica di backup fisica specifica, ad esempio un file su disco o una periferica nastro. |
periferica di destinazione (Notification Services) |
Posizione di recapito (hardware o applicazione) cui vengono inviate le notifiche. |
periodo di memorizzazione della pubblicazione |
Nella replica di tipo merge, periodo di tempo massimo in cui una sottoscrizione può rimanere non sincronizzata. Se il periodo di memorizzazione viene superato, potrebbe essere necessario reinizializzare la sottoscrizione. Viene anche definito periodo di scadenza della sottoscrizione. |
periodo di memorizzazione della transazione |
Vedere: periodo di memorizzazione per la distribuzione |
periodo di memorizzazione per la distribuzione |
Nella replica transazionale indica il periodo di memorizzazione delle transazioni nel database di distribuzione, detto anche periodo di memorizzazione della transazione. |
periodo di scadenza della sottoscrizione |
Vedere: periodo di memorizzazione della pubblicazione |
persistenza |
Salvataggio della definizione di un oggetto in modo che sia disponibile anche dopo il termine della sessione corrente. |
piattaforma (Notification Services) |
Motore di Notification Services e database di SQL Server di Notification Services. Consente di archiviare i dati di sistema e offre le funzioni per la generazione e la distribuzione di notifiche. |
piè di pagina |
Insieme di testo statico, immagini, linee, rettangoli, bordi, colore di sfondo e immagini di sfondo che si ripetono nella parte inferiore di ogni pagina di un report. |
Pivot |
1. Rotazione per l'inversione di righe e colonne in una visualizzatore di dati a campi incrociati. 2. Selezione delle dimensioni da un set di dimensioni disponibili in una struttura multidimensionale di dati per la visualizzazione nelle righe e colonne di una struttura a campi incrociati. |
PK |
Vedere: chiave primaria |
popolamento |
Nella ricerca full-text, processo di creazione e gestione di un indice full-text. |
posizione |
Posizione di elaborazione corrente in un cursore. Ad esempio, dopo avere recuperato le prime dieci righe da un cursore, un'applicazione si posizionerà sulla decima riga del cursore. Anche le API di database includono funzioni, ad esempio la funzione ODBC SQLSetPos, che consentono a un'applicazione di spostarsi direttamente in una posizione specifica in un cursore senza eseguire un recupero. |
precisione |
Numero massimo totale di cifre decimali che è possibile archiviare, sia a sinistra che a destra della virgola decimale. |
predecessore |
Membro di un livello superiore in una gerarchia di dimensioni correlato al membro corrente all'interno della gerarchia stessa tramite una relazione di derivazione. |
prefisso di aggregazione |
Stringa combinata con un ID definito dal sistema per creare un nome univoco per la tabella di aggregazione di una partizione. |
processo |
Serie specificata di operazioni, definite passaggi, eseguite in sequenza da SQL Server Agent. |
processo per la distribuzione dei log |
Processo che esegue una delle operazioni per la distribuzione dei log seguenti: backup del log delle transazioni del database primario nel server primario (processo di backup), copia del file del log delle transazioni in un server secondario (processo di copia) o ripristino del backup del log nel database secondario in un server secondario (processo di ripristino). Il processo di backup risiede nel server primario, mentre i processi di copia e ripristino risiedono in ognuno dei server secondari. |
producer |
Raccoglie gli eventi in una categoria di eventi specifica e invia i dati a una coda di SQL Profiler. |
progetto del database |
Insieme di uno o più connessioni dati (un database e le informazioni necessarie per accedervi). Quando viene creato il progetto di un database, è possibile connettere uno o più database tramite ODBC e visualizzare i relativi componenti tramite un'interfaccia utente visiva che include Progettazione database per la progettazione e creazione di database e Progettazione query per la creazione di istruzioni SQL per qualsiasi database compatibile con ODBC. |
programma di avvio |
Programma che installa o avvia altri programmi. |
proprietà |
Attributo specifico di un controllo, un campo o un oggetto di database impostato per definirne le caratteristiche, ad esempio le dimensioni, il colore o la posizione sullo schermo, oppure un aspetto del relativo comportamento, ad esempio se è nascosto. |
proprietà di annotazione |
Proprietà gestita da Metadata Services come dati di tipo stringa che possono essere associati a un oggetto qualsiasi del repository che espone l'interfaccia IAnnotationalProps. |
proprietà Identity |
Proprietà che genera valori che identificano in modo univoco ogni riga di una tabella. Quando si aggiungono righe a una tabella che include una colonna Identity, SQL Server genera automaticamente il successivo valore Identity in base all'ultimo valore Identity utilizzato e al valore di incremento specificato al momento della creazione della colonna. |
proprietario del database |
Membro del ruolo di amministratore di un database. Esiste un unico proprietario del database, il quale dispone di tutte le autorizzazioni per tale database e definisce le autorizzazioni di accesso e le funzionalità disponibili per gli altri utenti. |
prospettiva |
Vista incentrata di un cubo. |
protezione dall'accesso di codice |
Meccanismo incluso in Common Language Runtime in cui al codice gestito vengono concesse autorizzazioni tramite criteri di protezione. Tali autorizzazioni vengono quindi imposte e contribuiscono a limitare le operazioni che il codice sarà autorizzato a eseguire. |
protocollo |
Set standard di formati e procedure che consentono lo scambio di informazioni tra computer. |
protocollo di recapito |
Insieme delle regole di comunicazione utilizzate per il routing dei messaggi di notifica a sistemi di recapito esterni. |
provider |
1. Provider OLE DB. 2. Libreria di collegamento dinamico (DLL, Dynamic Link Library) in-process che consente di accedere a un database. |
provider di eventi |
Componente che raccoglie i dati degli eventi da una o più origini degli eventi e invia gli eventi alle tabelle degli eventi del database dell'applicazione. |
provider di eventi di monitoraggio del file system (Notification Services) |
Provider di eventi incluso in Notification Services che controlla l'arrivo di file di eventi XML in una directory, estrae i dati XML relativi agli eventi da tali file e li invia alla tabella degli eventi del database dell'applicazione. Per inviare gli eventi, utilizza la classe del caricatore di eventi. |
provider di eventi hosted (Notification Services) |
Provider di eventi gestito dall'host del provider di eventi di Notification Services che raccoglie i dati degli eventi da una o più origini degli eventi e invia gli eventi a una tabella degli eventi del database dell'applicazione. |
provider di eventi indipendente (Notification Services) |
Provider di eventi che viene eseguito all'esterno dell'ambiente del processo di Notification Services e che raccoglie dati relativi agli eventi da una o più origini dei dati e invia gli eventi a una tabella degli eventi del database dell'applicazione. |
provider di eventi SQL Server (Notification Services) |
Provider di eventi basato su stored procedure che raccoglie i dati da SQL Server e li invia alla tabella degli eventi utilizzando le stored procedure standard di raccolta eventi di Notification Services. |
provider di log |
In Integration Services gli elementi per la scrittura delle voci di log in file di testo, SQL Server, SQL Server Profiler, Registro eventi di Windows e file XML. |
provider OLE DB |
Componente software che espone le interfacce OLE DB. Ogni provider OLE DB espone i dati provenienti da un tipo specifico di origine dei dati, ad esempio i database di SQL Server, i database di Access o i fogli di calcolo di Excel. |
pubblicazione |
Insieme di uno o più articoli di un database. Il raggruppamento di più articoli in una pubblicazione semplifica la selezione di un set logicamente correlato di dati e oggetti di database replicati come unità. |
pulsante di visualizzazione smart tag |
Pulsante, visualizzato sul bordo superiore destro di un componente nell'area di progettazione di Windows Form, che consente di aprire il pannello smart tag. |
punto di fork di recupero |
Punto (LSN,GUID) in corrispondenza del quale ha inizio un nuovo ramo di recupero ogni volta che si esegue un'operazione RESTORE WITH RECOVERY. Ogni fork di recupero determina una relazione padre-figlio tra i rami di recupero. Se si recupera un database fino a un punto specifico nel tempo e si utilizza il database da tale punto, il punto di fork di recupero inizierà un nuovo percorso di recupero. |
punto di recupero |
Punto nella catena di log in corrispondenza del quale viene interrotto il rollforward durante un recupero. |
punto di salvataggio |
Indicatore che consente a un'applicazione di eseguire il rollback di parte di una transazione se si verifica un errore non grave. È tuttavia necessario che l'applicazione esegua il commit o il rollback dell'intera transazione dopo il completamento della transazione stessa. |
qualificatore |
Carattere utilizzato per contrassegnare i delimitatori di un tipo di dati. Le virgolette vengono ad esempio utilizzate spesso come qualificatore di testo. In SQL Server, il qualificatore rappresenta il nome del database in una convenzione di denominazione in tre parti. In XML, corrisponde invece a un prefisso che qualifica un elemento con il relativo spazio dei nomi. |
quantum |
Periodo di tempo specificato nel file di definizione dell'applicazione che imposta l'intervallo di esecuzione del generatore. |
query di aggiornamento |
Query che modifica i valori nelle colonne di una o più righe di una tabella. |
query di aggregazione |
Query (istruzione SQL) che riepiloga le informazioni da più righe tramite l'utilizzo di una funzione di aggregazione quale Sum o Avg. |
Query di creazione tabella |
Query o istruzione SQL che crea una nuova tabella e quindi le righe in essa contenute mediante la copia delle righe da una tabella esistente. |
query di definizione dati |
Query SQL che include istruzioni DDL (Data Definition Language). Queste istruzioni consentono di creare o modificare gli oggetti (tabelle, indici, viste e così via) nel database e di migrare gli oggetti del database da Microsoft Access. |
query di eliminazione |
Query (istruzione SQL) che rimuove le righe da una o più tabelle. |
query di inserimento valori |
Query (istruzione SQL) che crea una nuova riga e inserisce i valori nelle colonne specificate. |
query di intervallo |
Query che specifica un intervallo di valori nell'ambito dei criteri di ricerca, ad esempio tutte le righe da 10 a 100. |
query di unione |
Query che combina due tabelle mediante l'aggiunta di una tabella a un'altra. |
query distribuita |
Singola query che accede ai dati da più origini dei dati. |
