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Microsoft Management Summit 2010

E' in corso in questi giorni, a Las Vegas – Nevada, il Microsoft Management Summit 2010 , la principale conferenza Microsoft dedicata ai prodotti e alle tecnologie di management.

Il titolo della conferenza di quest'anno, "Manage the Future – Desktop to Cloud", mette immediatamente in evidenza qual'è il focus: gestione end-to-end dell'infrastruttura aziendale con particolare focus sul Cloud.

Di seguito un lungo, ma credo interessante post, dedicato alle novità presentate durante le due keynote.

I primi due giorni sono stati segnati dalle keynote tenute da Bob Muglia (President, Server and Tools Business) e Brad Anderson (Corporate Vice President)

Durante la sua keynote Bob Muglia ha posto l'accento sulla trasformazione in atto nel mondo dell'IT, di come il cloud sia al centro di questa trasformazione e di come il ruolo dell'IT Pro (sistemista se preferite) debba evolversi. Una frase mi sembra significativa:

"Cosa 'è dopo il Dynamic TI?
Non c'è dubbio: è il cloud"

E secondo Bob Muglia il cloud è:

"Just-in-time provisioning and scaling of services on shared hardware"

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Punti salienti (a mio avviso):

  • Annuncio del rilascio in RTM di System Center Data Protection Manager 2010 la nuova versione del prodotto di backup e Disaster Recovery di Microsoft. Questa nuova versione presenta importanti nuove funzionalità:
    • La possibilità per i laptop "on the road" di ricevere policy definite centralmente per la protezione dei dati. In questo modo il laptop risulta protetto anche quando non è connesso alla rete aziendale
    • Miglioramento della protezione di Hyper-V R2 con il supporto a Live Migration, Cluster Shared Volume (CSV) e la possibilità di eseguire il recovery di un singolo file contenuto in un VM, in senari di protezione dell'host di virtualizzazione (nessun agent nelle VM)
    • Miglioramenti nella protezione e nel recovery di SQL Server, Exchange e SharePoint
    • Possibilità di repliche site-to-site verso un'altro server DPM o verso un provider nel cloud pe implementare scenari di disaster recovery
    • Significative capacità di scalare in ambienti enterprise. Un singolo server DPM 2010 è ora in grado di proteggere:
      • 100 server in produzione
      • 1000 client Windows
      • 2000 database SQL
      • 25TB di dati di una farm SharePoint con 1M di item
      • 40TB di database Exchange
    • Gestione centralizzata del System State e capacità di Bare Metal Recovery
  • Annuncio di una forte partnership con HP per l'implementazione di Long Distance Live Migration. E' stata mostrata una demo durante la quale macchine virtuali presenti in un datacenter sono state spostate in un datacenter completamente diverso e remoto senza interruzione di servizio. Il processo può essere guidato e orchestrato attraverso una serie di passaggi in System Center Service Manager 2010 di cui è stata annunciata la disponibilità in RTM.
  • Demo di Opalis e Visual Studio Lab Management 2010 :
    Il primo prodotto è uno strumento per orchestrare sequenze di operazioni che devono essere eseguite, anche da tool diversi, in un determinato e preciso ordine. Opalis è in grado di orchestrare operazioni relative a prodotti Microsoft e di terze parti sia software che hardware.
    Del secondo prodotto vi ho già diffusamente parlato qui.
  • Annuncio della collaborazione con diversi vendor hardware per la produzione e commercializzazione di container simili a quelli usati da Microsoft nei propri datacenter (che contengono circa 2000 server ciascuno), ma di dimensioni ridotte (un centinaio o qualche decina di server) per costruire private cloud in modo efficiente e semplice.

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  • Demo di System Center Virtual Machine Manager vNext (Edwin Yuen). La prima cosa mostrata è la capacità di VMM vNext di tenere nella Library, oltre a quanto possibile nell'attuale versione, anche pacchetti App-V per applicazioni server, Pacchetti SQL DAC e pacchetti MS Deploy.
    Subito dopo ha preso in considerazione il fatto che molte applicazioni/servizi sono in realtà distribuite su diversi server (VM) e ha quindi mostrato Service Designer: una nuova funzionalità che consente di definire modelli di applicazioni distribuite definendo le relazione tra VM, i template di VM usare, la scalabilità richiesta (numero minimo e massimo di VM richieste gestite in collaborazione con SCOM) per finire con l'associazione dei pacchetti App-V alle VM.
    In questo modo si realizza la possibilità di costruire "al volo" le VM necessarie componendo i diversi elementi presi dalla Library. L'altro obbiettivo che si realizza è il mantenere limitato il numero di oggetti nella Library. VMM diventa quindi il gestore della Fabric.
    Edwin ha poi mostrato la capacità di analisi della compliance di sicurezza degli oggetti nello store e la possibilità di applicare patch  in modo automattizzato. VMM consente poi di orchestrare la distribuzione degli oggetti aggiornati a tutte le VM che li usano. Non è più necessario quindi eseguire l'upgrade delle VM in produzione salvando lo stato della applicazioni (virtualizzate) in esecuzione, sostituendo l'immagine della VM e riapplicando l'applicazione. Questo è il modello usato per esempio per Bing e Azure.
    GRANDE!!!

