Partitioned Tables and Indexes
SQL Server supporta il partizionamento di tabelle e indici. I dati di tabelle e indici partizionati vengono divisi in unità distribuibili tra più filegroup in un database. I dati sono partizionati in senso orizzontale, in modo che per gruppi di righe venga eseguito il mapping in singole partizioni. Tutte le partizioni di un singolo indice o di una singola tabella devono trovarsi nello stesso database. La tabella o indice viene gestito come singola entità logica quando si eseguono query o aggiornamenti sui dati. Le tabelle e gli indici partizionati non sono disponibili in ogni edizione di MicrosoftSQL Server. Per un elenco delle funzionalità supportate dalle edizioni di SQL Server, vedere Funzionalità supportate dalle edizioni di SQL Server 2014.
Importante
SQL Server 2014 supporta fino a 15.000 partizioni per impostazione predefinita. Nelle versioni precedenti a SQL Server 2012, il numero di partizioni è limitato a 1.000 per impostazione predefinita. Nei sistemi basati su x86 è possibile creare una tabella o un indice con più di 1000 partizioni, ma non è supportato.
Vantaggi del partizionamento
Il partizionamento di tabelle o indici di grandi dimensioni può offrire i vantaggi in termini di gestibilità e prestazioni descritti di seguito.
È possibile trasferire o accedere a subset di dati in modo rapido ed efficiente, salvaguardando al contempo l'integrità della raccolta di dati. Operazioni quali il caricamento di dati da un sistema OLTP a un sistema OLAP richiedono ad esempio solo pochi secondi invece che minuti o addirittura ore necessari invece quando i dati non sono partizionati.
È possibile eseguire più rapidamente operazioni di manutenzione su una o più partizioni. Le operazioni risultano più efficienti perché vengono applicate solo a subset di dati e non all'intera tabella. È ad esempio possibile scegliere di comprimere i dati in una o più partizioni oppure ricompilare una o più partizioni di un indice.
È possibile ottenere migliori prestazioni con le query in base alle tipologie eseguite con maggiore frequenza e alla configurazione hardware in uso. Ad esempio, Query Optimizer è in grado di elaborare query di tipo equijoin tra due o più tabelle partizionate in modo più rapido quando le colonne di partizionamento nelle tabelle corrispondono, in quanto è possibile unire in join le partizioni stesse.
Quando SQL Server esegue l'ordinamento dei dati per le operazioni di I/O, ordina prima i dati in base alla partizione. SQL Server accede a un'unità alla volta e ciò potrebbe ridurre le prestazioni. Per migliorare le prestazioni di ordinamento dei dati, eseguire lo striping dei file di dati delle partizioni tra più dischi configurando un sistema RAID. In questo modo, anche se SQL Server ordina ancora i dati in base alla partizione, può accedere a tutte le unità di ogni partizione contemporaneamente.
È inoltre possibile migliorare le prestazioni abilitando l'escalation blocchi a livello di partizione invece che di intera tabella. Ciò consente di ridurre gli effetti di contesa dei blocchi per la tabella.
Componenti e concetti
I termini seguenti sono applicabili al partizionamento di tabelle e indici.
Funzione di partizione
Oggetto di database che definisce la modalità con cui viene eseguito il mapping delle righe di una tabella o di un indice a un set di partizioni in base ai valori di una determinata colonna, denominata colonna di partizionamento. Ovvero, la funzione di partizione definisce il numero di partizioni che la tabella avrà e come sono definiti i limiti delle partizioni. Ad esempio, data una tabella che contiene i dati degli ordini di vendita, si può decidere di partizionare la tabella in dodici (ogni mese) partizioni basate su una colonna di tipo datetime
, quale una data di vendita.
Schema di partizione
Oggetto di database che mappa le partizioni di una funzione di partizione a un set di filegroup. Il principale motivo per cui inserire le partizioni in filegroup separati consiste nel fatto che in tal modo è possibile eseguire operazioni di backup nelle partizioni in modo indipendente, in quanto è possibile eseguire backup in filegroup singoli.
Colonna di partizionamento
Colonna di una tabella o di un indice utilizzata da una funzione di partizione per partizionare la tabella o l'indice. Le colonne calcolate che partecipano a una funzione di partizione devono essere contrassegnate in modo esplicito come PERSISTED. È possibile utilizzare come colonna di partizionamento tutti i tipi di dati che possono essere utilizzati come colonne di indice, eccetto il tipo di dati timestamp
. Non è possibile specificare i tipi di dati ntext
, text
, image
, xml
, varchar(max)
, nvarchar(max)
o varbinary(max)
. Inoltre, non è possibile specificare colonne di tipo definito dall'utente Common Language Runtime (CLR) di Microsoft .NET Framework né colonne di tipo di dati alias.