query full-text |
In modo analogo a un'istruzione SELECT, query che esegue la ricerca di parole, frasi o varianti di una parola o frase nelle colonne basate sui caratteri (dati di tipo char, varchar, text, ntext, nchar o nvarchar). L'istruzione SELECT restituisce le righe che soddisfano i criteri di ricerca. |
query INSERT TO |
Query che copia colonne e righe specifiche da una tabella all'altra oppure all'interno della stessa tabella. |
query nidificata |
Istruzione SELECT che include una o più subquery. Sinonimo di subquery. |
Query Optimizer |
Componente del Motore di database di SQL Server responsabile della generazione di piani di esecuzione efficienti per le istruzioni SQL. |
query pass-through |
Query passata come non interpretata a un server esterno per la valutazione. Il set di risultati restituito da una query di questo tipo può essere utilizzato come una comune tabella di base nella clausola FROM di una query. |
query Select |
Query che restituisce in un set di risultati le righe di una o più tabelle. In una query Select è possibile includere le specifiche relative alle colonne da restituire, alle righe da selezionare, all'ordine in cui disporre le righe e a come raggruppare (riepilogare) le informazioni. |
query SQL |
Istruzione SQL, ad esempio SELECT, INSERT, UPDATE, DELETE o CREATE TABLE. |
quorum |
In una sessione di mirroring del database per la quale è impostata un'istanza del server di controllo di mirroring, viene stabilita una relazione solo quando almeno due delle istanze del server nella sessione sono connesse tra di loro. È necessario il quorum per rendere disponibile il database. |
raggruppamento fuzzy |
In Integration Services, metodologia di eliminazione dei dati che esamina i valori in un set di dati e identifica gruppi di righe di dati correlati e l'unica riga di dati che corrisponde alla rappresentazione canonica del gruppo. |
ramo di recupero |
Intervallo di numeri di sequenza del file di log (LSN) che condividono lo stesso GUID. Un nuovo ramo di recupero viene generato quando si crea un database o quando RESTORE WITH RECOVERY genera un fork di recupero. È possibile creare un percorso di recupero a più rami che include intervalli di numeri di sequenza del file di log che comprendono due o più punti di fork. |
rango |
Nelle ricerche full-text e nelle ricerche nella documentazione in linea di SQL Server, valore che indica il livello di corrispondenza di righe o argomenti ai criteri di ricerca specificati. In Meta Data Services e Analysis Services, valore che indica le posizioni relative degli elementi quali i membri della dimensione, i livelli della gerarchia o le tuple in un set. |
RDL |
Vedere: Report Definition Language |
recapito digest (Notification Services) |
Metodologia di invio delle notifiche che combina più notifiche all'interno di un batch e invia il messaggio risultante a un Sottoscrittore. |
recapito multicast |
Metodologia di recapito delle notifiche che formatta una notifica una sola volta e quindi invia il messaggio risultante a più Sottoscrittori. |
recapito riconosciuto |
Conferma dell'avvenuto recapito di una notifica al destinatario previsto inviata dal sistema o dal destinatario a SQL Server Notification Services. |
record |
Gruppo di campi di informazioni correlati (colonne) trattati come unità. Un record viene in genere definito riga in un database relazionale. |
record logici. |
La funzionalità di replica di tipo merge consente di definire una relazione tra righe correlate di tabelle diverse, in modo che le righe vengano elaborate come unità. |
recupero |
Operazione che recupera una riga o un blocco di righe da un cursore. I batch, le stored procedure e i trigger Transact-SQL utilizzano l'istruzione FETCH per recuperare i dati dai cursori Transact-SQL. Le applicazioni utilizzano le funzioni di recupero dell'API. |
recupero |
Fase dell'avvio del database che porta il database in uno stato consistente a livello di transazioni. Il recupero può includere il rollforward di tutte le transazioni nei record dei log (fase di rollforward) e il rollback delle transazioni di cui non è stato eseguito il commit (fase di rollback), in base alla modalità di chiusura del database. |
recupero automatico |
Recupero eseguito a ogni avvio di SQL Server. Consente di proteggere il database in uso in caso di errore di sistema. |
recupero dinamico |
Processo che rileva e/o cerca di correggere gli errori a livello software o la perdita dell'integrità dei dati all'interno di un sistema di gestione di database relazionali (RDBMS). |
recupero temporizzato |
Processo di recupero solo delle transazioni di un backup del log di cui è stato eseguito il commit prima di un determinato punto nel tempo, anziché del recupero dell'intero backup. |
registrare (Notification Services) |
Configurare un computer in modo che sia incluso in un'istanza di Notification Services. NSControl Register consente di creare il servizio NS$instance_name, di configurare la protezione per il servizio e di creare i contatori delle prestazioni per l'istanza. |
regola |
1. Oggetto di database associato alle colonne o ai tipi di dati alias che definisce i valori validi per una colonna. I vincoli CHECK offrono la stessa funzionalità e rappresentano il metodo standard preferito perché sono conformi allo standard SQL-92. 2. In Analysis Services, una regola specifica limitazioni quali Senza restrizioni, Con restrizioni o Personalizzata per le autorizzazioni di lettura e lettura/scrittura relative ai ruoli di protezione. |
regola di cronologia degli eventi |
Una o più istruzioni Transact-SQL che gestiscono i dati nella cronologia degli eventi. Questo tipo di regola viene eseguito ogni volta che si invia al sistema un batch di eventi per la classe di evento della regola. |
regola di sottoscrizione pianificata |
Una o più istruzioni Transact-SQL che elaborano le informazioni per le sottoscrizioni pianificate. Può includere regole di generazione delle notifiche o regole di aggiornamento della cronologia. Questo tipo di regola viene eseguito ogni volta che una sottoscrizione pianificata deve essere elaborata. |
regola eventi di sottoscrizione |
Regola che elabora le informazioni per sottoscrizioni guidate dagli eventi. Può includere regole di generazione delle notifiche o regole di aggiornamento della cronologia. Questo tipo di regola viene eseguito ogni volta che si invia un batch corrispondente di eventi. |
regola globale |
Regola definita per un database specifico e condivisa dalle colonne di tabelle diverse. |
regola personalizzata |
In un ruolo, regola che limita i membri della dimensione o le celle del cubo a cui gli utenti di un ruolo specifico possono accedere. |
regole |
Indica quali valori sono validi per essere archiviati in una tabella. Questo requisito viene definito integrità di dominio. |
regole business |
Regole logiche utilizzate per la gestione di un'attività aziendale. Le regole business possono essere imposte in un database di SQL Server tramite trigger, stored procedure e vincoli. |
regole di confronto |
Set di regole che determina il modo in cui i dati vengono confrontati, ordinati e presentati. I dati di tipo carattere vengono ordinati in base alle informazioni delle regole di confronto, compresi le impostazioni internazionali, il tipo di ordinamento e la distinzione tra maiuscole e minuscole. |
regole di confronto a livello di colonna |
Supportano più regole di confronto in una singola istanza. È possibile che i database siano caratterizzati da regole di confronto diverse da quelle predefinite dell'istanza. A singole colonne e variabili è possibile assegnare regole di confronto diverse da quelle predefinite dell'istanza o del database. Ogni colonna di una tabella può essere associata a un set di regole di confronto diverso. |
regole di confronto SQL |
Set di regole di confronto di SQL Server le cui caratteristiche corrispondono a quelle delle combinazioni più utilizzate di tabelle codici e tipi di ordinamento delle versioni precedenti di SQL Server. Le regole di confronto SQL garantiscono la compatibilità con le versioni precedenti in quanto consentono ai siti di selezionare le regole di confronto più idonee al funzionamento dei sistemi precedenti disponibili. |
regole di confronto Unicode |
Tipo di ordinamento per i dati Unicode. Si riferisce a un set di regole che definisce la modalità di confronto, ordinamento e presentazione dei dati Unicode in risposta alle query eseguite sul database. |
regole di confronto Windows |
Set di regole che determina in che modo SQL Server ordina i dati di tipo carattere. Una regola di confronto viene specificata tramite un nome che è possibile selezionare nel Pannello di controllo di Windows e in SQL Server 2000 durante l'installazione. |
regole di normalizzazione |
Set di regole di configurazione del database che riducono la ridondanza dei dati e consentono di ottenere un database in cui il Motore di database e il software dell'applicazione sono in grado di imporre facilmente l'integrità dei dati. |
relazione |
1. Collegamento tra tabelle che mette in relazione la chiave primaria di una tabella con una chiave esterna di un'altra tabella. Nel diagramma di un database la relazione viene rappresentata da una linea continua se tra le tabelle viene applicata l'integrità referenziale oppure da una linea tratteggiata se l'integrità referenziale non viene applicata per le transazioni INSERT e UPDATE. In corrispondenza delle estremità di una linea di relazione è visualizzato un simbolo di chiave primaria per rappresentare una relazione chiave primaria/chiave esterna oppure un simbolo di infinito per identificare il lato della chiave esterna di una relazione uno-a-molti. 2. In Metadata Services, associazione tra una coppia di oggetti, dove un oggetto è l'origine e l'altro oggetto è la destinazione. L'associazione viene ripetuta per ogni successiva coppia di oggetti in modo tale che la destinazione di una relazione diventi l'origine della relazione successiva. In questo modo, tutti gli oggetti di un modello informativo vengono associati tramite una sequenza di relazioni che si estendono da un oggetto a quello successivo. |
relazione di denominazione |
Convenzione di denominazione che identifica gli oggetti di destinazione di tale relazione tramite il nome. |
relazione di tipo Fatti |
Relazione tra una dimensione e un gruppo di misure in cui l'attributo chiave di una dimensione è associato a una colonna nella tabella dei fatti. |
relazione di tipo Regolare |
Relazione diretta tra una dimensione e un gruppo di misure in base all'attributo chiave. |
relazione di tipo Riferimento |
Relazione indiretta tra una dimensione e un gruppo di misure in base a un'altra dimensione. |
relazione in sequenza |
Relazione in un repository che specifica le posizioni esplicite di ogni oggetto di destinazione all'interno dell'insieme di oggetti di destinazione. |
relazione molti-a-molti |
