Windows 10 Management - System Center Configuration Manager Servicing
In questo articolo non parlo specificatamente di Windows 10 ma bensì di uno dei prodotti più utilizzato per gestirlo: System Center Configuration Manager (da ora in poi scriverò "SCCM").
Per prima cosa un po' di storia
Questo prodotto non è frutto di acquisizioni ma è stato creato ed evoluto da Microsoft sin dalla sua prima versione nel 1994 (si chiamava SMS 1.0). Negli anni il prodotto si è evoluto andando ad abbracciare diverse novità (SMS 2.0 supportava Active Directory, SMS 2003 la creazione di immagini di sistema operativo, SCCM 2007 la gestione della componente antivirus client Forefront, SCCM 2012 introduce la possibilità di legare una sottoscrizione Intune per la gestione di dispositivi mobili...).
Insomma SCCM è sempre stato al passo con i tempi ed è sempre stato leader nella gestione di postazioni di lavoro Windows (anche se nel corso degli anni ha acquisito la possibilità di gestire anche dispositivi mobili tramite Intune e dispositivi MacOS e Linux).
SCCM e Windows 10
NON voglio fare una disquisizione sulle caratteristiche di SCCM e sul suo posizionamento verso i (pochi oramai) competitor... Mi piacerebbe anche ma non ne ho il tempo, basti pensare che l'ultimo libro che ho letto su SCCM 2012 era composto da più di 1200 pagine tanto per far capire la vastità dell'argomento.
Vorrei invece spiegare bene come si sta evolvendo SCCM con l'avvento di Windows 10 e del perché questa evoluzione lo renda la scelta migliore per la gestione dell'ultimo sistema operativo di casa Microsoft.
Due SCCM?
All'introduzione di Windows 10 nel luglio del 2015 la versione più evoluta di SCCM sul mercato risultava essere la 2012 R2.
Questa versione venne dichiarata compatibile con Windows 10 RTM (1507) a patto che venisse installata la Service Pack 1 di SCCM 2012 R2 rilasciata per lo scopo.
Da lì in poi le strade dell'evoluzione di SCCM si sono sdoppiate... Da una parte abbiamo SCCM Current Branch e dall'altra SCCM 2016!
Perché è stato fatto ciò? La risposta è che anche i Windows 10 sono diventati due ovvero Windows 10 Current Branch e Windows 10 Long Term (nel caso non abbiate chiara la differenza andatevi a leggere questo mio articolo).
Quindi da una parte ho un SCCM che si evolve a pari passo con la piattaforma Windows 10 Current Branch (e di fatti si chiama SCCM Current Branch mentre dall'altra parte ho SCCM 2016 che rappresenta un tool stabile che può gestire tutte le piattaforme a evoluzione lenta come ad esempio Windows 10 Long Term Servicing Branch)
Quindi vi possono essere due casistiche
- Utilizzo Windows 7, 8.1, diverse versioni di Windows Server, MacOS, Linux ma Windows 10 SOLO ED ESCLUSIVAMENTE IN VERSIONE LTSB.
- Utilizzo Winodws 7, 8.1, diverse versioni di Windows Server, MacOS, Linux e Windows 10 in versione Current Branch, Current Branch for Business e magari anche LTSB
Nel primo caso, essendo che gestisco solo sistemi operativi che si evolvono lentamente, potrò utilizzare SCCM 2016 un prodotto che si distingue per poter gestire al meglio le versioni Long Term di Windows 10 che vengono evolute solo ogni 3-4 anni. Utilizzando SCCM 2016 quindi si avrà un prodotto supportato per il classico ciclo 5 + 5 anni che si evolverà man mano che verranno presentate nuove build Long Term.
Se sono invece nel secondo caso (come credo la stra grande maggioranza delle aziende) avrò la possibilità di utilizzare SCCM Current Branch cioè una versione di SCCM che riceve aggiornamenti di funzionalità due volte l'anno in corrispondenza della pubblicazione dei Feature Updates (build) di Windows 10 e Office 365.
SCCM Current Branch è un prodotto con un'evoluzione molto veloce per cui devo essere preparato a micro evolverlo continuamente.
Ogni micro versione viene pensata per poter gestire al meglio le novità introdotte dal meccanismo del Windows as a Service andando ad aggiungere tool di gestione di nuove funzionalità man mano che queste vengono presentate in Windows 10 e Office 365.
Se hai letto questo articolo, saprai che è stato recentemente annunciato un allineamento tra l'uscita delle evoluzioni di Windows 10, O365 e SCCM.
Quindi da ora in poi, ogni marzo e ogni settembre verranno presentate delle evolutive di questi tre prodotti (l'immagine sotto riportata è solo a titolo esemplificativo, le evoluzioni ipotizzate sono previste dalla regola generale ma non sono state ancora annunciate).
Esempio di evoluzione SCCM Current Branch
Mettiamo che la prossima build di Windows 10 (Fall Creators Update o 1709) introduca una nuova caratteristica "X" gestibile da SCCM. Fino a quando non avrò evoluto la mia infrastruttura SCCM potrei non essere in grado di sfruttare questa nuova caratteristica.
L'evoluzione di SCCM NON comporta di dover mettere mano all'architettura: il processo verrà gestito dalla console di SCCM che avvertirà l'amministratore della presenza dell'evoluzione. L'amministratore deciderà se e quando adottarla procedendo prima con il download dei bit di aggiornamento da internet e all'applicazione dell'evoluzione.
Il processo di aggiornamento di versione SCCM non comporterà altro che un fermo del servizio dovuto al fatto che l'evoluzione tipicamente deve riavviare i servizi una volta aggiornati.
Anche per quanto riguarda gli agenti possono essere aggiornati automaticamente mentre le console di gestione di SCCM si aggiornano al momento del primo avvio: una volta evoluta l'infrastruttura SCCM, alla prima volta che avvierà la console SCCM (che magari è installata sul mio PC), questa avvertirà che esiste un aggiornamento ed automaticamente scaricherà dal server SCCM ed applicherà i bit della nuova versione.
Anche gli agenti a bordo dei device gestiti, se necesario, potranno beneficiare di un automatismo di aggiornamento.
Ogni singola versione di SCCM è supportata per 1 anno il che vuol dire che l'attuale 1702 nata nel febbraio 2017 sarà supportata fino a febbraio 2018. Al termine del periodo di supporto l'infrastruttura continua a funzionare, il problema è solo dato dal fatto che aprendo una Service Request con Microsoft si verrà invitati ad aggiornare SCCM ad una versione supportata prima di andare avanti nell'analisi della problematica.
In conclusione
Ci sarebbero molte altre cose da dire su System Center Configuration Manager e Windows 10 ma non voglio appesantire troppo l'articolo il cui scopo è quello di spiegare il modello di evoluzione legata a quella di Windows 10 e Office 365 e il fatto che Microsoft abbia reso l'evoluzione facile da implementare.
Ci sono tantissime ragioni per utilizzare SCCM per la gestione Windows 10 e sicuramente ne parlerò nei prossimi articoli. Comunque sia, si tratta di uno strumento top di gestione dei sistemi operativi Microsoft (anche server non dimentichiamolo) e non solo ed ha in più il grande valore dato dalla sua capacità di evolversi continuamente per andare ad aggiornare le proprie caratteristiche mantenendosi al passo con il sistema operativo e gli strumenti di produttività aziendale.