Indice allineato
Indice basato sullo stesso schema di partizione della relativa tabella corrispondente. Se una tabella e i relativi indici sono allineati, in SQL Server è possibile cambiare le partizioni in modo rapido ed efficiente, mantenendo inalterata la struttura della tabella e degli indici. Per poter essere allineato alla relativa tabella di base, non è necessario che un indice sia inserito nella stessa funzione di partizione denominata. Le funzioni di partizione dell'indice e della tabella di base devono tuttavia condividere alcune caratteristiche, ad esempio i tipi di dati degli argomenti devono essere uguali, il numero di partizioni definito deve corrispondere e i valori limite delle partizioni devono essere uguali.
Indice non allineato
Indice partizionato in modo indipendente rispetto alla relativa tabella corrispondente. Ciò significa che l'indice presenta uno schema di partizione diverso oppure che si trova in un filegroup separato rispetto alla tabella di base. La progettazione di un indice partizionato non allineato può risultare utile nei casi seguenti:
La tabella di base non è stata partizionata.
La chiave dell'indice è univoca e non contiene la colonna di partizionamento della tabella.
Si desidera che la tabella di base sia inserita in join collocati con più tabelle che utilizzano colonne di join diverse.
Eliminazione di partizioni
Processo mediante il quale Query Optimizer accede solo alle partizioni rilevanti per soddisfare i criteri di filtro della query.
Linee guida relative alle prestazioni
Il nuovo limite massimo di 15.000 partizioni influisce sulla memoria, sulle operazioni degli indici partizionati, sui comandi DBCC e sulle query. In questa sezione vengono descritte le implicazioni relative alle prestazioni determinate dall'aumento del numero di partizioni al di sopra di 1000 e vengono illustrate soluzioni alternative a seconda delle necessità. Con l'aumento del limite al numero massimo di partizioni fino a 15.000, è possibile archiviare dati per periodi prolungati. Tuttavia, è consigliabile mantenere i dati solo per il tempo strettamente necessario e preservare l'equilibrio tra livello di prestazioni e numero di partizioni.
Utilizzo della memoria e linee guida
È consigliabile disporre di almeno 16 GB di RAM se si utilizza un numero elevato di partizioni. Se il sistema non dispone di memoria sufficiente, le istruzioni DML (Data Manipulation Language) e DDL (Data Definition Language) nonché altri tipi di operazioni potrebbero avere esito negativo. Nei sistemi provvisti di 16 GB di RAM in cui vengono eseguiti numerosi processi che richiedono un'elevata quantità di memoria, quest'ultima potrebbe esaurirsi in caso di operazioni su un numero elevato di partizioni. Pertanto, la probabilità che si verifichino problemi di prestazioni o di memoria si riduce in funzione della quantità di memoria disponibile oltre i 16 GB.
Le limitazioni relative alla memoria possono influire sulle prestazioni o sulla capacità stessa di compilare un indice partizionato in SQL Server, specialmente se l'indice non è allineato alla relativa tabella di base o al relativo indice cluster eventualmente applicato.
Operazioni relative agli indici partizionati
Le limitazioni relative alla memoria possono influire sulle prestazioni o sulla capacità stessa di compilare un indice partizionato in SQL Server, specialmente del caso di indici non allineati. La creazione e la ricompilazione di indici non allineati per una tabella con oltre 1.000 partizioni sono possibili, ma non supportate. Questo tipo di operazioni può causare riduzioni delle prestazioni e un eccessivo consumo della memoria.
La creazione e la ricompilazione di indici allineati possono richiedere più tempo a seconda del numero di partizioni. È consigliabile non eseguire più comandi di creazione e ricompilazione degli indici contemporaneamente poiché potrebbero verificarsi problemi di prestazioni e memoria.