Relazione tra due tabelle in cui alle righe di ogni tabella corrispondono più righe della tabella correlata. Per la gestione delle relazioni molti-a-molti viene utilizzata una terza tabella, definita tabella di collegamento, in cui vengono aggiunte le colonne chiave primaria di ciascuna delle altre due tabelle. |
relazione molti-a-uno |
Relazione tra due tabelle in cui una riga di una tabella può essere associata a più righe dell'altra tabella. |
relazione non applicata |
Collegamento tra tabelle che mette in relazione la chiave primaria di una tabella con una chiave esterna di un'altra tabella, ma che non controlla l'integrità referenziale durante le transazioni INSERT e UPDATE. In un diagramma del database una relazione non applicata viene rappresentata da una linea tratteggiata. |
relazione riflessiva |
Relazione tra una colonna o una combinazione di colonne di una tabella e altre colonne della stessa tabella. Una relazione riflessiva viene utilizzata per confrontare le righe all'interno della stessa tabella. Nelle query una relazione di questo tipo viene denominata self join. |
relazione tra attributi |
Relazione uno-a-molti tra attributi, ad esempio la relazione tra un attributo della dimensione stato e un attributo della dimensione città. |
relazione tra comandi |
Fornisce le istruzioni all'hardware in base a domande o comandi in linguaggio naturale, ad esempio "Play the album with song 'Song' on it". |
relazione uno-a-molti |
Nei database relazionali, relazione tra due tabelle dove una singola riga della prima tabella può essere associata a una o più righe della seconda tabella, ma una riga della seconda tabella può essere associata solo a una riga della prima tabella. |
relazione uno-a-uno |
Nei database relazionali, relazione tra due tabelle dove una singola riga della prima tabella può essere associata solo a una riga della seconda tabella e una riga della seconda tabella può essere associata solo a una riga della prima tabella. |
rendere disponibile |
Installare, fornire o concedere. Ad esempio: "È necessario rendere disponibile un certificato per il server" oppure "È necessario rendere disponibile l'autorizzazione CREATE DATABASE all'account di accesso di SQL Server". |
rendering di report |
Processo mediante il quale il layout del report viene combinato con i dati dell'origine dei dati ai fini della visualizzazione del report. |
replica |
Insieme di tecnologie per la copia e la distribuzione di dati e oggetti di database da un database a un altro e la successiva sincronizzazione dei database in modo che risultino consistenti. |
replica di tipo merge |
Tipo di replica che in genere ha inizio con la creazione di uno snapshot degli oggetti e dei dati del database di pubblicazione. Eventuali modifiche dei dati e dello schema apportate successivamente nel server di pubblicazione e nei Sottoscrittori vengono rilevate tramite trigger. Al momento della connessione alla rete il Sottoscrittore esegue la sincronizzazione con il server di pubblicazione e scambia con esso le righe modificate dopo l'ultima sincronizzazione. |
replica peer-to-peer |
Tipo di replica transazionale. Diversamente dalla replica transazionale di sola lettura e dalla replica transazionale con sottoscrizioni ad aggiornamento, le relazioni tra i nodi in una topologia di replica peer-to-peer sono relazioni tra peer anziché gerarchiche, pertanto ogni nodo dispone di schemi e dati identici. |
replica snapshot |
La replica snapshot distribuisce i dati così come appaiono in un determinato momento e non prevede il monitoraggio degli aggiornamenti ai dati. Quando viene eseguita la sincronizzazione, viene generato e inviato ai Sottoscrittori l'intero snapshot. |
replica transazionale |
Tipo di replica che in genere ha inizio con la creazione di uno snapshot degli oggetti e dei dati del database di pubblicazione. Dopo la creazione dello snapshot iniziale, le successive modifiche ai dati e allo schema eseguite nel server di pubblicazione vengono generalmente recapitate al Sottoscrittore nel momento in cui vengono eseguite. Le modifiche ai dati vengono applicate al Sottoscrittore nello stesso ordine e negli stessi limiti della transazione con cui vengono eseguite nel server di pubblicazione. Di conseguenza, la consistenza transazionale all'interno di una pubblicazione è garantita. |
report ad hoc |
Report con estensione rdl creato in Generatore report e che accede a modelli di report. I report ad hoc includono la funzionalità click-through che consente agli utenti di esplorare i dati inclusi nel modello. |
report click-through |
Report che visualizza dati dei modelli di report correlati quando si fa clic sui dati all'interno di un report di Generatore report visualizzabile. |
report collegato |
Report che fa riferimento a una definizione di report esistente utilizzando un set di valori di parametro o proprietà diverso. Può essere gestito in modo distinto dal report originale e disporre di impostazioni univoche relative alla sottoscrizione, alla protezione e alla cronologia. |
report con parametri |
Report di Reporting Services pubblicato che accetta valori di input tramite parametri. |
report drill-through |
Report in cui è stata selezionata l'opzione 'Attiva drill-down'. I report drill-through contengono collegamenti ipertestuali a report correlati. |
report visualizzabile |
Report elaborato che include sia i dati che le informazioni di layout, in un formato appropriato per la visualizzazione. |
repository |
Database che contiene modelli informativi che, insieme al software eseguibile, gestiscono il database. |
RI |
Vedere: integrità referenziale |
ricerca basata su caratteri jolly |
Utilizzo di segnaposto (ad esempio * oppure ?) per eseguire una ricerca di dati in una tabella o un campo. Se, ad esempio, per la ricerca nel campo Last Name di un database viene specificata la stringa Smith*, verranno restituiti tutti i record in cui il cognome inizia con Smith, ovvero Smith, Smithson, Smithlin e così via. |
ricerca con indici multipli e operatore OR |
Strategia di esecuzione che consiste nella ricerca delle righe di una singola tabella tramite diversi indici e quindi nella restituzione del risultato tramite la combinazione dei risultati parziali. Ad esempio WHERE R.a = 6 OR R.b = 7 con indici nelle colonne R.a e R.b. |
ricerca con prefisso |
Ricerca da parte di una query full-text di quelle colonne dove il testo, la parola o la frase basati su caratteri rappresentano il prefisso. Se si utilizza una frase, ogni parola al suo interno viene considerata un prefisso. Ad esempio, in una ricerca basata su prefisso della frase "sport fish*" verranno restituiti "sport fishing", "sportsman fishing supplies" e così via. |
ricerca di prossimità |
Ricerca tramite una query full-text delle occorrenze in cui le parole specificate sono vicine tra loro. |
ricerca per indicizzazione |
Vedere: popolamento |
RID |
Vedere: identificatore di riga |
riga |
In una tabella SQL, singola occorrenza dell'oggetto modellato dalla tabella. Ad esempio, la tabella Employee del database di esempio AdventureWorks modella i dipendenti della società Adventure Works Cycles. In ogni riga della tabella vengono registrate tutte le informazioni su un dipendente specifico, ad esempio il numero di identificazione, la posizione e la data di assunzione. |
riga fantasma |
Inserimento di una nuova riga o eliminazione di una riga esistente da parte di un'attività all'interno di un intervallo di righe precedentemente lette da un'altra attività che non ha ancora eseguito il commit della relativa transazione. L'attività associata alla transazione per la quale non è stato eseguito il commit non è in grado di ripetere la lettura originale a causa della variazione del numero di righe nell'intervallo. Se per una connessione viene impostato il livello di isolamento delle transazioni SERIALIZABLE, SQL Server utilizza il blocco a livello di intervalli di chiavi per impedire la generazione di righe fantasma. |
rimozione dei dati (Notification Services) |
Processo di cancellazione dei dati obsoleti da un'applicazione di Notification Services in base a uno schema specificato nel file di definizione dell'applicazione. |
ripristino |
Processo multifase che copia tutti i dati e le pagine di log da un backup specificato a un database specificato (fase di copia dei dati) ed esegue il rollforward di tutte le transazioni registrate nel backup (fase di rollforward). A questo punto, per impostazione predefinita, un ripristino esegue il rollback di tutte le transazioni incomplete (fase di rollback), completando il recupero del database e rendendolo disponibile agli utenti. |
ripristino a fasi |
Processo di ripristino composto in cui un database viene ripristinato a fasi, in cui ogni fase corrisponde a una sequenza di ripristino. La sequenza di ripristino parziale iniziale consente di ripristinare i file del filegroup primario ed eventualmente altri file a un qualsiasi punto nel tempo supportato dal modello di recupero e quindi di portare in linea il database. Le sequenze di ripristino successive consentono di ripristinare i file rimanenti a un punto consistente con il database e quindi di portarli in linea. |
ripristino di database completo |
Ripristino di un backup di database completo, del backup del database differenziale più recente (se presente) e dei backup dei log (se presenti) eseguiti a partire dal backup completo del database. |
ripristino di database parziale |
Ripristino solo di una parte del database, costituita dal filegroup primario ed eventualmente da uno o più filegroup secondari. Gli altri filegroup rimangono inizialmente non in linea, ma possono essere ripristinati in seguito. |
ripristino di file |
Operazione che ripristina uno o più file di un database. |
ripristino di pagine |
Operazione che consente di ripristinare una o più pagine di dati. Il ripristino delle pagine è progettato per la correzione di pagine danneggiate isolate. |
ripristino in linea |
Ripristino in cui uno o più filegroup secondari, file appartenenti a filegroup secondari o pagine vengono ripristinati mentre, in maniera limitata, il filegroup primario rimane in linea. Durante un ripristino di file in linea il filegroup in cui viene ripristinato il file viene portato non in linea. |
ripristino non in linea |
Operazione di ripristino che viene eseguita quando il database non è in linea. |
ripubblicazione |
Situazione in cui un Sottoscrittore pubblica i dati ricevuti da un server di pubblicazione in un altro Sottoscrittore. |
ripulitura dei dati |
Parte del processo di creazione di un data warehouse in base ai dati provenienti da più sistemi di elaborazione delle transazioni in linea (OLTP). Il processo deve gestire errori quali gli errori ortografici, le convenzioni ortografiche in conflitto tra due sistemi e i dati in conflitto (ad esempio quando allo stesso articolo sono associati due codici diversi). |
ROLAP |
Vedere: OLAP relazionale |
rollback |
