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Microsoft Management Summit 2011: virtualizzazione e cloud computing

In questi giorni è in corso a Las Vegas il Microsoft Management Summit 2011, il principale evento Microsoft dedicato ai prodotti e alle tecnologie di management e di virtualizzazione. Importanti le prime novità annunciate.Microsoft at MMS 2011

Il summit ruota attorno a due tecnologie chiave: la virtualizzazione e cloud computing. La prima è relativa all’infrastruttura e costituisce la base e la tecnologia abilitante della seconda invece ha una connotazione più legata alle applicazioni. Entrambe non sono pensabili senza adeguati prodotti di management.

Sono i prodotti di gestione che rendono possibile implementare infrastrutture virtualizzate dinamiche e adattative, in grado di adeguarsi rapidamente al mutare delle esigenze operative e di business.

Le novità annunciate oggi sono veramente molte:

  • System Center Virtual Machine Manager 2012
    il nuovo tool di gestione degli ambienti virtuali consente di creare pool di risorse e allocare dinamicamente le risorse dei datacenter (basati su Hyper-V, VMWare e ora anche Xen) e di Windows Azure in cloud che possono essere assegnati a business unit diverse per essere usate in modalità self service. Un concetto importante introdotto in questa nuova versione di VMM è quello di servizio che definisce un insieme di risorse (reti, vlan, template di macchine, numero minimo di istanze per ciascun tipo di VM, relazioni tra le VM, ecc..) necessarie al funzionamento di un’applicazione e all’erogazione di un servizio. Potete già ora scaricare la versione beta di System Center Virtual Machine Manager 2011
  • System Center Operations Manager 2012
    a mio parere la novità più importante introdotta è l’integrazione delle tecnologie che derivano dall’acquisizione di AVIcode per il monitoring di applicazioni Microsoft .NET e J2EE. Molto interessanti anche le nuove dashboard per il monitoring e la verifica dello SLA
  • System Center Service Manager 2012
    questo prodotto consente di gestire in modalità self-service richieste di servizio (es. messa in produzione di un nuovo servizio, nìmodifica della configurazione di un servizio esistente, ecc…)
  • System Center Data Protection Manager 2012
    migliora il supporto di Hyper-V e di workload quali SharePoint, migliora la scalabilità e il supporto alla de-duplicazione dei dati
  • System Center Project code-named “Concero”
    l’ho visto quando sono stato a Redmond in febbraio. E’ un prodotto che consente di avere sotto controllo in un’unica console, in una vista unificata, tutte le risorse dei private cloud aziendali e le sottoscrizioni di Azure. In questo modo è sempre possibile scegliere dove è meglio, in un certo istante, fare il deploy di un’applicazione. Da un punto di vista dei sistemisti è uno strumento veramente utile
  • System Center Orchestrator (precedentemente Opalis)
    Opalis, ora System Center Orchestrator è un prodotto veramente interessante per la creazione e l’esecuzione di workflow operativi per l’automazione del datacenter in modo da ridurre gli errori degli operatori e aumentare l’affidabilità e la predicibilità delle operazioni. Non banale da usare, ma le potenzialità sono veramente enormi
  • System Center Advisor (precedentemente nome in codice “Atlanta”)
    questo è un servizio nel cloud che consente di raccogliere i dati di configurazione dei server aziendali (usando un agent derivato da quello di SCOM) e confrontarli con le best practice e le configurazioni standard aiutando in questo modo a prevenire errori e interruzioni di servizi legati a errate configurazioni (mancanza di patch di sicurezza, firewall non correttamente configurati, ecc…). Da oggi è disponibile in alcuni paesi la release candidate di System Center Advisor

Oggi, sempre nell’ambito di MMS 20111, è stata resa accessibile nuova documentazione per la corretta virtualizzazione di SharePoint, Exchange, SQL Server e SAP.

Per finire vi segnalo un interessante case study relativo all’implementazione di Hyper-V su larga scala da parte di Target, la seconda catena retail degli Stati Uniti.

Target usa Hyper-V per tutta la sua infrastruttura IT centrale e nei punti vendita in ciascuno dei quali sono presenti due soli server Hyper-V che virtualizzano tutte le applicazioni mission critical.

Nell’infrastruttura IT di Target ci sono oltre 15000 macchine virtuali in esecuzione su Hyper-V e System Center aiuta a gestire oltre 300.000 endopoint distribuiti in tutti gli Stati Uniti. Mi sembra una grande dimostrazione di scalabilità e robustezza della soluzione Microsoft per i datacenter.

Vi lascio con alcune risorse:

Buona giornata a tutti, in attesa di altre novità che arriveranno oggi

Giorgio