[OT] Io amo l’Alto Adige…
ma a volte mi viene voglia di non tornarci più e di boicottarlo in tutti i modi!
Ho appena letto questo articolo sul sito di Repubblica.
Il nocciolo è: l’Alpenverein (il CAI in lingua tedesca) ha sostituito i cartelli segnavia bilingue sui sentieri dell’AltoAdige (oltre 60000 cartelli) con cartelli in sola lingua tedesca.
A fronte delle giuste e sacrosante rimostranze dei turisti di lingua italiana il presindente dell’Alpenverein (Georg Simeoni) non trova niente di meglio che dire (cito dall’articolo di Repubblica): “Scusi, ma quando i turisti italiani vanno a camminare in Germania o in Austria come fanno?”
Quando i turisti italiani vanno a camminare in Germania o in Austria???
Mi piacerebbe ricordare al signor Simeoni che l’Alto Adige-Sudtirol è, fino a prova contraria, territorio bilingue (nelle zone ladine trilingue) della Repubblica Italiana (non è Austria e non è Germania) e quindi è il minimo e per me naturale che i cartelli (tutti) siano Bi/Trilingue!!
La cosa paradossale è che parte dei fondi per la realizzazione dei cartelli arrivano da Roma!!
Adesso sembra che la vicenda sia arrivata all’attenzione del ministro Maroni e che la Procura (immagino di Bolzano) stia indagando sulla vicenda. Si ipotizza la possibilità anche di intervento della Corte dei Conti.
Questi interventi mi sembrano giusti e doverosi: in fondo sono stati spesi male soldi dello Stato destinati ad un progetto bilingue.
Da ormai quindici anni passo almeno quindici giorni delle mie vacanze estive e una settimana in inverno in Alto Adige.
Sto seriamente pensando di passare alle dolomiti Bellunesi…
Personalmente eliminerei le regioni a statuto speciale e provincie autonome…
Bhe, scusate lo sfogo dettato dalla passione per quei luoghi.
Giorgio
Comments
Anonymous
January 01, 2003
Non so quanto questa conversazione possa interessare chi segue questo blog, cmq, fatta la domanda, ecco la mia risposta.... Intanto, mi spiego meglio: forse la "germanizzazione" non è inevitabile ragionando su lungo termine, ma diciamo che la trovo tale in questo medio periodo di localismi "incentivati". Ma a prescindere da questo, ritengo che non sia basata sui flussi turistici italiani o no, quanto sui residenti, che sono poi gli albergatori, i commercianti, ecc... Credo che la Storia possa spiegare abbastanza bene perché per molti di loro l'Italia non sia propriamente la "Patria". E' sicuramente vero che gli statuti speciali, con i loro vantaggi(=$, nell'accezione di zio Paperone e non IT...) abbiano negli anni "convinto" gli Altoatesini che in fondo essere in Italia non fosse poi così male! Ma penso sia anche abbastanza normale che non si sia mai sopita una vena più emotiva, che li fa sentire più legati ad altre nazioni. Ecco allora come, in un periodo del genere (emotività, crisi economica, localismi esasperati), sia secondo me spiegabile l'apparire di certi fenomeni, tipo quello dei cartelli, e più in generale sia più visibile il lato "emotivo" della coscienza altoatesina. Questo ovviamente per spiegare (secondo me) la situazione, non certo per giustificarla; perché sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che gli statuti speciali, se possono avere un senso ad istituzione appena nata, siano poi diventati obsoleti. Così come penso che cmq, usufruendone, non si possa poi sputare nel piatto in cui si mangia! Mi scuso per il prolungato OT! fabioAnonymous
January 01, 2003
Ciao Fabio. Perché dici che la tendenza "germanizzante" è inevitabile? Io per altro, frequentando sopratutto le valli Ladine, non l'ho avvertita. Certo è che i turisti italiani quasi eguagliano il numero di turisti tedeschi (39% contro 40,5% secondo questo documento - http://www.provincia.bz.it/pressnotes/module/pres_getimg.asp?imgID=399840 - della provincia di Bolzano), mentre i turisti Austriaci sono solo il 2,2% (sempre secondo la stessa fonte). Quindi il minimo che ci si può aspettare (almeno finche resta territorio della Repubblica Italiana) è che il bilinguismo sia attuato, quanto meno nella segnaletica che per altro sui sentieri di montagna significa anche sicurezza. Ciao e buo n lavoro GiorgioAnonymous