Annullamento delle modifiche apportate dalle transazioni di cui non era stato eseguito il commit nel punto nel tempo in cui il database viene recuperato. |
rollback |
Fase durante il recupero del database che annulla le modifiche apportate dalle transazioni di cui non è stato eseguito il commit durante il completamento della fase di rollforward. |
rollback della transazione |
Rollback di una transazione specificata dall'utente fino all'ultimo punto di salvataggio al suo interno oppure fino all'inizio della transazione stessa. |
rollforward |
Fase durante il recupero in cui vengono applicate (rollforward) le modifiche registrate a un database per aggiornare i dati a un momento successivo. |
rollforward |
Applicazione delle modifiche registrate ai dati del set di rollforward per aggiornarli a un momento successivo. |
rollup personalizzato |
Calcolo di aggregazione personalizzato per un livello o un membro della dimensione prioritario rispetto alle funzioni di aggregazione delle misure di un cubo. |
ruolo |
1. Account di protezione di SQL Server corrispondente a un insieme di altri account di protezione che possono essere considerati come una singola unità quando si gestiscono le autorizzazioni. Un ruolo può includere gli account di accesso di SQL Server, altri ruoli, nonché account di accesso o gruppi di Windows. 2. In Analysis Services, un ruolo utilizza gli account di protezione di Windows per limitare l'ambito di accesso e le autorizzazioni per l'accesso a database, cubi, dimensioni e modelli di data mining. 3. In una sessione di mirroring del database, il server principale e il server mirror eseguono ruoli principali e mirror complementari. Facoltativamente, il ruolo del server di controllo del mirroring viene eseguito da una terza istanza di server. |
ruolo applicazione |
Ruolo di SQL Server creato per supportare i requisiti di protezione di un'applicazione. |
ruolo del cubo |
Insieme di utenti o gruppi con le stesse autorizzazioni di accesso al cubo. Un ruolo del cubo viene creato durante l'assegnazione di un ruolo del database a un cubo e viene applicato solo al cubo specificato. |
ruolo del database |
Insieme di utenti o gruppi con le stesse autorizzazioni di accesso a un database di Analysis Services. È possibile assegnare un ruolo di questo tipo a più cubi del database. In questo modo agli utenti del ruolo verrà concessa l'autorizzazione di accesso a tali cubi. |
ruolo del server |
In Analysis Services, ruolo utilizzato per concedere a un utente privilegi di protezione a livello di server. |
scalare |
Campo a valore singolo, opposto a un'aggregazione. |
scansione della tabella |
Operazione di recupero dei dati in cui il Motore di database deve leggere tutte le pagine di una tabella per individuare le righe qualificate per una query. |
scarsità |
Percentuale relativa delle celle di una struttura multidimensionale non contenenti dati. In Analysis Services vengono archiviate solo le celle che includono dati. Un cubo con densità bassa richiede meno spazio di archiviazione rispetto a un cubo con densità maggiore ma con la stessa struttura. |
schema a fiocco di neve |
Estensione di uno schema a stella, nel quale una o più dimensioni vengono definite da più tabelle. In uno schema a fiocco di neve solo le tabelle delle dimensioni primarie vengono unite in join alla tabella dei fatti. Le altre tabelle delle dimensioni vengono unite in join alle tabelle delle dimensioni primarie. |
schema a stella |
Struttura di un database relazionale in cui i dati vengono gestiti in una singola tabella dei fatti in posizione centrale nello schema con dati aggiuntivi relativi alle dimensioni archiviati nelle tabelle delle dimensioni. Ogni tabella delle dimensioni è direttamente associata e in genere unita in join alla tabella dei fatti in base a una colonna chiave. Gli schemi a stella vengono utilizzati nei data warehouse. |
schema del database |
Nomi di tabelle, campi, tipi di dati e chiavi primarie ed esterne di un database. Viene inoltre definito struttura del database. |
schema di eventi |
Schema XSD (XML Schema definition language) con annotazioni SQL che esegue il mapping tra i dati degli eventi e uno schema di eventi specificato nel file di definizione dell'applicazione. Utilizzato dalla classe EventLoader. |
schema partizione |
Oggetto di database che mappa le partizioni di una funzione di partizione a un set di filegroup. |
scorrere |
Spostare un cursore in direzioni diverse dallo scorrimento solo in avanti. Gli utenti possono infatti spostare il cursore verso l'alto e verso il basso. |
script |
Insieme di istruzioni Transact-SQL utilizzate per eseguire un'operazione. Gli script Transact-SQL vengono archiviati come file, in genere con estensione sql. |
script del database |
Insieme di istruzioni utilizzate per la creazione degli oggetti del database. Gli script Transact-SQL vengono salvati come file, in genere con estensione sql. |
script delle modifiche |
File di testo che include istruzioni SQL per tutte le modifiche apportate a un database, nell'ordine in cui sono state eseguite, durante una sessione di modifica. Ogni script delle modifiche viene salvato in un file di testo distinto con estensione sql. Tali script possono essere riapplicati al database in una fase successiva tramite strumenti quali osql. |
Secure Sockets Layer (SSL) |
Protocollo che offre una comunicazione di dati sicura tramite la crittografia e la decrittografia dei dati. |
segmentazione |
Tecnica di data mining che analizza i dati per individuare gli insiemi di record che si escludono reciprocamente e che condividono set di attributi simili. Un algoritmo di segmentazione può utilizzare tecniche che non prevedono alcun intervento di supervisione, ad esempio il clustering, oppure tecniche che prevedono interventi di supervisione per un campo stimabile specifico. |
segnalibro |
Collegamento incluso in un report che consente di passare a un'altra posizione all'interno del report. |
segnalibro riutilizzabile |
Segnalibro che può essere utilizzato in un set di righe di una tabella specificata e quindi in un set di righe diverso della stessa tabella in modo da posizionarsi su una riga corrispondente. |
SELECT |
1. Istruzione Transact-SQL utilizzata per restituire i dati a un'applicazione o a un'altra istruzione Transact-SQL oppure per popolare un cursore. L'istruzione SELECT restituisce un set di risultati in formato di tabella composto dai dati in genere estratti da una o più tabelle. Nel set di risultati sono inclusi solo i dati delle righe che soddisfano le condizioni di ricerca specificate nelle clausole WHERE o HAVING. 2. In Analysis Services, istruzione MDX (Multidimensional Expressions) utilizzata per eseguire query sui cubi e per restituire set di record dei dati multidimensionali. |
self join |
Join in cui i record di una tabella vengono combinati con altri record della stessa tabella nel caso in cui corrispondano ai valori inclusi nei campi uniti in join. Un self join può essere un inner join o un outer join. Nei diagrammi dei database, un self join viene definito "relazione riflessiva". |
sequenza di ripristino |
Sequenza di uno o più comandi di ripristino che, in genere, inizializza il contenuto del database, i file o le pagine in fase di ripristino (fase di copia dei dati) ed esegue il rollforward delle transazioni registrate (fase di rollforward) ed esegue il rollback delle transazioni di cui non è stato eseguito il commit (fase di rollback). |
serializable |
Livello più alto di isolamento delle transazioni. Le transazioni serializzabili bloccano tutte le righe lette o modificate per garantire che la transazione venga completamente isolata dalle altre attività. Ciò garantisce che una serie di transazioni serializzabili produca sempre gli stessi risultati se tali transazioni vengono eseguite nella stessa sequenza. |
server collegato |
Definizione di un'origine dei dati OLE DB utilizzata dalle query distribuite di SQL Server. Nella definizione del server collegato viene specificato il provider OLE DB necessario per accedere ai dati e sono incluse sufficienti informazioni di indirizzamento affinché il provider OLE DB possa stabilire la connessione ai dati. È possibile fare riferimento a qualsiasi set di righe esposto dall'origine dei dati OLE DB sotto forma di tabelle, definite tabelle collegate, nelle query distribuite di SQL Server. |
server di automazione OLE |
Applicazione che espone oggetti di automazione programmabili ad altre applicazioni, definite client di automazione. L'esposizione degli oggetti programmabili consente ai client di automatizzare l'esecuzione di funzioni specifiche grazie all'accesso diretto a tali oggetti e all'utilizzo dei servizi che essi rendono disponibili. Ad esempio, un elaboratore di testi può esporre la funzionalità del controllo ortografico in modo che anche altri programmi possano utilizzarla. |
server di controllo del mirroring |
Nel mirroring del database, istanza server che esegue il monitoraggio dello stato del server principale e mirror e che, per impostazione predefinita, può avviare il failover automatico in caso di errore del server principale. Una sessione di mirroring del database può avere un solo server di controllo del mirroring (facoltativo). |
server di destinazione |
Server che riceve i processi da un server master. |
server di distribuzione |
Istanza di database che funge da archivio per i dati specifici della replica associati a uno o più server di pubblicazione. Ogni server di pubblicazione è associato a un singolo database, denominato database di distribuzione, nel server di distribuzione. |
server di distribuzione (Notification Services) |
Componente di Notification Services che formatta le notifiche e le invia a servizi di recapito esterni. |
server di distribuzione locale |
Server configurato sia come server di pubblicazione che come server di distribuzione per la funzione di replica di SQL Server. |
server di distribuzione remoto |
Server configurato come server di distribuzione e distinto dal server configurato come server di pubblicazione. |
server di hot standby |
Server di standby che supporta il failover rapido senza perdita di dati da transazioni di cui è stato eseguito il commit. È possibile utilizzare il mirroring del database per mantenere un server di hot standby, a seconda della configurazione e dello stato della sessione di mirroring. Quando la sessione è sincronizzata, il server mirror funge da server di hot standby. |
Server di inoltro degli eventi di SQL Server |
Istanza centrale di SQL Server che gestisce gli eventi di SQL Server Agent inoltrati da altre istanze e consente la gestione centralizzata degli eventi di SQL Server. |
server di monitoraggio |
In una configurazione per la distribuzione dei log, istanza server in cui ogni processo per la distribuzione dei log nella configurazione ne registra la cronologia e lo stato. Un singolo server di monitoraggio è in grado di monitorare più configurazioni per la distribuzione dei log. |