Quando in SQL Server viene eseguito l'ordinamento per compilare indici partizionati, viene innanzitutto creata una tabella di ordinamento per ciascuna partizione. Vengono quindi compilate le tabelle di ordinamento nel rispettivo filegroup di ogni partizione oppure in tempdb
, se è specificata l'opzione di indice SORT_IN_TEMPDB. Per poter compilare una tabella di ordinamento, è necessaria una quantità di memoria minima che varia in base alla tabella. Quando si compila un indice partizionato allineato alla relativa tabella di base, le tabelle di ordinamento vengono compilate una alla volta e la quantità di memoria necessaria è minore. Quando invece si compila un indice partizionato non allineato, le tabelle di ordinamento vengono compilate simultaneamente. È pertanto necessaria una quantità di memoria sufficiente a gestire simultaneamente tali ordinamenti. Maggiore è il numero di partizioni e maggiore sarà la quantità di memoria necessaria. La dimensione minima di ogni tabella di ordinamento per ogni partizione è di 40 pagine, ognuna delle quali contiene 8 kilobyte. Ad esempio, per un indice partizionato non allineato con 100 partizioni è necessaria una quantità di memoria sufficiente per ordinare simultaneamente in modo seriale 4.000 (40 * 100) pagine. Se la memoria è disponibile, l'indice verrà compilato anche se è possibile che l'operazione influisca negativamente sulle prestazioni. Se la memoria non è disponibile, l'indice non verrà compilato. Per un indice partizionato allineato con 100 partizioni è invece necessaria solo la memoria per l'ordinamento di 40 pagine, perché gli ordinamenti non vengono eseguiti simultaneamente.
È possibile che i requisiti di memoria per gli indici allineati e non allineati siamo maggiori se SQL Server applica gradi di parallelismo alla compilazione in un computer multiprocessore. Ciò dipende dal fatto che maggiori sono i gradi di parallelismo, maggiore sarà la quantità di memoria richiesta. Se ad esempio SQL Server imposta i gradi di parallelismo su 4, per un indice partizionato non allineato con 100 partizioni sarà necessaria una quantità di memoria che consenta a quattro processori di ordinare simultaneamente 4.000 pagine, ovvero 16.000 pagine in totale. Se l'indice partizionato è allineato, la quantità di memoria si riduce alla quantità necessaria a quattro processori per ordinare 40 pagine, ovvero 160 (4 * 40) pagine. Per ridurre manualmente i gradi di parallelismo, è possibile utilizzare l'opzione di indice MAXDOP.
Comandi DBCC
In presenza di un numero elevato di partizioni, l'esecuzione di comandi DBCC può richiedere un tempo proporzionalmente maggiore.
Query
Le query per le quali si utilizza l'eliminazione di partizioni possono offrire prestazioni analoghe o migliorate con un numero elevato di partizioni. L'esecuzione di query che non utilizzano l'eliminazione di partizioni può richiedere più tempo a seconda del numero di partizioni.
Si supponga ad esempio che una tabella contenga 100 milioni di righe e le colonne A
, B
e C
. Nello scenario 1 la tabella è divisa in 1000 partizioni per la colonna A
. Nello scenario 2, la tabella è divisa in 10.000 partizioni per la colonna A
. Una query eseguita su tale tabella con clausola WHERE per filtrare la colonna A
utilizza l'eliminazione di partizioni ed analizza una partizione. Se eseguita nello scenario 2, la stessa query risulta più rapida in quanto è presente un numero minore di righe da analizzare in una partizione. Una query con clausola WHERE per filtrare la colonna B analizza tutte le partizioni. Nello scenario 1, tale query viene eseguita in meno tempo rispetto allo scenario 2 in quanto sono presenti meno partizioni da analizzare.
Le query che utilizzano operatori quali TOP o MAX/MIN su colonne diverse dalla colonna di partizionamento possono comportare prestazioni ridotte con il partizionamento perché tutte le partizioni devono essere valutate.
Modifiche di comportamento nel calcolo delle statistiche durante operazioni su indici partizionati
A partire da SQL Server 2012, le statistiche non vengono create analizzando tutte le righe della tabella quando viene creato o ricompilato un indice partizionato. Query Optimizer utilizza invece l'algoritmo di campionamento predefinito per generare statistiche. Dopo avere aggiornato un database con gli indici partizionati, è possibile notare una differenza nei dati dell'istogramma relativamente a tali indici. Tale cambiamento potrebbe non influire sulle prestazioni di query. Per ottenere statistiche sugli indici partizionati analizzando tutte le righe nella tabella, utilizzare CREATE STATISTICS o UPDATE STATISTICS con la clausola FULLSCAN.
Attività correlate
Attività | Argomento |
Viene illustrato come creare funzioni e schemi di partizione e quindi applicarli a una tabella e a un indice. | Creare tabelle e indici partizionati |
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I seguenti white paper sulle strategie e le implementazioni relative a tabelle e indici partizionati possono risultare particolarmente utili (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese).