Informazioni sull'utilizzo dei Cluster Shared Volumes - Parte 1
Qualche esimio collega ha pubblicato alcune linee guida davvero interessanti riguardo la funzionalità introdotta con Windows Server 2008 R2 chiamata “Cluster Shared Volumes”.
Cluster Shared cosa? Che fine ha fatto lo "Shared Nothing Model" !?!?
Lo "Shared Nothing Model" ci ha tenuto compagnia fin dal codename Wolfpack di NT 4.0, è vero :-) e per tutti i tipi di risorse, ad esclusione dei CSV, funziona ancora tutto con i medesimi criteri: il gruppo (Resource Group) rappresenta la minima unità di Failover e le risorse all'interno del RG possono essere "prese in carico" da un unico nodo in un dato momento.
Bene, quindi cos'hanno di speciale questi CSV?
Come premessa fondamentale, è meglio chiarire subito che possono essere utilizzati SOLO con *Hyper-V* . Se avete mai gestito Virtual Server 2005 R2 e/o Hyper-V RTM in un Failover Cluster vi ricorderete del limite 1 Virtual Machine altamente disponibile --> 1 LUN/Volume dedicato; seguendo il ragionamento di prima riguardo la minima unità di failover, immaginate una risorsa disco (Physical Disk Resource) e due risorse Virtual Machine all'interno dello stesso gruppo: nel caso si voglia migrare una delle due VM da un nodo ad un altro era necessario spostare anche TUTTE le VM attestate sul medesimo volume.
Con l'introduzione dei Cluster Shared Volume, però, lo scenario cambia considerevolmente: la risorsa "CSV" non è più all'interno di un gruppo rimuovendo di fatto questa dipendenza e, riprendendo lo stesso scenario, (1 LUN con due VM) le due Virtual Machine potrebbero funzionare su Nodi diversi pur insistendo sullo stesso volume!
Nella seconda parte di questa mini-serie sui CSV si parlerà delle funzionalità di Fault Tolerance e della configurazione degli stessi.
Simone
PS Ricordate che questa funzionalità c’è anche in Hyper-V Server 2008 R2 ( gratuito !).
Risorse Correlate:
Using Cluster Shared Volumes in a Failover Cluster in Windows Server 2008 R2