January 01, 2003
Concordo con Giorgio sul fatto che si stia un pò esagerando!! Dopo 20 di Val Pusteria e Plan de Corones in estate ed in inverno, sono 2 anni che mi sono spostato di 30 Km verso Est in quel di Sappada, nel cuneo di Veneto tra le Dolomiti. Finalmente quando vado a comprare non mi parlano in tedesco nonostante sia alto, bianchissimo e rosso di capelli. Il posto merita tantissimo, pieno relax, si mangiano specialità montane italiane (non a caso vi è uno fra i primi 10 ristoranti d'Italia). Gite quanto se ne vuole, da semplici passeggiate a strade ferrate. Bei boschi. Dalla famiglia con prole ai pensionati con nipotame al seguito. I maggiori frequentatori del posto sono Veneti, tanto che quando scoprono che veniamo da Genova si meravigliano un po'. Che dire, se Giorgio vuol provare, l'anno scorso caddero solo 8 metri di neve!!! Per l'Alto Adige dispiace solo che alcuni s'impuntino su una questione stupida ma quanto mai importante. Il signore citato nell'articolo, non so se gli piacerebbe andare in Sardegna e trovarsi le indicazioni in sassarese o in cagliaritano al posto di quelle in volgare italiano!! Addirittura nella piana di St. Moritz riesco a farmi capire nella mia lingua madre, perchè mai questi signori si son presi la briga di fare una cosa del genere con soldi nostri (nostri, non loro!) sulle nostre montagne (nostre, dato che parecchi hanno combattuto fino alla morte per mantenerle italiane)??? Ciaps, DanieleAnonymous
January 01, 2003
Mi sa che tra un po' l'Alto Adige sarà piuttosto affollato :)Anonymous
January 01, 2003
The comment has been removedAnonymous
January 01, 2003
The comment has been removedAnonymous
January 01, 2003
@Daniele Grazie per il suggerimento su Sappada. Proverò a convincere Emma... lei chiama il Sassolungo e il Sella "le mie montagne"... Non concordo con un paio di cose di quello che dice Daniele:
- i soldi usati sono dei contribuenti italiani quindi anche "loro" (Questo loro e noi in verità non mi piace per nulla, preferisco un noi dove alcuni parlano solo italiano e altri, più fortunati, sia italiano che tedesco. il punto sui soldi è che erano destinati ad un progetto dalle caratteristiche bilingue e non per fare cartelli solo in tedesco, in una zono bilingue)
- sulla "proprietà" di quelle montagne ci sarebbe a lungo da discutere data la stratificazione delle culture che si sono succedute. Io sono per una convivenza dove tutti abbiano la possibilità di esprimere la loro cultura senza prevaricare, negare, cercare di affossare, quella degli altri e i cartelli in una sola lingua (quale che sia) vanno in questa direzione Ciao Giorgio
Anonymous
January 01, 2003
Giorgio hai ragione, preso dall'entusiasmo ho usato le particelle pronominali a sproposito, o meglio senza specificare. Quando dico i nostri soldi, intendo i soldi di tutti quelli che pagano le tasse, e che quindi dovrebbero andare a beneficio di tutti, e non solo di una ridotta minoranza. Sarebbe stato corretto secondo me sostituire i cartelli con altri con scritte in 4 lingue (Ladino, tedesco, italiano ed inglese, ove possibile). Quando parlo delle nostre montagne, intendo all'interno dei confini italiani e non, come hai fatto notare tu, nei confini Germanici (alquanto lontani) od Austriaci. In realtà, sono patrimonio dell'intera umanità, come tutto il territorio e l'ambiente in cui viviamo. Gli unici veri proprietari sono gli animali e le piante che li vivono da molto più tempo di noi. Devo dire anche, che per fortuna molte persone (e non solo legate al turismo per professione) che abitano in Alto Adige sono sempre molto gentili e disponibili. Comunque sia, quest'estate con mia moglie abbiamo fatto una ricerca per capire cosa si potrebbe fare per andare a vivere da quelle parti. I miei il pensiero sincero lo stanno facendo, ma come Fabio faceva notare, il mio babbo è già in quella condizione fantastica che si chiama Pensione!! My two pences, DanieleAnonymous
January 01, 2003
L'utopia è la pensione? Bha, mi sa di si :)Anonymous
January 01, 2003
The comment has been removed