server di pubblicazione |
Istanza di database che rende i dati disponibili in altre posizioni tramite la replica. Può disporre di una o più pubblicazioni, ognuna delle quali definisce un set logicamente correlato di dati e oggetti da replicare. |
server di pubblicazione |
Server che esegue un'istanza di Analysis Server in cui viene archiviato il cubo di origine per uno o più cubi collegati. |
server di report |
Percorso di rete da cui viene eseguito Generatore report e in cui è possibile salvare, gestire e pubblicare i report. |
server di ripubblicazione |
Sottoscrittore che pubblica i dati ricevuti da un server di pubblicazione. |
server di sottoscrizione |
Server sul quale è in esecuzione un'istanza di Analysis Services che memorizza un cubo collegato. |
server di standby |
Istanza server contenente una copia di un database che può essere portato in linea se la copia di origine del database diventa non disponibile. |
server di standby a caldo |
Server di standby contenente una copia di un database aggiornato in modo asincrono e che può essere portato in linea abbastanza rapidamente. Un server secondario per la distribuzione dei log è un server di standby a caldo il cui database viene aggiornato automaticamente dai backup dei log creati a intervalli definiti. Come server di standby a caldo è inoltre possibile utilizzare un server mirror non sincronizzato, sebbene con possibili perdite di dati. |
server locale |
1. Nelle connessioni di SQL Server, istanza di SQL Server in esecuzione nello stesso computer dell'applicazione. 2. In un'istruzione Transact-SQL, durante la risoluzione dei riferimenti agli oggetti di database, istanza di SQL Server che esegue l'istruzione. 3. Nelle query distribuite di SQL Server, istanza di SQL Server che esegue la query distribuita. Il server locale accede quindi a qualsiasi server collegato cui viene fatto riferimento nella query. |
server master |
Server che distribuisce processi e riceve eventi da più server. |
server mirror |
In una configurazione di mirroring del database, istanza del server in cui risiede il database mirror. |
server primario |
In una configurazione per la distribuzione dei log istanza del server in cui risiede il database primario. |
server principale |
Nel mirroring del database, partner il cui database è attualmente il database principale. |
server secondario |
In una configurazione per la distribuzione dei log, istanza del server in cui risiede il database secondario. A intervalli definiti, il server secondario copia il backup dei log più recente del database primario e ripristina il log nel database secondario. Il server secondario è un server di standby a caldo (warm standby). |
Service Broker |
Offre funzioni per l'archiviazione di code di messaggi in un database di SQL Server. |
servizio forzato |
Failover avviato da un amministratore del database quando il server principale non è disponibile per rendere disponibile un database di mirroring forzando il servizio sul server mirror, con possibili perdite di dati. Il server mirror assume il ruolo di server principale e porta in linea la propria copia del database quale database principale. |
servizio full-text |
Componente di SQL Server che esegue le query full-text. |
Servizio ODS |
Livello del Motore di database di SQL Server che trasferisce le richieste client alle funzioni appropriate nel Motore di database. Il Servizio ODS espone le API per stored procedure estese utilizzate per scrivere funzioni DLL che possono essere chiamate dalle istruzioni Transact-SQL. |
sessione di calcolo |
Fase di calcolo in un cubo multidimensionale in cui vengono valutati i calcoli pertinenti. Per il completamento di tutti i calcoli possono essere necessarie più sessioni di calcolo. |
set |
Insieme ordinato di tuple con la stessa dimensionalità. |
set denominato |
Set di membri delle dimensioni oppure espressione set creata per successivi utilizzi, ad esempio nelle query MDX (MultiDimensional Expression). |
set di backup |
Singolo backup incluso in un set di supporti. Ogni set di backup viene distribuito tra tutti i gruppi di supporti del set di supporti. |
set di caratteri |
Determina i tipi di carattere riconosciuti da SQL Server nei dati di tipo char, varchar e text. Ogni set di caratteri è un insieme di 256 lettere, numeri e simboli specifici di un paese o una lingua. I caratteri stampabili dei primi 128 valori sono uguali per tutti i set di caratteri, mentre gli ultimi 128 caratteri, a volte definiti caratteri estesi, sono specifici di ogni set. Per mettere in corrispondenza un dato carattere di una lingua con un valore integer di un set di caratteri, è possibile utilizzare una codifica dei caratteri, ad esempio Unicode. |
set di celle |
In ADO MD, oggetto che include un insieme di celle selezionate dai cubi o da altri set di celle tramite una query multidimensionale. |
set di dati |
1. In OLE DB per OLAP, set di dati multidimensionali risultanti dall'esecuzione di un'istruzione MDX SELECT. 2. In Reporting Services, specifica denominata che include una definizione delle origini dei dati, una definizione delle query e i valori dei parametri facoltativi, i campi calcolati, nonché informazioni sul filtro e le regole di confronto come parte di un file di definizione del report (estensione rdl). Un file con estensione rdl può includere più set di dati. |
set di dati di training |
Set di dati conosciuti e stimabili utilizzati per eseguire il training di un modello di data mining. |
set di input |
Set di dati specificati per un'espressione valore MDX (Multidimensional Expressions) su cui l'espressione agisce. |
set di record |
Oggetto ADO (ActiveX Database Objects) utilizzato per contenere un set di risultati. Tale oggetto rende inoltre disponibili funzioni di cursore, a seconda delle proprietà del set di record impostate da un'applicazione. I set di record ADO vengono associati ai set di righe OLE DB. |
set di righe |
Oggetto OLE DB utilizzato per contenere un set di risultati. Tale oggetto rende inoltre disponibili funzioni di cursore, a seconda delle proprietà del set di righe impostate da un'applicazione. |
set di righe bidimensionale |
Set di dati multidimensionali presentati come set di righe bidimensionale in cui le combinazioni univoche degli elementi di più dimensioni vengono combinate su un asse. Per ulteriori informazioni, vedere la documentazione di OLE DB. |
set di righe dello schema |
Set di righe speciale di OLE DB o Analysis Services in cui sono riportate le informazioni del catalogo relative agli oggetti dei database o dei cubi multidimensionali. Ad esempio, il set di righe dello schema di OLE DB DBSCHEMA_COLUMNS descrive le colonne delle tabelle, mentre quello dello schema di Analysis Services MDSCHEMA_MEASURES descrive le misure di un cubo. |
set di risultati |
Set di righe restituite da un'istruzione SELECT. Il formato delle righe nel set di risultati è definito dall'elenco di colonne dell'istruzione SELECT. |
set di risultati predefinito |
Modalità predefinita utilizzata da SQL Server per restituire un set di risultati a un client. Le righe vengono inviate al client nell'ordine in cui vengono inserite nel set di risultati. Questo ordine verrà utilizzato dall'applicazione per l'elaborazione delle righe. Dopo l'esecuzione di un'istruzione SQL su una connessione, su tale connessione l'applicazione non potrà fare altro che recuperare le righe nel set di risultati finché non saranno recuperate tutte le righe. L'unica altra azione che un'applicazione può eseguire prima della fine del set di risultati è l'annullamento del resto del set di risultati. Si tratta del metodo più rapido per recuperare le righe da SQL Server e restituirle al client. |
set di rollforward |
Set di dati ripristinati da una sequenza di ripristino. Un set di rollforward viene definito ripristinando una serie di uno o più backup dei dati. |
set di supporti |
Insieme ordinato di supporti di backup su cui è stata eseguita la scrittura di una o più operazioni di backup utilizzando un numero costante di periferiche di backup. |
set di supporti con mirroring |
Set di supporti che contiene da due a quattro copie identiche (mirror) di ogni gruppo di supporti. Le operazioni di ripristino richiedono solo un mirror per gruppo, consentendo la sostituzione del volume del supporto danneggiato con il volume corrispondente da un mirror. |
set di supporti con striping |
Set di supporti che utilizza più dispositivi, tra i quali viene distribuito ogni backup. |
set ordinato |
Set di membri restituiti in un ordine specifico. La funzione ORDER in una query MDX (Multidimensional Expressions) restituisce un set ordinato. |
sezione |
Subset di dati di un cubo, specificato limitando una o più dimensioni in base ai membri della dimensione. Ad esempio, i fatti relativi a un anno specifico costituiscono una sezione dei dati relativi a più anni. |
showplan |
Report in cui è riportato il piano di esecuzione di un'istruzione SQL. SET SHOWPLAN_TEXT e SET SHOWPLAN_ALL producono output in formato testo, SET SHOWPLAN_XML produce output XML. SQL Server Management Studio può visualizzare le informazioni Showplan in forma di struttura grafica. SET STATISTICS PROFILE produce informazioni Showplan in formato testo, ma esegue anche la query. Anche SET STATISTICS XML produce output Showplan, ma in formato XML, ed esegue la query. |
sincronizzazione |
1. Nella replica, processo di propagazione dei dati e delle modifiche di schema tra il server di pubblicazione e i Sottoscrittori dopo l'applicazione dello snapshot iniziale al Sottoscrittore. 2. Nel mirroring del database, all'avvio o alla ripresa di una sessione di mirroring, processo in cui i record di log del database principale accumulati nel server principale vengono inviati al server mirror, che li scrive sul disco il più rapidamente possibile in modo da non rimanere indietro rispetto al server principale. |
sincronizzazione iniziale |
Prima sincronizzazione eseguita per una sottoscrizione, durante la quale le tabelle di sistema e altri oggetti necessari per la replica, nonché lo schema e i dati per ogni articolo, vengono copiati nel Sottoscrittore. |
sincronizzazione tramite il Web. |
Nella replica di tipo merge, funzionalità che consente di replicare i dati utilizzando il protocollo HTTPS. |
sistema di gestione di database relazionali (RDBMS, Relational Database Management System) |
Sistema che organizza i dati in righe e colonne correlate. SQL Server è un sistema di gestione di database relazionali (RDBMS). |
sistema di recapito esterno |
Sistema, ad esempio Microsoft Exchange Server, che recapita notifiche formattate a dispositivi di destinazione. |
smart tag |
Espone le configurazioni chiave direttamente nell'area di progettazione per garantire una maggior produttività in fase di progettazione in Visual Studio. |
SMDL |
Vedere: Semantic Model Definition Language |
SMTP |
Vedere: Simple Mail Transfer Protocol |
snapshot |
Vedere: snapshot del report |
snapshot del database |
Vista statica in sola lettura di un database al momento della creazione dello snapshot. |
snapshot del report |
Report che include i dati recuperati in un momento specifico. Uno snapshot è in effetti una definizione del report contenente un set di dati anziché le istruzioni di query. |
snapshot dello schema |
Nella replica, snapshot che include lo schema per gli oggetti pubblicati come anche gli oggetti necessari per la replica (tabelle di sistema, trigger e così via), ma non i dati utente. |
snapshot dinamico |
Vedere: snapshot partizionato |
snapshot iniziale |
File che includono lo schema e i dati, i vincoli, le proprietà estese, gli indici, i trigger e le tabelle di sistema necessari per la replica. Per impostazione predefinita, lo snapshot iniziale viene trasferito ai Sottoscrittori durante l'implementazione della replica. |
snapshot partizionato |
Nella replica di tipo merge, snapshot che include solo i dati da una partizione singola. Uno snapshot partizionato viene utilizzato per inizializzare le sottoscrizioni delle pubblicazioni contenenti filtri con parametri. Nelle versioni precedenti di SQL Server viene definito snapshot dinamico. |
sottocubo |
Subset di un cubo che rappresenta una vista filtrata del cubo, in cui (Totale) consente di visualizzare i totali visualizzati dei membri presenti nel sottocubo. |
sottocubo di calcolo |
Set di celle di un cubo multidimensionale utilizzato per creare una definizione di celle calcolate. Il set di celle viene definito tramite una combinazione di espressioni set MDX (Multidimensional Expression). |
Sottoscrittore |
Istanza di database che riceve i dati replicati da uno o più server di pubblicazione e una o più pubblicazioni. A seconda del tipo di replica selezionato, il Sottoscrittore può inoltre passare modifiche di dati al server di pubblicazione oppure ripubblicare i dati ad altri Sottoscrittori. |
sottoscrivere |
Richiedere i dati da un server di pubblicazione. |
sottoscrizione |
Richiesta di recapito di una copia di una pubblicazione a un Sottoscrittore. Una sottoscrizione definisce la pubblicazione che verrà ricevuta, insieme alla posizione e al momento in cui l'operazione verrà eseguita. Esistono due tipi di sottoscrizioni: push e pull. |
sottoscrizione ad aggiornamento immediato |
Sottoscrizione a una pubblicazione transazionale per la quale l'utente è in grado di apportare modifiche ai dati nel Sottoscrittore. Le modifiche vengono immediatamente propagate nel server di pubblicazione tramite il protocollo di commit in due fasi (2PC). |
sottoscrizione anonima |
Tipo di sottoscrizione pull per la quale non vengono archiviate informazioni dettagliate relative alla sottoscrizione e al Sottoscrittore. |
sottoscrizione client |
Sottoscrizione a una pubblicazione di tipo merge che utilizza il valore di priorità del server di pubblicazione per l'individuazione e la risoluzione dei conflitti. Chiamata sottoscrizione locale nelle versioni precedenti di SQL Server. |
sottoscrizione globale |
Vedere: sottoscrizione server |
sottoscrizione guidata dagli eventi (Notification Services) |
Sottoscrizione in cui le notifiche vengono generate all'arrivo di dati relativi agli eventi corrispondenti alla sottoscrizione. |
sottoscrizione guidata dai dati |
Sottoscrizione disponibile in Reporting Services che prevede l'utilizzo di una query per recuperare i dati della sottoscrizione da un'origine dei dati esterna in fase di esecuzione. |
sottoscrizione locale |
Vedere: sottoscrizione client |
sottoscrizione pull |
Sottoscrizione creata e gestita nel Sottoscrittore. L'agente di distribuzione o l'agente di merge viene eseguito nel Sottoscrittore. |
sottoscrizione push |
Sottoscrizione creata e gestita nel server di pubblicazione. L'agente di distribuzione o l'agente di merge viene eseguito nel server di distribuzione. |
sottoscrizione server |
Sottoscrizione a una pubblicazione di tipo merge che utilizza un valore di priorità utilizzato per l'individuazione e la risoluzione dei conflitti. Nelle versioni precedenti di SQL Server è definita sottoscrizione globale. |
sottoscrizioni ad aggiornamento in coda |
Sottoscrizione a una pubblicazione transazionale per la quale l'utente è in grado di apportare modifiche ai dati nel Sottoscrittore. Le modifiche ai dati vengono archiviate in una coda e quindi propagate al server di pubblicazione. |
sovradattamento |
Caratteristica di alcuni algoritmi di data mining che attribuisce importanza a variazioni casuali dei dati visualizzandoli come modelli significativi. |
spazio dei nomi delle cartelle del server di report |
Gerarchia che include cartelle predefinite e definite dall'utente. Lo spazio dei nomi identifica in modo univoco i report e gli altri elementi archiviati in un server di report e offre uno schema di indirizzamento per specificare report in un URL. |
SQL |
Vedere: Structured Query Language (SQL) |
SQL Mail |
Componente di SQL Server che consente a SQL Server di inviare e ricevere messaggi di posta elettronica tramite l'interfaccia MAPI (Messaging Application Programming Interface) predefinita di Windows NT o Windows 2000. Un messaggio di posta elettronica può essere composto da brevi stringhe di testo, dall'output di una query o da un file allegato. |
SQL-92 |
Versione dello standard SQL pubblicato nel 1992. Lo standard internazionale è ISO/IEC 9075:1992 Database Language SQL. Anche ANSI (American National Standards Institute) ha pubblicato uno standard corrispondente (Data Language SQL X3.135-1192). Per questo motivo, negli Stati Uniti viene talvolta utilizzato il termine ANSI SQL per fare riferimento allo standard SQL-92. |
SSL |
Vedere: Secure Sockets Layer (SSL) |
stemmer |
Nella ricerca full-text, per una lingua specifica, uno stemmer genera forme flessive di una parola particolare in base alle regole linguistiche pertinenti. Gli stemmer sono specifici della lingua. |
stima |
Tecnica di data mining che analizza i dati esistenti e utilizza i risultati per stimare i valori degli attributi dei nuovi record o gli attributi mancanti dei record esistenti. Ad esempio, è possibile utilizzare i dati esistenti relativi ai crediti per stimare il rischio di credito per i nuovi richiedenti. |
stored procedure |
Insieme precompilato di istruzioni Transact-SQL archiviate con un nome ed elaborate come unità. In SQL Server sono disponibili stored procedure per la gestione di SQL Server e la visualizzazione delle informazioni relative a database e utenti. Le stored procedure predefinite di SQL Server vengono definite stored procedure di sistema. |
stored procedure CLR |
Stored procedure creata facendo riferimento a un assembly di SQL Server. L'implementazione della stored procedure CLR viene definita in un assembly creato in .NET Framework Common Language Runtime (CLR). |
stored procedure di sistema |
Set di stored procedure di SQL Server che possono essere utilizzate per eseguire azioni quali il recupero delle informazioni dal catalogo di sistema o l'esecuzione di attività amministrative. |
stored procedure estesa |
Funzione in una libreria di collegamento dinamico (DLL, Dynamic Link Library) codificata tramite l'API per stored procedure estese di SQL Server. La funzione può quindi essere richiamata da Transact-SQL utilizzando le stesse istruzioni impiegate per eseguire le stored procedure Transact-SQL. Le stored procedure estese consentono di ottenere funzionalità altrimenti non disponibili con le stored procedure Transact-SQL. |
stored procedure per la raccolta degli eventi |
Stored procedure generate dal sistema che possono essere chiamate da un'applicazione per inviare eventi alla tabella degli eventi nel database dell'applicazione. Tali stored procedure possono essere chiamate da trigger di SQL Server o da altre stored procedure di SQL Server. |
stored procedure remota |
Stored procedure disponibile in un'istanza di SQL Server, che viene eseguita da un'istruzione in un'altra istanza di SQL Server. |
stored procedure temporanea |
Procedura inserita nel database temporaneo tempdb e cancellata al termine della sessione. |
strategia di risoluzione |
Set di criteri valutati in sequenza dal motore del repository durante la selezione di un oggetto nel caso in cui esistano più versioni e le informazioni sulle versioni non siano state specificate nel programma che esegue la chiamata. |
stringa |
Set di byte contigui che includono un singolo valore di dati basato su caratteri o binario. Nelle stringhe di caratteri ogni byte o coppia di byte rappresenta un carattere alfabetico, un carattere speciale o un numero. Nelle stringhe binarie l'intero valore viene considerato un singolo flusso di bit senza uno schema intrinseco. La costante 'I am 32.' è ad esempio una stringa di caratteri a 8 byte, mentre la costante 0x0205efa3 è una stringa binaria a 4 byte. |
Structured Query Language (SQL) |
Linguaggio utilizzato per inserire, recuperare, modificare ed eliminare i dati in un database relazionale, appositamente progettato per le query di database. SQL include inoltre istruzioni per la definizione e la gestione degli oggetti di un database. SQL è il linguaggio supportato dalla maggior parte dei database relazionali ed è conforme agli standard pubblicati da ISO (International Standards Organization) e ANSI (American National Standards Institute). SQL Server utilizza una versione del linguaggio SQL denominata Transact-SQL. |
Strumentazione gestione Windows (WMI) |
Interfaccia che fornisce informazioni sugli oggetti in un ambiente gestito. Le estensioni di Strumentazione gestione Windows (WMI) per SQL sono definite WQL (WMI Query Language). |
strumento |
Applicazione di SQL Server con un'interfaccia utente grafica utilizzata per eseguire le attività più comuni. |
struttura decisionale |
Modello ad albero basato su una struttura di dati prodotti dall'applicazione di determinati metodi di data mining. È possibile utilizzare le strutture decisionali per l'elaborazione delle stime. |
struttura di esecuzione |
Nel flusso di dati di un pacchetto SQL Server Integration Services indica il percorso dei dati dalle origini alle trasformazioni e quindi alle destinazioni. L'utilità di pianificazione del motore flusso di dati utilizza tali strutture per creare il piano di esecuzione del flusso di dati. |
struttura multidimensionale |
Paradigma del database che tratta i dati come cubi che contengono dimensioni e misure in celle. Ogni cella viene identificata da un set di coordinate che ne identificano la posizione all'interno della struttura del cubo. |
subquery correlata |
Subquery che fa riferimento a una colonna in un'istruzione esterna. La query interna viene eseguita per ogni riga candidata nell'istruzione esterna. |
subset |
Selezione di tabelle e linee di relazione esistenti tra loro facenti parte di un diagramma del database più grande. Questa selezione può essere copiata in un nuovo diagramma del database. Questa operazione viene definita suddivisione del diagramma in subset. |
suddivisione di pagina |
Processo di spostamento di metà delle righe o delle voci da una pagina di dati o di indice completa in una pagina nuova per creare spazio per una nuova riga o voce di indice. |
suddivisione in token |
Nel text mining e nella ricerca full-text, processo di identificazione di unità significative all'interno di stringhe, nei delimitatori di parola, nei morfemi o nelle radici di parole, in modo tale da raggruppare i token correlati. Ad esempio, sebbene San Francisco sia composto da due parole, potrebbe essere trattato come un token singolo. |
supporto decisionale |
Sistemi progettati per supportare le analisi complesse necessarie per l'individuazione delle tendenze aziendali. Grazie alle informazioni recuperate da questi sistemi i dirigenti saranno in grado di elaborare decisioni in base ad analisi tempestive e accurate delle tendenze aziendali. |
supporto di backup |
File su disco o nastri utilizzati per contenere uno o più backup. |
supporto di valori Null |
Attributo di una colonna, un parametro o una variabile che definisce se tale elemento supporta i valori Null. |
tabella |
1. Oggetto bidimensionale, composto da righe e colonne, utilizzato per archiviare i dati relativi a un'entità modellata in un database relazionale. 2. Area dati in un layout di report in cui i dati sono visualizzati in formato a colonne. |
tabella codici |
Per dati di tipo carattere e Unicode, definizione degli schemi di bit che rappresentano lettere, numeri o simboli specifici, ad esempio 0x20 rappresenta uno spazio vuoto e 0x74 rappresenta il carattere "t". Alcuni tipi di dati utilizzano un byte per carattere e ogni byte può avere uno dei 256 diversi schemi di bit. |
tabella collegata |
Set di righe OLE DB esposto da un'origine dei dati OLE DB definita come un server collegato per l'utilizzo nelle query distribuite di SQL Server. Nelle query distribuite è possibile fare riferimento ai set di righe esposti dal server collegato come tabelle. |
tabella degli eventi |
Tabella del database dell'applicazione in cui sono archiviati i dati relativi agli eventi. Viene generata automaticamente sulla base delle informazioni incluse nel file di definizione dell'applicazione ogni volta che si esegue NSControl Create o NSControl Update. Ogni riga della tabella costituisce un'istanza di evento. |
tabella dei fatti |
Tabella centrale dello schema di un data warehouse che include misure numeriche e chiavi che mettono in relazione i fatti con le tabelle delle dimensioni. Nelle tabelle dei fatti sono inclusi i dati che descrivono eventi specifici di un'azienda, quali le transazioni bancarie o la vendita di prodotti. |
tabella della chiave esterna |
Tabella che include una chiave esterna. |
tabella delle dimensioni |
Tabella in un data warehouse le cui voci descrivono i dati di una tabella dei fatti. Nelle tabelle delle dimensioni sono inclusi i dati in base ai quali vengono create le dimensioni. |
tabella di base |
Tabella archiviata in modo permanente in un database. Le viste, i cursori, le istruzioni SQL e le stored procedure possono includere riferimenti alle tabelle di base. |
tabella di collegamento |
Tabella che stabilisce una relazione tra altre tabelle. La tabella di collegamento include chiavi esterne che fanno riferimento alle tabelle che formano la relazione. Ad esempio, nella tabella di collegamento OrderParts sono visualizzate le parti spedite per ogni ordine tramite le chiavi esterne alle tabelle Orders e Parts. |
tabella di collegamento |
Tabella con associazioni ad altre due tabelle utilizzata indirettamente come associazione tra tali tabelle. |
tabella di pubblicazione |
Tabella nel server di pubblicazione in cui i dati sono stati contrassegnati per la replica e fanno parte di una pubblicazione. |
tabella di ricerca |
In Integration Services, tabella di riferimento per il confronto, la corrispondenza o l'estrazione di dati. |
tabella nidificata |
Configurazione del modello di data mining in cui una colonna di una tabella include una tabella. |
tabella partizionata |
Tabella basata su uno schema di partizione, i cui dati vengono suddivisi orizzontalmente in unità che possono essere distribuite in più filegroup di un database. |
tabella primaria |
Il lato "uno" di due tabelle correlate in una relazione uno-a-molti. Una tabella primaria deve includere una chiave primaria e ogni record deve essere univoco. Un esempio di tabella primaria è una tabella contenente i nomi dei clienti identificati in modo univoco da un campo della chiave primaria CustomerID. |
tabella primaria delle dimensioni |
In uno schema a fiocco di neve in un data warehouse, tabella delle dimensioni direttamente correlata a e in genere unita in join alla tabella dei fatti. Le tabelle aggiuntive che completano la definizione delle dimensioni vengono unite in join alla tabella delle dimensioni primaria anziché alla tabella dei fatti. |
tabella remota |
Tabella archiviata in un'origine dei dati OLE DB diversa dall'istanza corrente di SQL Server. Per accedere alla tabella, è necessario creare una definizione di server collegato oppure utilizzare un nome di connettore ad-hoc. |
tabella sottostante |
Tabella a cui fa riferimento una vista, un cursore o una stored procedure. |
tabella temporanea |
Tabella inserita nel database temporaneo tempdb e cancellata al termine della sessione. |
tabelle di sistema |
Tabelle predefinite che costituiscono il catalogo di sistema di SQL Server. Nelle tabelle di sistema vengono archiviati tutti i metadati relativi a un'istanza di SQL Server, incluse le informazioni di configurazione, nonché le definizioni di tutti i database e gli oggetti di database presenti in tale istanza. Non è consigliabile modificare direttamente le tabelle di sistema. |
tempo di inattività |
Condizione di SQL Server Agent che definisce il livello di utilizzo della CPU da parte del Motore di database di SQL Server che rappresenta uno stato di inattività. È quindi possibile creare processi di SQL Server Agent in modo che vengano eseguiti ogni volta che l'utilizzo della CPU del Motore di database scende al di sotto del livello specificato nella definizione del tempo di inattività. In tal modo è possibile ridurre l'impatto che i processi di SQL Server Agent possono avere sulle altre attività di accesso al database. |
thread |
Componente del sistema operativo che consente l'esecuzione della logica di applicazioni multiutente come diversi percorsi asincroni distinti. Il Motore di database relazionale di SQL Server esegue più thread in modo da utilizzare più processori. L'utilizzo dei thread assicura inoltre che le operazioni vengano eseguite per alcune connessioni utente anche quando altre connessioni sono bloccate, ad esempio durante l'attesa del completamento delle operazioni di scrittura o lettura del disco. |
tipo CLR definito dall'utente |
Tipo definito dall'utente che viene creato facendo riferimento a un assembly di SQL Server. L'implementazione del tipo CLR definito dall'utente viene definita in un assembly creato in .NET Framework Common Language Runtime (CLR). |
tipo del canale di recapito |
Protocollo di un canale di recapito, ad esempio Simple Mail Transfer Protocol (SMTP) o File. |
tipo del gruppo di misure |
Specifica il tipo di informazioni contenuto dal gruppo di misure, ad esempio le informazioni relative all'ora, che possono attivare un trattamento specifico da parte del server e delle applicazioni client. |
tipo di archiviazione di file |
Definisce il formato di archiviazione utilizzato in un file di dati che trasferisce i dati da un'operazione di copia di massa per l'esportazione a un'operazione di copia di massa per l'importazione. Nei file in modalità nativa tutti i dati vengono archiviati utilizzando le stesse strutture interne utilizzate da SQL Server per l'archiviazione dei dati in un database. Nei file in modalità carattere tutti i dati vengono convertiti in stringhe di caratteri. |
tipo di dati |
Attributo che specifica il tipo di informazioni che può essere archiviato in una colonna, un parametro o una variabile. In SQL Server sono disponibili tipi di dati di sistema. È inoltre possibile creare tipi di dati definiti dall'utente. |
tipo di ordinamento |
Gruppo di regole in un set di regole di confronto che definiscono come verranno valutati i caratteri nelle operazioni di confronto e la sequenza in cui verranno ordinati. |
tipo di periferica |
Valore incluso nell'elenco definito dallo sviluppatore che specifica i tipi di periferiche supportate da una data applicazione. Un tipo di periferica corrisponde a un singolo canale di recapito. |
tipo di relazione |
Definizione di una relazione tra due interfacce come viene definita in un modello informativo. Un tipo di relazione è simile a una classe in quanto descrive le caratteristiche a cui devono conformarsi istanze specifiche. |
tipo dimensione |
Specifica il tipo di informazioni contenuto dalla dimensione, ad esempio le informazioni relative all'ora, che possono attivare un trattamento specifico da parte del server e delle applicazioni client. |
token |
Nella ricerca full-text, parola o stringa di caratteri identificata dal word breaker. |
token di traccia |
Nella replica transazionale, funzionalità che rappresenta una modalità pratica di misurazione della latenza e di convalida delle connessioni tra server di pubblicazione, server di distribuzione e Sottoscrittori. Un token viene scritto nel log delle transazioni del database di pubblicazione, contrassegnato come se si trattasse di una normale transazione replicata e inviato tramite il sistema. |
topologia di replica |
Definisce la relazione tra i server e le copie dei dati, nonché semplifica la logica che determina il flusso dei dati tra server. |
totale visivo |
Valore di cella aggregato visualizzato per un membro di una dimensione. Tale valore è conforme ai valori di cella visualizzati per i relativi figli visualizzati. Il totale visivo di una cella può discostarsi dal totale effettivo se alcuni figli della cella sono nascosti. Se, ad esempio, la funzione di aggregazione è SUM, il valore di cella visualizzato per la Spagna è 1000 e il valore di cella visualizzato per il Portogallo è 2000, il totale visivo per la penisola iberica sarà 3000. |
training del modello di data mining |
Processo utilizzato da un modello di data mining per stimare i parametri del modello tramite la valutazione di un set di dati conosciuti e stimabili. Si riferisce inoltre all'operazione che fa sì che un modello di data mining valuti i dati di training. |
Transact-SQL |
Linguaggio che include i comandi utilizzati per amministrare le istanze di SQL Server, per creare e gestire tutti gli oggetti in un'istanza di SQL Server e per inserire, recuperare, modificare ed eliminare tutti i dati nelle tabelle di SQL Server. Transact-SQL è un'estensione del linguaggio definito negli standard SQL pubblicati da ISO (International Standards Organization) e ANSI (American National Standards Institute). |