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Pacchetti SQL DAC, MS Deploy e App-V nella Library

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VMMvNext

Service Designer

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Analisi della conformità di sicurezza degli HD nella library

  • Demo di monitoring di servizi Azure con SCOM (Shilpa Ranganathan)
    Shilpa ha mostrato come grazie ad un Management Pack dedicato Operations Manager sia in grado di monitorare un'applicazione complessa con componenti eseguiti sia in un Private Cloud sia su Azure e a fronte di problemi di performance, grazie ad un task fornito dal MP, mettere on line nuove istanze di web server role su Azure.

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Monitoring di Azure con System Center Operations Manager

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La keynote di Brad Anderson ha fornito altri spunti interessanti ed è partito con una prima interessante affermazione:

"La virtualizzazione e il cloud non esistono senza management"

Brad Anderson ha immediatamente portato il focus sul desktop e sul deployment di Windows 7.

Punti rilevanti (dal mio punto di vista):

  • System Center Configuration Manager 2007 R3 (in beta): sono state mostrate in particolare delle funzionalità di Power Management introdotte in questa release del prodotto (a questo proposito vi consiglio di seguirei il webcast di Graziano Galante su BEIT ). Le funzionalità di monotoring del power sono abilitate installando un apposito agente sul client e possono essere abilitate per collection. I dati sono raccolti come kW consumati e possono essere collegati ad un costo per kW per ottenere i costi. E' possibile definire ed applicare delle policy di configurazione della gestione del power (spegnimento del monitor, attivazione dello sleep, ecc...) per le diverse collection e per diverse fasce orarie.
  • Demo dell' integrazione di Citrix XenApp 5.0 con System Center Configuration Manager 2007 (Bill Anderson):
    la demo ha mostrato come distribuire Office 2010 usando SCCM 2007 sia sui device gestiti sia su quelli non gestiti usando XenApp.
    Con SCCM è possibile creare un package di distribuzione di applicazioni per la distribuzione di applicazioni in XenApp Server. Sempre dalla console di SCCM è possibile creare un package per la pubblicazione sui client delle applicazioni XenApp distribuite sul server. Ogni applicazione di Office può essere pubblicata separatamente.
  • Demo delle funzionalità Dynamic Memory e RemoteFX in Windows Server 2008 R2 SP1 (Michael Kleef):
    Michael (un ex Evangelist australiano ora Senior Product Manager in Microsoft Corp) ha prima mostrato come la memoria allocata per una VM cambiasse man mano che in questa venivano caricati task ad elevato uso di RAM e poi ha mostrato in azione RemoteFX, una nuova tecnologia integrata in RDP che consente di avere video ad alta definizione, animazioni 3D, ecc. in sessioni RDS (qui maggiori informazioni) sfruttando la potenza di GPU installate lato server e di codec avanzati.
  • Annuncio dell'integrazione di Forefront End Point Protection, la console per la gestione centralizzata di Forefront, in System Center Configuration Manager per avere una gestione integrata della sicurezza e della configurazione.
  • Annuncio di Windows Intune di cui vi ho già parlato qui. Su questo l'idea di Brad Anderson è che nel giro di 3 – 4 anni molte aziende useranno questo tool nel cloud per la gestione dei propri desktop/laptop.
  • Annuncio della RTM di System Center Service Manager 2010:
    E' stato mostrato come usare SCSM per verificare la conformità di un'infrastruttura IT per il pagamento su Internet con carta di credito alle policy di America Express, attività decisamente molto complessa se svolta "a mano". L'attività è svolta da SCSM appoggiandosi a SCCM e SCOM. Per finire la demo ha mostrato come il rilevamento di un server non conforme ha generato automaticamente un Service Ticket.
  • User centric management: il concetto è interessante il focus si sposta dalla gestione del device alla gestione dell'utente ovunque questo si trovi e qualsiasi sia il device che usa. Questo nuovo modello sarà implementato in System Center Configuration Manager vNext (beta in maggio). In questo modo si semplifica la gerarchia degli oggetti da gestire e controllare e la scalabilità del sistema di monitoring.

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 Risorse

Buon pomeriggio a tutti

Giorgio

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