Convalida dell'archiviazione in un mondo virtuale
Articolo originale pubblicato lunedì 2 aprile 2012
La distribuzione di Exchange può rappresentare una sfida, soprattutto se si è pronti per convalidare l'archiviazione e i server con Jetstress e si realizza che sebbene venga suggerito di eseguire sempre Jetstress prima di passare all'ambiente di produzione, non è supportata l'esecuzione di Jetstress in una macchina virtuale nella nuova piattaforma virtuale appena distribuita. Che fare?
Innanzitutto sono necessarie alcune informazioni generali. Ci si potrebbe chiedere per quale motivo non sia supportata l'esecuzione di Jetstress in una macchina virtuale. Il motivo è piuttosto semplice. Nel corso degli anni, lavorando con clienti e partner che distribuivano nuovo hardware per Exchange o convalidavano soluzioni di archiviazione di Exchange nel programma Exchange Solution Reviewed Program (ESRP), abbiamo potuto osservare numerosi esempi di risultati di test di Jetstress in cui i numeri relativi alla latenza di I/O segnalata erano estremamente inaccurati. A causa della limitata attendibilità della metrica delle prestazioni segnalata, abbiamo dovuto fare in modo di impedire l'esecuzione di Jetstress in questa configurazione. Da questa esperienza derivano le indicazioni in base alle quali i clienti che eseguono la distribuzione in un'infrastruttura virtuale devono convalidare le prestazioni di archiviazione eseguendo Jetstress nella radice anziché in una macchina virtuale guest. Benché questa fosse una soluzione fattibile con Hyper-V, non è applicabile con altri hypervisor.
Con il perfezionamento di Exchange, si sono perfezionati anche gli hypervisor utilizzati da alcuni clienti per la gestione dell'infrastruttura di Exchange e pertanto si è deciso di eseguire nuovi test per controllare se continuavano a essere restituiti i risultati sulle prestazioni inattendibili ottenuti in passato. Dopo settimane di test automatici con più hypervisor e oltre 100 singoli test Jetstress eseguiti in diverse configurazioni, siamo giunti a una conclusione…
È supportata con effetto immediato l'esecuzione dello strumento Microsoft Exchange Server Jetstress 2010 in istanze virtuali guest distribuite in uno degli hypervisor seguenti:
- Microsoft Windows Server 2008 R2 (o versioni successive)
- Microsoft Hyper-V Server 2008 R2 (o versioni successive)
- VMware ESX 4.1 (o versioni successive)
Verrà rimossa inoltre la restrizione relativa all'utilizzo del programma ESRP v3.0 con le macchine virtuali. Da questo momento in poi i partner di servizi di archiviazione potranno presentare soluzioni ESRP per Exchange Server 2010 con i test di convalida eseguiti in una macchina virtuale.
Come promemoria, per ottenere informazioni sul supporto della virtualizzazione di Exchange Server 2010 è consigliabile vedere la sezione Virtualizzazione dell'hardware nell'argomento Requisiti di sistema di Exchange 2010 nel sito TechNet. È stato pubblicato inoltre il white paper Procedure consigliate per la virtualizzazione di Exchange Server 2010 con Windows Server 2008 R2 Hyper-V, in cui sono contenuti molti suggerimenti utili per la distribuzione. La risorsa più appropriata per ottenere informazioni sul corretto utilizzo di Jetstress per la convalida dell'archiviazione e delle soluzioni è la Guida pratica di Jetstress, che è stata recentemente aggiornata per includere questa modifica apportata al supporto delle macchine virtuali guest.
Mi auguro che queste siano buone notizie e che queste novità consentano di eseguire una convalida di preproduzione più semplice e accurata per le distribuzioni di Exchange.
Jeff Mealiffe
Senior Program Manager
Exchange Customer Experience
Questo è un post di blog localizzato. L'articolo originale è disponibile in Storage Validation in A Virtual World.