transazione |
Gruppo di operazioni a livello di database combinate in un'unità logica di lavoro per il quale viene eseguito il commit o il rollback. Una transazione può essere atomica, consistente, isolata e duratura, ovvero disporre delle cosiddette proprietà ACID. |
transazione distribuita |
Transazione che si estende su più origini dei dati. In una transazione distribuita, tutte le modifiche apportate ai dati cui si ha avuto accesso in tutte le origini dei dati vengono interrotte oppure ne viene eseguito il commit. |
transazione esplicita |
Gruppo di istruzioni SQL racchiuse entro delimitatori di transazione che definiscono sia l'inizio che la fine della transazione. |
transazione implicita |
Opzione di connessione nella quale ogni istruzione SQL eseguita dalla connessione viene considerata una transazione distinta. |
transazione posticipata |
Transazione di cui non è stato eseguito il commit al completamento della fase di rollforward e di cui non può essere eseguito il rollback all'avvio del database poiché i dati necessari per il rollback non sono in linea. I dati possono risiedere in una pagina o in un file. |
trasformazione |
1. Nel data warehousing, processo di modifica dei dati estratti dai sistemi delle origini dei dati in configurazioni e formati conformi con lo schema del data warehouse. 2. In Integration Services, componente del flusso di dati che aggrega, esegue il merge, distribuisce e modifica i dati delle colonne e i set di righe. |
trasformazione tramite UnPivot |
In Integration Services, processo di creazione di un set di dati più normalizzato tramite l'espansione delle colonne di dati in un record singolo in più record. |
trigger |
Stored procedure che viene eseguita in risposta a un evento DML (Data Manipulation Language) o DDL (Data Definition Language). |
trigger CLR |
Trigger DML o DDL creato facendo riferimento a un assembly di SQL Server. L'implementazione del trigger CLR viene definita in un assembly creato in .NET Framework Common Language Runtime (CLR). |
trigger DDL |
Trigger che viene attivato in risposta a istruzioni DDL (Data Definition Language). |
trigger DML |
Stored procedure eseguita quando i dati di una tabella specificata vengono modificati. I trigger vengono in genere creati per applicare l'integrità referenziale o la consistenza tra dati logicamente correlati inclusi in tabelle diverse. |
TSX |
Vedere: server di destinazione |
tupla |
Identifica in modo univoco una cella, in base a una combinazione di membri dell'attributo da ogni gerarchia dell'attributo nel cubo. |
Unicode |
Definisce un set di lettere, numeri e simboli riconosciuti da SQL Server nei tipi di carattere nchar, nvarchar e ntext. Pur essendo uno standard a se stante, Unicode fa riferimento ai set di caratteri, comprende oltre 65.000 possibili valori in confronto ai 256 di un set di caratteri e richiede uno spazio di archiviazione doppio. Lo standard Unicode include i caratteri per la maggior parte delle lingue. |
uniqueifier |
Colonna a 4 byte aggiunta automaticamente a una riga dal Motore di database di SQL Server per rendere univoca ogni chiave di indice. Questa colonna e i relativi valori sono per uso interno e non sono visualizzati o accessibili dagli utenti. |
unità di allocazione |
Set di pagine che possono essere utilizzate come un insieme. Le pagine appartenenti a un'unità di allocazione vengono rilevate dalle pagine della mappa di allocazione degli indici (IAM, Index Allocation Map). Un'unità di allocazione è composta da una catena di pagine IAM e da tutte le pagine contrassegnate come allocate in tale catena di pagine IAM. Un'unità di allocazione può contenere solo una catena IAM e una catena IAM deve appartenere soltanto a una unità di allocazione. |
utente (account) |
Account di protezione o identificatore di SQL Server che rappresenta un utente specifico in un database. |
utilità |
Applicazione di SQL Server eseguita da un prompt dei comandi per eseguire attività comuni. |
Utilità Agente snapshot |
Configura e attiva l'agente snapshot, che prepara i file di snapshot che includono lo schema e i dati delle tabelle pubblicate e degli oggetti del database. |
utilizzo forzato del piano |
Utilizzo dell'hint per query USE PLAN per forzare l'utilizzo di uno specifico piano di query per una query da parte di Query Optimizer di SQL Server. |
Vacuumer (Notification Services) |
Componente che rimuove i dati scaduti dalle tabelle di Notification Services. |
valore predefinito |
Valore di dati, impostazione di opzioni, regole di confronto o nome assegnato automaticamente dal sistema quando un utente non specifica un valore, un'impostazione, un set di regole di confronto o un nome. Azione eseguita automaticamente quando si verificano eventi specifici se un utente non ha impostato l'azione da eseguire. |
valore predefinito globale |
Valore predefinito definito per un database specifico e condiviso dalle colonne di tabelle diverse. |
variabile |
1. In Integration Services archivia i valori che possono essere utilizzati in script, espressioni e espressioni di proprietà per impostare i valori di colonna e le proprietà degli oggetti di pacchetto. 2. Entità definite che costituiscono valori assegnati. Una variabile locale viene definita tramite un'istruzione DECLARE@localvariable e ad essa viene assegnato un valore iniziale all'interno del batch di istruzioni in cui è stata dichiarata tramite un'istruzione SELECT o SET@localvariable. |
variabile locale |
Variabile definita dall'utente alla quale è assegnato un valore. Una variabile locale viene definita tramite un'istruzione DECLARE, associata a un valore iniziale tramite un'istruzione SELECT o SET e utilizzata all'interno del batch di istruzioni o del modulo in cui è stata dichiarata. |
variabile oggetto |
Variabile che include un riferimento a un oggetto. |
vincoli CHECK |
Definiscono i valori dei dati accettabili in una colonna. È possibile applicare i vincoli CHECK a più colonne oppure più vincoli CHECK a un'unica colonna. Quando una tabella viene eliminata, verranno eliminati anche i relativi vincoli CHECK. |
vincoli UNIQUE |
Vincoli che applicano l'integrità di entità a una chiave non primaria. I vincoli UNIQUE impediscono l'inserimento di valori duplicati e garantiscono la creazione di un indice per ottimizzare le prestazioni. |
vincolo |
Proprietà assegnata alla colonna di una tabella per impedire che determinati tipi di valori di dati non validi vengano inseriti nella colonna. Un vincolo UNIQUE o PRIMARY KEY impedisce ad esempio l'inserimento di un valore duplicato di un valore esistente, un vincolo CHECK impedisce l'inserimento di un valore che non soddisfa una condizione specificata, mentre un vincolo NOT NULL impedisce l'inserimento di un valore NULL. |
vincolo a livello di colonna |
Definizione di vincolo specificata all'interno di una definizione di colonna durante la creazione o la modifica di una tabella. Il vincolo viene applicato solo alla colonna associata. |
vincolo a livello di tabella |
Vincoli che consentono di definire varie forme di integrità dati in una colonna (vincolo a livello di colonna) o in diverse colonne (vincoli a livello di tabella) quando la tabella viene definita o modificata. I vincoli supportano l'integrità di dominio, l'integrità di entità e l'integrità referenziale, nonché l'integrità definita dall'utente. |
vincolo DEFAULT |
Proprietà definita per una colonna di tabella che specifica un vincolo da utilizzare come valore predefinito per la colonna. Se una qualsiasi istruzione INSERT o UPDATE successiva specifica un valore NULL per la colonna oppure non specifica alcun valore per tale colonna, il valore costante definito nel vincolo DEFAULT verrà inserito nella colonna. |
vincolo di integrità |
Proprietà definita per una tabella che impedisce operazioni di modifica dei dati che potrebbero creare dati non validi. |
vincolo di precedenza |
In Integration Services, i vincoli di precedenza collegano gli eseguibili, i contenitori e le attività inclusi nei pacchetti e specificano le condizioni che determinano se tali eseguibili devono essere eseguiti. |
vista a gestione dinamica |
Set di viste predefinite che restituiscono informazioni sullo stato del server relative a valori, oggetti e impostazioni in SQL Server. Possono essere utilizzate per monitorare l'integrità di un'istanza del server, diagnosticare i problemi e ottimizzare le prestazioni. |
vista dizionario dati |
Tabella di sistema. |
vista indicizzata |
Vista cui è applicato un indice cluster univoco. Le viste indicizzate consentono di migliorare le prestazioni di alcuni tipi di query. |
vista origine dati |
Selezione di oggetti di database denominata, esplorabile e persistente, che può essere utilizzata da più progetti come origine dei dati. |
vista partizionata distribuita |
Vista che unisce in join dati partizionati in senso orizzontale da un set di tabelle membro appartenenti a uno o più server. I dati appaiono come se fossero in una tabella. |
vista partizionata locale |
Vista che unisce dati partizionati in senso orizzontale da un set di tabelle membro esistenti nel server. I dati appaiono come se fossero in una tabella. |
Visualizzatore conflitti di replica |
Consente di visualizzare e risolvere i conflitti verificatisi durante il processo di replica, nonché di esaminare il modo in cui tali conflitti sono stati risolti. |
WMI |
Vedere: Strumentazione gestione Windows (WMI) |
word breaker |
Nella ricerca full-text, per una lingua specifica, un word breaker suddivide testo in token basandosi sulle regole lessicali pertinenti. |
word breaking |
Nel text mining o nella ricerca full-text, processo di separazione delle stringhe in corrispondenza dei delimitatori di parola. La definizione di un delimitatore di parole varia notevolmente da un linguaggio naturale all'altro e pone problemi significativi per il recupero di informazioni sul linguaggio naturale. |
WQL |
Vedere: WQL (WMI Query Language) |
WQL (WMI Query Language) |
Subset di SQL ANSI con modifiche nella semantica adattate al servizio Strumentazione gestione Windows (WMI). |
writeback |
Aggiornamento di un valore di cella di un cubo, di un membro o del valore di una proprietà del membro. |
Xcopy |
Funzionalità di distribuzione, supportata solo in SQL Server Express, che consente di copiare un'applicazione e un file di database (con estensione mdf) in un altro computer oppure in una posizione diversa dello stesso computer senza che siano necessari interventi di configurazione aggiuntivi. |
XSD |
Vedere: linguaggio di definizione dello schema XML (XSD) |
XSL |
Vedere: Extensible Stylesheet Language (XSL) |
XSLT |
Vedere: Extensible Stylesheet Language Transformations (XSLT) |
zombie |
Messaggio non elaborato da un'orchestrazione. Non si trova nella coda degli elementi sospesi né in nessun'altra posizione dove può essere recuperato. |
Vedere anche
Altre risorse
Glossario dei termini in lingua inglese